La storia

La conoscenza a portata di tutti: Wikipedia compie 20 anni

L’enciclopedia online gratuita e open source in due decenni è entrata nella classifica dei primi dieci siti web più consultati al mondo - Spegne oggi venti candeline
Erica Lanzi
15.01.2021 06:00

Era il 15 gennaio 2001 quando due visionari scrissero sul software wiki le parole «Hello World», ciao mondo. Vent’anni dopo Wikipedia è diventata l’enciclopedia digitale per antonomasia, nonché il più importante servizio online non commerciale. Ce ne parla Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia, ricercatrice, e membro del Consiglio della SUPSI.

«Oggi ci saranno eventi tutto il giorno per festeggiare i 20 anni di Wikipedia, parlerà anche il cofondatore Jimmy Wales. E poi ci saranno iniziative per tutto il 2021: le attività di Wikimedia Italia e Svizzera riguardano le scuole, l’istruzione e attività per valorizzare il patrimonio culturale. Ma soprattutto oggi è l’occasione per ringraziare i milioni di volontari che rendono viva questa enciclopedia». C’è una nota di emozione nelle parole di Iolanda Pensa mentre ci spiega l’obiettivo: far sì che sempre più persone imparino a dare il loro contributo per la causa della conoscenza condivisa: «Magari con un’immagine, una fotografia, o migliorando una voce». I numeri che vanta Wikipedia sono notevoli: è tra i dieci siti più consultati al mondo, conta oltre 55 milioni di contributi redatti in 309 lingue da oltre 40 milioni di utenti (di questi 2 milioni contribuiscono al progetto di Wikipedia in italiano). Il tutto gestito da appena 300 dipendenti di Wikimedia, la fondazione senza fini di lucro a capo dell’enciclopedia. I redattori invece sono tutti volontari.

A maggior ragione in un periodo in cui si sprecano le discussioni sull’etica delle piattaforme che condividono informazioni online, la questione del controllo di qualità è centrale. Quali anticorpi ha ad esempio Wikipedia contro le fake news?

«Innanzitutto - spiega Pensa - uno dei pilastri si cui si basa Wikipedia sono le fonti. Chiunque può scrivere un contenuto, ma qualsiasi informazione deve avere un riferimento autorevole bibliografico o scientifico, selezionato dai membri della comunità. Secondo, bisogna utilizzare un linguaggio il più possibile neutrale, il che significa bilanciare le fonti e cercare di dare agli argomenti la presentazione più fattuale possibile. E poi Wikipedia è un’enciclopedia, quindi non è uno spazio per le informazioni più recenti. È vero che per argomenti particolari, di attualità e di grande interesse come la COVID, sono state costituite delle task force particolari che collaborano con la comunità scientifica. Ma di solito gli articoli presentano solo teorie ben consolidate».

Tra indipendenza e vandalismi

Difficile però restare equidistanti in questioni politiche o sociologiche controverse. Prendiamo ad esempio la crisi politica negli USA, oppure la vicenda degli armeni in Turchia. «È vero - continua Pensa -, ci sono alcune voci che possono diventare degli ‘edit war’, cioè dei campi di battaglia editoriali. Per evitare ciò ci sono degli amministratori che impongono un blocco alle modifiche per qualche ora, anche per avere il tempo materiale di revisionare i contributi. L’ultima cosa che vogliamo è proprio che Wikipedia venga travolta dalla rincorsa all’attualità oppure dai vandalismi. E poi le comunità linguistiche sono autonome e a volte hanno un approccio diverso nel trattare i temi. Ad esempio la versione inglese è molto più inclusiva, quella italiana più severa coi contenuti consolidati».

Vandalismi? «Oh sì, la piattaforma deve continuamente difendersi da vandalismi, spam, pubblicità, non certo adatti a un’enciclopedia. Tutti fenomeni che crescono con la visibilità: quando si raccolgono così tanti contenuti la sfida non è solo quella di arricchirli e migliorarli, ma anche di non peggiorarli», continua Pensa. Sempre per mantenere la sua indipendenza, Wikimedia, di cui Wikipedia è il progetto più grosso, viene finanziata principalmente dalle donazioni dei privati, in media di 15 dollari. Nell’anno fiscale chiuso il 30 giugno 2020 le donazioni raccolte sono state 120 milioni di dollari; le spese totali 112 milioni, di cui 55 in salari. «L’indipendenza è resa possibile anche dal fatto che i grossi donatori sono molto pochi - continua Pensa -. Questo però non basta per garantire informazione non manovrata. Ovvero: Wikipedia non ha pubblicità e non usa algoritmi per promuovere contenuti a sfavore di altri. Proprio per questo deve stare attenta e difendersi dai vandalismi più sottili, che sono quelli portati avanti dalle lobby che a poco a poco manipolano i contenuti in una certa direzione. Ecco perché, anche se la tecnologia e l’intelligenza artificiale aiutano a gestire l’informazione, in realtà il vero controllo lo possono fare solo le persone, cioè la comunità vicina ai singoli temi».

Gerarchia o democrazia?

Ma come facciamo a sapere se la comunità è davvero più intelligente e competente dei pochi, oppure se la produzione del sapere resta una faccenda di pochi esperti e quindi gerarchica? Questa diatriba fu al centro di vari scontri tra i due fondatori di Wikipedia, Jimmy Wales e Larry Sanger. Il primo tuttora sostiene il modello di enciclopedia collaborativa open source. Il secondo invece, che inizialmente era responsabile dei contenuti pubblicati, lamentava l’abbandono di un comitato scientifico (i rigidi controlli di qualità rallentavano la pubblicazione) e del fatto che chiunque potesse cambiare il testo di un altro. Alla fine lasciò il progetto, stufo «dell’utopia wikipediana».

«Per me le due visioni non vanno viste in contrapposizione - chiosa Pensa -. Il contributo di entrambi è stato importante, tra l’altro è stato Larry Sanders a definire i cinque pilastri di Wikipedia. Solo che da una parte rendere l’accesso libero ai redattori volontari si è rivelato molto più pratico dell’approccio scientifico tradizionale. La base dei wikipediani è molto più ampia e si è potuto avvicinare persone e contenuti in modo immediato. Ma la qualità dei contenuti dipende tutta dalla fonti primarie citate. Quindi è pure interesse di Wikipedia che i ricercatori, scienziati, giornalisti lavorino bene».

Gli obiettivi futuri

Soprattutto quando era più giovane, Wikipedia ha ricevuto diverse critiche riguardo all’inesattezza o incompletezza delle informazioni. Per fare un esempio, ci sono voluti anni per scoprire che il Reno non è lungo 1.320 chilometri, bensì 1.230. «L’enciclopedia funziona meglio tanto più sono i contributori - aggiunge Pensa -. Anche per una questione di completezza. Ad esempio oggi la rappresentazione del mondo su Wikipedia è tutt’altro che equa, perché è specchio degli interessi di chi scrive. Ma ci sono intere comunità, continenti, che non sono ancora abbastanza documentati. Ecco perché è importante far crescere la comunità. Sempre con una forte attenzione riguardo all’inclusione e alla diversità. Abbiamo un progetto tra l’altro per approvare un codice di condotta universale, che è uno sforzo in più per definire una comunità con trecento lingue. La cosa bella di Wikipedia è che negli aspetti essenziali in vent’anni è rimasta fedele a sé stessa, soprattutto nel suo impegno per garantire la libertà di espressione».