Curiosità

La Svizzera celebra l'Inter campione d'Italia, a Milano

Il Centro Svizzero in via Palestro, dove ha sede anche il Consolato generale, ha modificato la sua insegna luminosa per rendere omaggio ai nerazzurri
© Consolato generale di Svizzera a Milano
Red. Online
02.05.2024 14:00

L'Inter è campione d'Italia, lo sappiamo. Grazie al 2-1 rifilato al Milan nel derby del 22 aprile, la partita che ha dato la matematica certezza dello scudetto, il numero 20 nella storia del club, quello della cosiddetta seconda stella, ai nerazzurri. Domenica scorsa, in occasione della partita casalinga contro il Torino, il popolo interista ha partecipato a una festa esagerata. Allo stadio ma, soprattutto, per le vie della città e, infine, in Piazza Duomo dove la squadra è arrivata dopo una parata che pareva infinita. Una festa, come avevamo riportato, alla quale hanno partecipato pure diversi ticinesi di fede interista, «capitanati» dal vulcanico presidente dell'Inter Club JZ4 «Non mollare mai» di Cadenazzo, Leo Vinelli. 

La storia dell'Inter, come quella del Milan, d'altro canto è legata a doppio filo alla Svizzera e in particolare al Ticino. Fu nel nostro cantone, il 18 ottobre del 1908, che si disputò il primissimo derby fra le due squadre. Il Milan, sul neutro di Chiasso se così vogliamo definirlo, si impose sui cugini per 2-1. E cugini, beh, era ed è un termine più che mai consono, considerando che l'Inter venne fondata il 9 marzo del 1908 da un gruppo di soci dissidenti del Milan, contrari al divieto imposto dal club rossonero (varato su forti, fortissime pressioni politiche) di arruolare calciatori di nazionalità straniera. L'Inter, nello specifico, nacque al ristorante L’Orologio in Piazza Duomo. La primissima squadra dell’Inter, addirittura, era formata da diversi giocatori svizzeri: Karl Hopf, Käppler, Werner Kummer, Ugo Rietmann, Bernard Schüler, Niedermann e Arnaldo Wölkel. Era cresciuto e si era appassionato al calcio in Svizzera uno dei principali fondatori del club, Giorgio Muggiani, colui che scelse i colori ufficiali e aprì così lo statuto societario: «Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma, il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo». Svizzero era pure il ginevrino Roger Vonlanthen, acquistato dall'Inter negli anni Cinquanta e autore, in due stagioni, di 12 gol. In anni più recenti, invece, hanno vestito la maglia nerazzurra Ciriaco Sforza e Xherdan Shaqiri, oltre ovviamente a Yann Sommer. Uno dei protagonisti assoluti della splendida cavalcata di questa stagione.

Non è un caso se, oggi, al Centro Svizzero di Milano in via Palestro, dove ha sede pure il Consolato generale di Svizzera, l'Inter sia stata celebrata in grande stile. Ne dà notizia proprio il Consolato tramite i propri profili social. Con tanto di foto all'insegna luminosa del Centro Svizzero, colorata per l'occasione di nero e azzurro e arricchita della scritta «complimenti». È proprio il caso di dirlo: la Svizzera, quantomeno a Milano, è nerazzurra.

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