La Lega tra faccende di casa e carriera

Continua la serie di interviste estive ai parlamentari uomini e donne - Michele Guerra: "Le pulizie? Rischierei di fare disastri" - Sabrina Aldi: "La galanteria non è completamente morta"
Michele Guerra
Red. Online
06.08.2016 06:04

Prosegue la serie estiva di interviste che mettono a confronto deputati donne e uomini dello stesso partito su questioni di genere e di stile. Oggi è la volta della Lega con Michele Guerra e Sabrina Aldi.

Donne in carriera e uomini a casa ad accudire la famiglia e fare le pulizie: è d'accordo? Lo farebbe se si presentasse l'occasione?

Guerra: «Ogni situazione è una storia a sé stante, non si può generalizzare. Se in una coppia entrambi vogliono lavorare, una soluzione la si trova. L'importante è che la coppia sia unita. Per quanto mi riguarda mi arrangio, ma chiedermi di gestire tutte le cose di casa equivale a chiedere ad un bradipo di correre i 110 metri a ostacoli: rischierei di fare veri disastri».

Aldi: «Personalmente vedo molto dura un'interruzione della carriera e per ora non è un'opzione immaginabile. È chiaro che avere qualcuno all'interno della coppia che si occupa dei figli può essere una scelta positiva. Se poi quel qualcuno è l'uomo ben venga».

Indichi una situazione in cui il suo essere donna/uomo l'ha messa in difficoltà e una in cui l'abbia avvantaggiata.

Guerra: «Ammetto che le mie ex-colleghe di università hanno fatto più carriera di me. Anche se sinceramente non ho mai riscontrato grandi vantaggi o svantaggi lavorativi nell'essere uomo. L'importante è sapersi porre in modo serio sulle cose. Anche in politica».

Aldi: «L'essere donna può avere dei piccoli vantaggi perché fortunatamente la galanteria non è completamente morta. Chiaro, forse parlare di vantaggio è un po' eccessivo però è un modo di rapportarsi particolare rivolto alle donne. Detto ciò, purtroppo ancora oggi nel mio lavoro si percepisce questa diversità tra uomini e donne. Noi donne siamo viste con un po' di scetticismo dai colleghi maschi, che tendono a porsi in modo talvolta supponente. Non è da fare d'ogni erba un fascio, ma devo dire che c'è ancora un po' di discriminazione in tal senso. Anche da parte dei clienti che, a volte, preferiscono esser rappresentati da un uomo».

Indichi un pregio e un difetto del/della suo/a collega

Guerra: «È una collega dal 2015 e devo ancora conoscerla bene. È un avvocato molto competente, non vorrei di certo averlo contro. Un difetto? Forse per alcuni sarà che è del "partito sbagliato" come me, ma pazienza, quelli che per alcuni sono difetti per altri sono virtù».

Aldi: «Pregio di Michele Guerra è che si prepara bene e approfondisce i temi. È una persona diligente e meticolosa. Quale difetto direi che è un po' permaloso, rigidino. In una battuta direi: "Dai Michele ridi un po', la vita è bella"».

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