La Colombia riprende i negoziati di pace con i dissidenti Farc
A quasi tre mesi dal congelamento dei negoziati di pace, il governo colombiano torna al tavolo delle trattative con la Seconda Marquetalia, organizzazione criminale composta da dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), disciolte in occasione del trattato di pace del 2016.
Lo riferisce - in un comunicato ripreso da W Radio - la delegazione governativa guidata da Armando Novoa, informando che nel primo incontro di riavvicinamento lo scorso 3 settembre le parti si sono impegnate a riunirsi questa settimana a Tumaco nel dipartimento di Nariño.
In seguito «un evento collettivo» sarà celebrato il 21 e 22 settembre con la partecipazione di leader sociali e autorità locali e nazionali« e, in caso di esito positivo, governo ed ex guerriglieri avvieranno un secondo ciclo di negoziati ufficiali a L'Avana, Cuba.
Al termine del primo ciclo realizzato a Caracas i delegati avevano annunciato un »misure temporanee per la riduzione graduale del conflitto« e la Seconda Marquetalia - che conta 1751 membri 'in armi' - aveva annunciato un cessate il fuoco unilaterale e l'impegno a liberare prigionieri tenuti in ostaggio.
La mancanza di un accordo sulla concessione di una revoca dei mandati di arresto a carico del leader, Luciano Marín Arango detto 'Iván Márquez', aveva tuttavia contribuito allo stallo nelle discussioni.
I negoziati con la Seconda Marquetalia si inseriscono nel programma di 'pace totale' lanciato dal presidente colombiano, Gustavo Petro, per disarmare le organizzazioni politico-criminali e di guerriglia ancora attive nel Paese.