Ticino

La maxi grandinata ha spinto le vendite di auto nel Locarnese

Nelle zone colpite dal maltempo la scorsa estate si è toccato un +37% di vendite, contro il +12% del resto del cantone
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Martina Salvini
20.01.2024 06:00

Tetti danneggiati, finestre rotte, ma soprattutto carrozzerie ammaccate. Tanto ammaccate da dover essere buttate vie e sostituite con vetture nuove. La violenta grandinata che si è abbattuta sul Locarnese alla fine di agosto, non ha solo dato parecchio da fare ai carrozzieri, ma anche alle concessionarie. Secondo i dati di UPSA Ticino, infatti, se in tutte le regioni del cantone la progressione delle vendite relative allo scorso anno è stata attorno al 12%, nel Locarnese si è arrivati a toccare il 37%. «I danni ingenti causati dalla grandinata hanno fatto sì che per molti fosse più conveniente cambiare auto.

Di qui l’aumento delle vendite nel Locarnese, passate dalle 2.106 auto nuove del 2022 alle 2.883 dello scorso anno», spiega il direttore di UPSA Marco Doninelli. E a confermarlo sono anche due garage del distretto. «Nei mesi di settembre, ottobre e novembre abbiamo registrato un incremento del 20/30% rispetto a un periodo normale», racconta al Corriere del Ticino il direttore di Bertoni Automobili SA di Ascona, Guido Rognoni. «Alcune auto, a causa della tempesta di ghiaccio che si è abbattuta su Locarno, hanno riportato un danno totale e sono state ritirate dalle assicurazioni, costringendo quindi i proprietari ad acquistare una vettura nuova».

Una situazione simile anche al Garage Cristallina. «Per alcuni clienti è stato inevitabile dover sostituire l’auto, e oltre alle vetture sono stati venduti anche molti pezzi di ricambio», spiega il direttore operativo, Alain Haussauer. Ma non è tutto oro quel che luccica, fanno notare. «Alcuni clienti, il cui leasing sarebbe scaduto di lì a poco, hanno dovuto anticipare il cambio di vettura. Quindi se le vendite nel 2023 sono aumentate, questa quota ci verrà a mancare nei prossimi anni», rileva Haussauer. Inoltre, a causa delle numerose richieste d’intervento, nei garage del distretto sono stati mesi concitati. «I collaboratori sono stati molto sollecitati e, per riuscire a gestire tutte le richieste, abbiamo anche accumulato ritardo sul lavoro ordinario».