Sport

La Cornèr Arena pronta a rifarsi il look

La Città intende investire tra i 4 e i 5 milioni per interventi infrastrutturali e al contempo concedere un diritto di superficie all’Hockey Club Lugano, che costruirà un nuovo blocco centrale
Federico Storni
10.03.2022 20:12

«Con questi messaggi abbiamo anche voluto dare un segnale all’altra grande squadra della città, l’Hockey Club Lugano. Dimostrare che la Città c’è anche per lei». Parole del vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco, capodicastero Sport, in relazione agli investimenti annunciati ieri per l’ammodernamento della Cornèr Arena. Le cifre in ballo non sono certo quelle necessarie per realizzare il Polo sportivo e degli eventi, ma nemmeno bruscolini. La Città stima di metterci 4-5 milioni, l’HCL forse persino di più: «Per noi è veramente presto fare una stima in questo senso - ci dice il CEO Marco Werder. - La Cornèr Arena è una bella vecchia signora, e come tale va curata. La Città ha mostrato sensibilità in tal senso e ancora una volta ci ha mostrato vicinanza e solidarietà in un momento difficile per via della pandemia, permettendoci di edificare».

Nuovi spogliatoi
Queste le considerazioni delle parti in causa. Ma di che cosa stiamo parlando esattamente? Di due messaggi municipali licenziati ieri. Nel primo l’Esecutivo chiede al Consiglio comunale un credito di 410.000 franchi per progettare gli interventi di rinnovamento degli impianti di produzione del ghiaccio e di altre componenti della Cornèr Arena (ad esempio la realizzazione di nuovi spogliatoi per la prima squadra sotto la Curva Nord). E, visto che per la progettazione si calcola grossomodo il 10% della spesa totale, l’investimento definitivo si aggirerà attorno ai 4-5 milioni.

Il secondo messaggio, invece,  sancisce un diritto di superficie per sé stante e permanente a favore dell’HCL, della durata di 60 anni, su un fondo di proprietà della Città comprende il corpo centrale della Resega. Su questo fondo l’HCL prevede di realizzare - assumendosene i costi - un nuovo blocco centrale, così da poter portare sotto un unico tetto la sua organizzazione amministrativa e ampliare gli spazi dedicati all’operatività della prima squadra (logistica, settore medico e analisi tecniche). Il canone annuo del diritto di superficie è stato quantificato in 12.000 franchi annui e corrisponde al canone locativo per la cessione del suolo. Il Club potrebbe chiedere la licenza edilizia non appena il Consiglio comunale darà luce verde, ma verosimilmente non andrà così in fretta: «Finché non abbiamo l’ok è inutile investire troppe energie. Per ora abbiamo fatto gli schizzi di massima e preso i primi contatti. Di certo abbiamo la necessità di avere tutta la nostra organizzazione sotto lo stesso tetto, cosa che ci permetterà di fare al meglio il nostro lavoro». Si sta però valutando anche l’inserimento di nuovi spazi gastronomici.

E poi
La Cornèr Arena ha una trentina d’anni, cosa che, per certi versi paradossalmente, la rende la pista di ghiaccio più vecchia della Svizzera tra quelle del massimo campionato di hockey (le altre sono o nuove o massicciamente ammodernate nel frattempo). L’ultimo importante intervento legato alla ventilazione è stato effettuato pochi anni fa, sul lato della Curva Nord proprio per lasciare spazio alla costruzione del nuovo blocco. Più in prospettiva - ma parliamo di un orizzonte probabilmente decennale - si sta pensando anche ad altri interventi. Prima la copertura integrale della Reseghina (anche per motivi di efficienza energetica) poi, forse, una terza pista d’allenamento. Non è solo l’HCL in città a chiedere ghiaccio.