Salute

La Svizzera adotta misure contro la carenza di farmaci

Previste più scorte e agevolazioni all’import in caso di necessità, ma anche la produzione di medicinali sul territorio
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
22.08.2024 14:08

In Svizzera, le carenze di farmaci sono sempre più frequenti. Il Consiglio federale ha annunciato oggi l'adozione di nuove misure per affrontare il problema.

Le delocalizzazioni in Asia e la concentrazione dei fornitori rendono vulnerabili le catene di approvvigionamento. Il Governo ha già adottato misure a breve termine nella primavera del 2023. Un secondo pacchetto è ora destinato a rafforzare l'approvvigionamento.

Si tratta, in particolare, dell'estensione delle riserve obbligatorie ad altri medicamenti vitali. In caso di carenza, i farmaci non autorizzati in Svizzera dovrebbero poter essere importati temporaneamente per consistenti gruppi di pazienti.

Il Consiglio federale intende pure sostenere la produzione di medicinali in Svizzera. Inoltre, la Confederazione potrà produrre essa stessa medicamenti attraverso la farmacia dell'esercito.

La conduzione dei lavori è stata affidata all'Ufficio federale della sanità pubblica.

Il pacchetto di misure

Nella seduta del 21 agosto 2024, il Consiglio federale ha discusso un pertinente pacchetto di misure e ha conferito diversi mandati di attuazione. Intende, tra l’altro, ampliare le scorte obbligatorie, rinunciare a riduzioni dei prezzi di medicamenti importanti per l’approvvigionamento e consentire agevolazioni sulle importazioni in caso di necessità. Il Consiglio federale si prefigge anche di creare incentivi per promuovere la fabbricazione/produzione di importanti medicamenti. Ha inoltre discusso possibili soluzioni per migliorare l’approvvigionamento di materiale medico importante in caso di pandemia.

Nella primavera del 2023 la Confederazione ha già adottato misure efficaci a breve termine per migliorare la situazione, per esempio con la dispensazione di quantità sfuse di medicamenti e una rimunerazione più semplice in caso di medicamenti importati.

Il rapporto è stato elaborato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE), insieme con il coinvolgimento di altri servizi federali. Su questa base ha già conferito diversi mandati.

Le misure, nel dettaglio

Costituzione di scorte: obbligo di costituire scorte per altri medicamenti d’importanza vitale in modo da assicurare l’approvvigionamento con una gamma più ampia di preparati.

Accesso al mercato: adeguamenti giuridici per rendere possibile, in caso di penuria, l’importazione temporanea di medicamenti non omologati in Svizzera per gruppi più numerosi di pazienti. Inoltre, è necessario ottimizzare la procedura di omologazione nell’ottica di una semplificazione e approfondire la possibilità per la Svizzera di partecipare ai processi di omologazione europei.

Incentivi: per i fabbricanti di medicamenti d’importanza vitale devono essere creati incentivi affinché in futuro continuino a produrre questi medicamenti. Se sono adempiute determinate condizioni, dovrà essere possibile rinunciare a un esame dell’economicità di tali medicamenti o a una riduzione dei prezzi nel quadro del riesame triennale da parte dell’UFSP. Si intende così evitare che i fabbricanti ritirino i medicamenti dal mercato per ragioni di redditività. Si sta inoltre valutando la possibilità di collegare la rimunerazione o l’omologazione ancora più strettamente al criterio dell’approvvigionamento garantito di questo medicamento.

Acquisto in proprio e fabbricazione in proprio: per evitare penurie di singoli medicamenti, la Confederazione dovrà poter stipulare contratti di capacità con i fabbricanti. Sarebbe così garantita la produzione di una determinata quantità di un medicamento. In caso di gravi situazioni di penuria si esaminerà anche la fabbricazione in proprio da parte della Confederazione (Farmacia dell’esercito). Inoltre, la Confederazione deve poter essere esonerata dall’obbligo di indire bandi di concorso OMC per l’acquisto di medicamenti, principi attivi e dispositivi medici.

Dimensione internazionale: dal momento che le difficoltà di approvvigionamento sono un problema mondiale, la Svizzera si impegna anche a livello internazionale per rendere più sicure e resilienti le catene di fornitura e di creazione del valore.Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di istituire un gruppo di esperti per la sicurezza dell’approvvigionamento. Questo gruppo dovrà elaborare ulteriori misure da sottoporre al Consiglio federale entro la fine del 2025, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di medicamenti.

In caso di pandemia

Su incarico del Consiglio federale, l’UFSP ha esaminato, insieme ad altri servizi federali e ai Cantoni, come la Svizzera possa prepararsi meglio a una prossima pandemia dopo quella di COVID-19. Sulla base del rapporto, il Consiglio federale ha discusso diverse soluzioni, tra cui la creazione di un elenco del materiale medico di cui la Svizzera necessita in caso di pandemia per la pianificazione del fabbisogno, nonché un chiaro disciplinamento dell’acquisto di tale materiale e della sua consegna a ospedali, medici e farmacisti. Nella misura del possibile, si ricorrerà alle competenze esistenti dell’Amministrazione federale. Per esempio, l’UFAE gestisce già una piattaforma di monitoraggio del mercato, che la Confederazione può ampliare in caso di pandemia.

Il Consiglio federale ha ora deciso di attribuire all’UFSP la responsabilità generale per la concretizzazione e l’attuazione dei preparativi per l’approvvigionamento di materiale medico importante in caso di pandemia. Ha incaricato i servizi federali coinvolti di intensificare le attività corrispondenti. Sono così chiarite le competenze nell’approvvigionamento di materiale medico importante in caso di pandemia.