Dipartimento delle istituzioni

La politica di delocalizzazione tra passato e futuro

Sono stati presentati a Mendrisio i progetti previsti e il bilancio degli sforzi intrapresi dal Dipartimento delle istituzioni per favorire l’insediamento di posti di lavoro nelle diverse regioni del Cantone
Il Centro di pronto intervento di Mendrisio. (Foto Maffi)
Red. Cantone
18.02.2019 21:00

MENDRISIO - La delocalizzazione dei servizi, volta a favorire l’insediamento di posti di lavoro nelle diverse regioni del Cantone, è uno dei progetti strategici condotti dal Dipartimento delle istituzioni (DI). A questo proposito, sono stati presentati ieri al Centro di Pronto intervento di Mendrisio il bilancio degli sforzi intrapresi nel corso delle due passate legislature e i progetti previsti in futuro. Un luogo che non è stato scelto a caso, come ha indicato il direttore del DI Norman Gobbi: «Il Mendrisiotto è una regione che sente più di altre la pressione della vicina Italia in diversi ambiti: da quello dell’economia privata a quello della sicurezza. Per questo motivo la regione necessita di una particolare attenzione da parte dello Stato per preservare i posti di lavoro dell’Amministrazione cantonale». Gobbi ha in seguito illustrato i passi intrapresi dal Governo per procedere con la mappatura degli impieghi cantonali sul territorio e identificare possibili dislocazioni nelle regioni periferiche. «È proprio da Mendrisio che siamo partiti quattro anni fa per riportare le sedi della gendarmeria della Polizia cantonale sul territorio, – ha aggiunto Gobbi – così da aumentare il presidio e il senso di sicurezza percepito dalla popolazione». Tra le misure principali portate a termine spiccano il trasferimento del Registro di commercio a Biasca, la creazione del Contact Center dell’Ufficio di esecuzione a Faido, la realizzazione del centro di competenza dei precetti esecutivi sempre a Faido e le riorganizzazioni della Polizia cantonale. A questo proposito il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi ha posto l’accento sui vantaggi dell’operazione: garantire un presidio regionale permanente, accessibile alla popolazione, ai partner e alle autorità. Da parte sua il capodicastero di Mendrisio Samuel Maffi ha sottolineato l’importanza per l’intera regione della presenza della Polizia cantonale, che ha contribuito all’aumento della sicurezza soggettiva. Tra i progetti futuri, l’apertura del nuovo centro di pronto intervento della Polizia di Mendrisio e la creazione del nuovo centro controllo del traffico pesante a Giornico, che permetteranno di continuare il riequilibrio degli impieghi in tutti i distretti.