Politica

La nave del preventivo non ha ancora un approdo sicuro

Pomeriggio di incontri e trattative fra Lega, Centro e PLR per raggiungere un’intesa sul rapporto di maggioranza - Fumata grigia dai partiti a poche ore da una nuova riunione della Gestione - Tutte le possibilità rimangono sul tavolo
©Gabriele Putzu
Giona Carcano
22.01.2024 21:15

Dopo tanto navigare, il Preventivo 2024 del Canton Ticino non ha ancora trovato un approdo sicuro. A poche ore da una nuova riunione della Gestione, che si troverà domani mattina, il messaggio del Governo non ha ancora una maggioranza consolidata. PLR, Centro e Lega, i tre partiti che oramai da settimane stanno negoziando per cercare un’intesa, non riescono a uscire dall’impasse. Oggi, durante la seduta di Gran Consiglio, i capigruppo Boris Bignasca (Lega), Maurizio Agustoni (Centro) e Alessandra Gianella (PLR) si sono dati appuntamento in una saletta di palazzo delle Orsoline per provare a raggiungere un’intesa sul rapporto di maggioranza. Un incontro durato poco meno di un’ora, ma che non ha prodotto la tanto attesa fumata bianca. Detto in altre parole: questa sera il rapporto non aveva ancora i numeri per essere firmato e portato in Parlamento per il voto.

L’unica certezza, al momento, è che Lega e Centro – come avevamo riferito nell’edizione di sabato – un accordo lo hanno trovato: via il taglio ai sussidi di cassa malati ed eliminazione del contributo di solidarietà chiesto ai dipendenti dell’amministrazione cantonale, pari al 2% della parte di salario che eccede i 60 mila franchi. In compenso, potrebbe essere ammessa la non sostituzione dei dipendenti dell’amministrazione cantonale partenti nella misura del 20%. Un accordo, appunto, raggiunto negli ultimi giorni da Lega e Centro, ma che non ha i favori del PLR. Uno dei punti più sensibili, per il partito riguarda il taglio ai sussidi di cassa malati. Una delle misure più «sostanziose» a livello di preventivo, pari a circa 16 milioni di franchi. I liberali radicali sono infatti convinti che senza misure davvero incisive a supporto del messaggio del Governo, non si farebbe altro che rinviare il problema del deficit di bilancio, per poi aggravarlo ulteriormente. Bocche cucite, da tutti i fronti politici, sullo stato delle trattative.

Ad ogni modo, sul tavolo della politica ci sarebbero più varianti: il PLR, riunitosi ancora dopo la seduta di Gran Consiglio, potrebbe addirittura scegliere di navigare da solo, come fatto da PS e UDC, e non firmare il rapporto di maggioranza. Ma esiste anche la possibilità che i liberali radicali firmino assieme a Centro e Lega, per poi «smarcarsi» con degli emendamenti. Insomma, al momento la situazione è molto fluida.