«La Germania era stata avvisata quattro volte della pericolosità dell'attentatore di Magdeburgo»
Quattro notifiche ufficiali che avvisavano della pericolosità di Taleb A., l'uomo arrestato per l'attacco al mercatino di Magdeburgo. Sarebbero quelle inviate alle autorità tedesche dall'Arabia Saudita. Emergono nuovi dettagli sulle indiscrezioni riportate dalla Reuters secondo cui il Paese mediorientale aveva segnalato l'attentatore di Magdeburgo ai competenti organi tedeschi per via delle opinioni espresse su X. A precisare ulteriormente il quadro è la BBC che cita una fonte vicina al Governo saudita.
Quattro, dunque, le segnalazioni nei confronti di Taleb A. giunte in Germania. Gli avvisi, tecnicamente definiti «note verbali», attiravano l'attenzione sulle «visioni estreme» dell'uomo e contenevano dettagli che lo riguardavano. Secondo la fonte della BBC, che ha parlato a patto che le venisse garantito l'anonimato, tre segnalazioni sarebbero state inviate all'intelligence tedesca, mentre una quarta al Ministero degli Esteri. Destinatari differenti quindi, ma sorte comune: tutti e quattro gli avvisi sarebbero infatti stati ignorati.
Taleb A. non era comunque stato segnalato solo dalle autorità saudite. A maggio, alcuni suoi post su X erano stati cancellati dopo che diversi utenti ne avevano segnalato il contenuto alla piattaforma social.
La sorveglianza di cittadini sauditi residenti all'estero da parte delle autorità del Paese mediorientale non è una novità e Taleb A. non è sicuramente la prima persona su cui il proprio Governo raccoglie informazioni. In passato, difatti, sono stati riportati casi di agenti del Governo saudita che hanno effettuato attività di sorveglianza su dissidenti residenti in Germania e Canada tentando di riportarli con la forza nel Paese natale.
Ricordiamo che Taleb A., medico cinquantenne originario dell'Arabia Saudita, viveva in Germania, e più precisamente a Bernburg dove viveva e lavorava, dal 2006. L'uomo era infatti in possesso di un permesso di soggiorno permanente, ha detto Tamara Zieschang, ministra dell'Interno della regione della Sassonia-Anhalt. Nel 2016 a Taleb A. era in effetti stato riconosciuto lo status di rifugiato. All'origine della richiesta d'asilo dell'uomo c'erano le sue idee in materia di religione: egli si professava difatti ateo, motivo per il quale temeva la persecuzione nel suo Paese natale.
Ferocemente contrario all'Islam, Taleb A. più volte aveva preso posizione su X contro la sua precedente religione, ma anche contro il sistema di accoglienza tedesco. La sua biografia, sul profilo, recita: «La Germania sta perseguendo le donne saudite richiedenti asilo, dentro e fuori la Germania, per distruggere le loro vite. La Germania vuole islamizzare l’Europa».
Scorrendo poi i post passati su X emergono collegamenti fra Taleb A. e la destra radicale tedesca. Numerose le interazioni con l'AfD, il partito populista tedesco di estrema destra, o con figure come l'identitario austriaco Martin Sellner e il britannico Tommy Robinson.