«La notte dei cristalli è vicina»

Alla vigilia della commemorazione della cosiddetta «Notte dei cristalli», l'ondata dei pogrom antisemiti perpetrati nella Germania nazista tra il 9 e il 10 novembre 1938, il Comitato internazionale di Auschwitz ha fatto un parallelo con i giorni nostri: «85 anni dopo il 9 novembre 1938, l'allora è molto vicino per i sopravvissuti all'Olocausto», ha sostenuto a Berlino il suo vicepresidente, Christoph Heubner.
«In questi giorni in Germania si segnano gli appartamenti degli ebrei e si sputa sui ristoranti che presumibilmente hanno proprietari ebrei» e «le persone durante le manifestazioni rincorrono l'odio antisemita e gli slogan antisemiti e manifestano con coloro il cui obiettivo è sempre stato quello di cancellare lo Stato di Israele dalla mappa geografica», ha detto il numero due dell'associazione dei sopravvissuti del campo di sterminio di Auschwitz e delle loro organizzazioni provenienti da 19 Paesi con implicito riferimento ad Hamas.
Heubner ha fatto riferimento anche al forte consenso rilevato dai sondaggi per il partito di estrema destra tedesco Adf: «In che tempo viviamo se sempre più persone in Germania possono immaginare di dare il proprio voto nelle prossime elezioni ad un partito comprovato estremista di destra?», riporta l'agenzia Dpa.
Nella «notte dei cristalli», appellativo peraltro denigratorio coniato dai nazisti per richiamare i frammenti delle vetrine di migliaia di negozi di ebrei infrante durante i pogrom, ci furono tra i mille e i duemila morti oltre alla distruzione o danneggiamento di oltre 500 sinagoghe (nei rapporti ufficiali i nazisti indicarono 91 vittime). Il «pogrom di novembre» diede un'accelerazione all'inasprimento della Judenpolitik («politica ebraica») nazista spingendola verso l'esproprio dei beni ebraici e una stretta sulla legislazione razziale.