La fibra di Swisscom bloccata dalla COMCO

Alla fine di giugno Swisscom aveva 300.000 connessioni in fibra ottica già installate, ma che non possono essere commercializzate a causa di una vertenza con la Commissione della concorrenza (Comco). Lo ha detto il presidente della direzione Christoph Aeschlimann nella teleconferenza odierna sui risultati semestrali del gruppo di telecomunicazioni.
Come noto il contenzioso riguarda l'ampliamento della rete in fibra ottica nelle regioni rurali: Swisscom vuole costruirla con la tecnologia monofibra e non a quattro fibre, come richiesto dalla Comco. L'autorità federale ha imposto uno stop: i ricorsi dell'impresa presso il Tribunale amministrativo federale di San Gallo e il Tribunale federale di Losanna sono stati respinti.
Swisscom si dice interessata a una soluzione rapida e a tal fine sta conducendo intensi colloqui con la Comco. «Abbiamo uno scambio settimanale», ha spiegato Aeschlimann. «Stiamo discutendo le possibili soluzioni. Continuiamo a ritenere che quest'anno troveremo una via d'uscita. Purtroppo, al momento non possiamo fornire informazioni più precise», ha aggiunto.
Come noto - è notizia di stamani - il primo semestre di Swisscom si è chiuso con un calo dell'utile netto del 25% a 785 milioni di franchi, una flessione dovuta ad effetti straordinari: sono stati citati accantonamenti per contenziosi, la rivalutazione di una collaborazione sulla fibra ottica della filiale italiana Fastweb, la vendita di una partecipazione in Belgio, nonché l'adeguamento della cassa pensioni. Senza questi fattori i guadagni netti si sarebbero attestati a 867 milioni, in crescita dell'8%, ha sostenuto il responsabile delle finanze Eugen Stermetz. Il risultato operativo Ebit si è contratto dell'8% a 999 milioni, mentre i ricavi sono scesi del 2% a 5,5 miliardi di franchi.