«La riforma fiscale e del finanziamento AVS va accettata»

Manca ormai poco, visto che il 19 maggio la popolazione svizzera sarà chiamata a esprimersi sulla legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA), approvata dal Parlamento lo scorso autunno e contro la quale è stato lanciato un referendum, formalmente riuscito.
Perciò stamane il Consiglio di Stato ha deciso di raccomandare ai cittadini un voto favorevole alla RFFA. Questo siccome il Governo ticinese «ritiene che la riforma abbia un carattere altamente strategico per il nostro Cantone».
«L’oggetto sottoposto a votazione popolare - ha continuato il CdS in una nota - offre una soluzione equilibrata a due problemi urgenti: adegua l’imposizione delle imprese affinché la Svizzera possa rispettare i nuovi requisiti internazionali e consolida la situazione finanziaria dell’AVS. La RFFA tiene conto del dissenso espresso nel 2017 verso la riforma III dell’imposizione delle imprese – approvata in Ticino dal 50,10% dei votanti ma respinta a livello nazionale – e la riforma della previdenza per la vecchiaia. Il nuovo progetto assicura misure fiscali maggiormente equilibrate, prende in considerazione i Comuni nel quadro dell’aumento della quota dei Cantoni sulle entrate dell’imposta federale diretta e prevede un’importante compensazione sociale a favore all’AVS».
Sul piano fiscale, la riforma prevede l’abrogazione dei privilegi fiscali cantonali. In futuro, quindi, tutte le imprese saranno tassate alle stesse condizioni. «Per conservare la competitività della Svizzera la RFFA prevede nuove norme fiscali accettate sul piano internazionale a sostegno delle imprese innovative e delle attività di ricerca e sviluppo. Le nuove misure, coerenti con gli obiettivi di sviluppo economico del Cantone Ticino, costituiranno un importante stimolo per le imprese già presenti sul territorio e permetteranno di offrire condizioni quadro fiscali favorevoli allo sviluppo di nuove imprese e, di riflesso, di nuovi posti di lavoro», ha sottolineato il Governo.
«Le nuove norme fiscali sono integrate con delle misure per il consolidamento dell’AVS. È infatti garantito un finanziamento supplementare di 2 miliardi di franchi all’anno a favore della previdenza per la vecchiaia che permetterà di ridurre in modo significativo il deficit di finanziamento dell’AVS e di fornire un sostanziale contributo alla salvaguardia delle rendite. Ritieniamo che il risultato delle urne influenzerà in maniera determinante sia la competitività della piazza imprenditoriale svizzera e ticinese, sia il finanziamento di prestazioni pubbliche. In caso di rifiuto della RFFA la concorrenza fiscale intercantonale aumenterebbe e l’AVS non disporrebbe delle maggiori entrate di cui necessita», ha concluso il Governo.