La nuova San Bernardino riparte da Confin: «Siamo quasi pronti»
«Riprendiamo il discorso iniziato un anno fa». Con queste parole si è aperta, giovedì sera, la serata pubblica di presentazione dello stato di avanzamento del progetto della «San Bernardino di domani». Una «piccola Zermatt» come l'ha più volta definita (anche ieri sera) l'autore del progetto, Stefano Artioli, a capo della San Bernardino Swiss Alps. E nel villaggio di San Bernardino, effettivamente, le cose si stanno muovendo. Sono ben visibili ponteggi e gru e, già quest'inverno, «la popolazione avrà la possibilità di vedere che, lassù, qualcosa si muove».
«A Confin siamo pronti, mancano le autorizzazioni»
In una sala gremitissima – «che all'Ostello non si è mai vista così piena» –, il responsabile marketing e dell'area operativa del gruppo Niccolò Meroni ha infatti presentato la «fase zero» del Masterplan, «l'inizio di una nuova storia» che parte proprio dal rinnovo del nucleo del villaggio di San Bernardino. E che comprende, nel corso del mese di dicembre, la nascita di San Bernardino Sport Arena (con attività sportive invernali ed estive indirizzate a tutte le fasce d'età) e San Bernardino Hospitality. Ma, soprattutto, la riattivazione della cabinovia Fracch-Confin – che non è più rosa, ma ha un design moderno –, della seggiovia Pan de Zucher e dello skilift Lares, oltre a due nuovi tappeti, nel comprensorio di Confin.
Comprensorio che, di fatto, è praticamente pronto per la riapertura, i gatti delle nevi sono già sulle piste. E qui scatta la domanda: sarà aperto per le vacanze natalizie? Meroni, a scanso di equivoci, ha messo sul piatto lo stato attuale delle cose: «Noi stiamo lavorando affinché ciò avvenga. L’obiettivo e gli accordi con il Municipio prevedevano la riapertura nel 2024-45, ma stiamo facendo di tutto per accelerare le tempistiche. Però, c'è un iter burocratico che non dipende solo da noi. La struttura è chiusa da anni, ha una certa età, e l'autorizzazione in caso di rinnovo completo deve seguire un certo iter». Quindi? «Oggi non posso ancora darvi la certezza di un’apertura prima di Natale, ma stiamo lavorando per arrivare a realizzare qualcosa a cui teniamo molto». A Confin quanto fatto finora «è già ben visibile attraverso la riattivazione di due strutture alberghiere, della parte di ristorazione – Capanna Confin e Baita Motton – e tramite lo sviluppo attivo di quella che è la parte sportiva e di attività».
Tra hotel, SPA, sport e ristorazione
Il nuovo volto di San Bernardino, insomma, prende forma. Il sindaco di Mesocco, Mattia Ciocco, ha lodato la fiducia dimostrata dalla popolazione. Prima con l'approvazione da parte del consiglio comunale, poi con la votazione «significativa di giugno – il 75,5% dei votanti ha detto sì a stipulare un diritto di compera dei terreni in zona Acufòrta – che ha dato un segnale importante»: «Ci sono stati scontri, discussioni anche lunghe, ma tutto questo ha portato a un progetto forse migliore, condiviso, che può essere sostenuto da ambo le parti».
Flavio Petraglio, delegato del Consiglio d'amministrazione della San Bernardino Swiss Alps, ha sottolineato la volontà di (ri)creare «la prima destinazione turistica a Sud delle Alpi». Motivo per cui il Masterplan è stato condiviso con autorità cantonali, associazioni ambientali e altre organizzazioni economiche. «Affinché il progetto possa generare un importante indotto economico per le aziende locali e un aumento del gettito fiscale a Mesocco».
Le fasi da 1 a 3 del progetto proseguiranno fino al 2033. Verso una San Bernardino capace di offrire servizi a più livelli, per tutte le età. Oltre alla riqualificazione di hotel e appartamenti già presenti nel villaggio – e alla riapertura di Confin –, gli ulteriori step prevedono la realizzazione ad Acufòrta di un nuovo hotel con SPA (aperta al pubblico), altri appartamenti a uso turistico e secondari liberi («per quanto si può realizzare»), e servizi. Ma anche l'innevamento programmato a copertura di buona parte delle piste e la costruzione di bacini di accumulo per l’acqua. Successivamente, è previsto un nuovo Sport & Family Hotel Ristorante, altri appartamenti sui terreni in località Mutti, nuove seggiovie, lo sviluppo dell'area Frach e il recupero della Fonte termale di San Bernardino. «Ci rendiamo conto che significa ridisegnare quella che è la porta di San Bernardino – ha aggiunto Petraglio –, per questo stiamo collaborando con studi di architettura. E manterremo l'edificio storico Fonte (del patriziato). L'obiettivo è di non aumentare il traffico nel villaggio (il progetto prevede, in collaborazione con l'USTRA, 500 posti auto, ndr.). Si tratta di idee, visioni, che andranno sviluppate, riviste e discusse con tutti i soggetti coinvolti».
Insomma, il villaggio di San Bernardino sarà il punto focale da cui partono attività e percorsi (anche per gli amanti della bicicletta), ma il Masterplan include una visione più ampia, verso Pian San Giacomo e a Nord fino al Passo.
Un luogo in cui fare festa
«Sono un imprenditore fortunato», ha dichiarato Stefano Artioli. «Io ci sono, ci metto cuore e impegno in questa trasformazione. Ma la differenza la fanno le persone, la popolazione che desidera il cambiamento, ma anche il team di San Bernardino Swiss Alps. Al quale ho chiesto solo di velocizzare il più possibile, perché ho una certa età e vorrei godermi il più possibile la nuova San Bernardino». L'entusiasmo, attorno al progetto, non manca. «Da Milano, a Lugano, fino alla Svizzera interna, tutti mi dicono che è una località che merita di essere valorizzata. Non vediamo l'ora di goderci sport, natura, benessere. Valorizzando quello che già c'è con lo sguardo orientato al futuro. San Bernardino diventerà un posto in cui fare festa».
L'appuntamento di giovedì si è concluso al nuovo igloo posizionato nel centro del villaggio, sugli impianti di Pian Cales (che da oggi vedrà aprirsi le prime infrastrutture del comprensorio, con gestione a metà tra Comune e San Bernardino Swiss Alps). Il villaggio si è quindi acceso con uno spettacolo di luci e colori su alcuni immobili del nucleo e i disegni dei bambini proiettati sulla facciata della chiesa. Spettacolo che proseguirà per tutto il periodo natalizio.