La SEC fa causa a Musk per l'acquisto di Twitter
Gli Stati Uniti fanno causa a Elon Musk per l'acquisto di Twitter. In quella che è probabilmente la sua ultima azione, la Securities and Exchange Commission (SEC) (l'autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari) targata Joe Biden ha citato in giudizio il miliardario accusandolo di non aver comunicato nei tempi previsti dalla legge la sua quota nella app e, quindi, aver ingannato gli azionisti.
La mancanza di una comunicazione ufficiale - è la tesi della commissione americana - ha permesso a Musk di continuare ad acquistare titoli Twitter a un prezzo artificialmente basso, risparmiando almeno 150 milioni di dollari.
L'azione legale è l'ultimo capitolo di uno scontro che va avanti da anni fra la Sec e Musk. La prima volta che sono arrivati alla battaglia in tribunale è stato durante il primo mandato di Donald Trump, quando la commissione americana lo attaccò per aver ipotizzato un delisting di Tesla su Twitter muovendo i titoli del colosso delle auto elettriche.
Da allora i toni dello scontro sono saliti ma la situazione è profondamente cambiata: la Sec dell'attuale presidente Gary Gensler, scelto da Biden, si appresta a lasciare il controllo dei mercati allo staff di Trump, di cui Musk è uno dei fedelissimi. Il miliardario ha infatti aiutato a suon di milioni di dollari la campagna del presidente-eletto ed è al suo al suo fianco da mesi a Mar-a-Lago e vi resterà anche dopo l'insediamento. Secondo indiscrezioni, Musk dovrebbe infatti occupare un ufficio all'Eisenhower Executive Office Building, all'interno quindi del complesso della Casa Bianca.
Musk potrebbe essere una figura chiave nella soluzione del caso TikTok, la popolare app controllata dalla cinese ByteDance che potrebbe essere vietata negli Stati Uniti dal 19 gennaio senza un intervento della Corte Suprema. Secondo alcune indiscrezioni, il patron di Tesla potrebbe infatti rilevare le attività americane di TikTok o quantomeno investirvi per rassicurare le autorità statunitensi.
L'app ha smentito seccamente i rumors e, riporta The Information, è pronta a sospendere immediatamente le sue attività il 19 gennaio, alla vigilia del giuramento di Trump. Uno stop di TikTok porterebbe benefici a Instagram, l'app che fa capo a Meta. Impegnato a riposizionarsi per l'era Trump, il colosso di Mark Zuckerberg ha annunciato un taglio del 5% della sua forza lavoro, circa 3'600 dipendenti. Sotto la scure finiranno coloro con le performance più deludenti.
Le loro posizioni, comunque, saranno probabilmente sostituite entro l'anno. Zuckerberg, insieme a Musk e a Jeff Bezos, parteciperà all'insediamento di Trump e ospiterà anche un evento di gala per il presidente-eletto, segnando una netta inversione a U da quando aveva cacciato Trump dalle sue piattaforme dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio.