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La Svizzera e gli altri: «Israele fermi l'offensiva militare»

La Confederazione e altri venti Paesi, davanti al Consiglio di sicurezza dell'ONU a Ginevra, hanno esortato lo Stato ebraico a «fermare immediatamente la sua offensiva militare e tutte le altre iniziative nella regione di Rafah» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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La Svizzera e gli altri: «Israele fermi l'offensiva militare»
Red. Online
19.06.2024 06:45
20:52
20:52
Uccisi 9 palestinesi in attesa di aiuti

Nove palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha colpito un gruppo di cittadini e commercianti nel sud della Striscia di Gaza mentre aspettavano convogli di camion umanitari che trasportavano merci attraverso il valico di Kerem Shalom. Lo riferiscono fonti mediche, come riporta «Haaretz».

20:24
20:24
Distrutto il lato palestinese del terminal di Rafah

Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto dal lato palestinese è stato completamente distrutto. Lo riportano vari media arabi tra cui al-Arabiya. La sala partenze sarebbe stata data alle fiamme dall'esercito israeliano rendendo il terminal completamente inutilizzabile.

Diversi profili sulle reti sociali e media arabi hanno pubblicato video in cui si vedono le palazzine del terminal completamente bruciate e riferiscono che fino a ieri erano state utilizzate dall'esercito israeliano come ricovero per i propri soldati.

Secondo alcuni la mossa sarebbe legata a un tentativo di spostare il passaggio di confine più vicino a Kerem Shalom e rafforzare il controllo israeliano sull'Asse Filadelfia, sul quale l'esercito avrebbe conquistato posizioni avanzate, spostando anche gli sfollati che vi risiedevano accampati.

Una nota di Hamas su X ha descritto l'incendio dell'edificio delle partenze come un «atto criminale» e ha affermato che ciò interrompe «la comunicazione dei palestinesi con il mondo esterno».

L'Idf ha preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah agli inizi di maggio.

19:20
19:20
Netanyahu replica a portavoce IDF: «La missione è battere Hamas»

Botta e risposta tra Benyamin Netanyahu e le Forze di difesa israeliane (Idf). Il premier ha ribadito che - come stabilito dal Gabinetto politico e di sicurezza - «uno degli obiettivi della guerra è la distruzione delle capacità militari e governative di Hamas. L'Idf è ovviamente impegnato in questo».

La risposta sembra riferirsi a quanto affermato dal portavoce dell'esercito Daniel Hagari in un'intervista a Canale 13: «l'idea di distruggere Hamas - ha detto secondo l'emittente - è semplicemente gettare sabbia negli occhi della gente».

«Hamas è un'idea, un partito politico, è incardinata nei cuori delle persone: chiunque pensi che possa essere eliminata è in errore». «Quello che può essere fatto - ha spiegato Hagari - è sviluppare qualcun altro al suo posto. Qualcosa che la gente possa realizzare, ossia che qualcun altro sta distribuendo cibo e si occupa dei servizi pubblici. Se si vuole indebolire Hamas, questa è la strada».

19:06
19:06
Nasrallah avverte: nessun luogo d'Israele sarà risparmiato

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha detto che nessun luogo di Israele sarà risparmiato in caso di guerra totale. Il discorso del capo del Partito di Dio libanese, che parla da Beirut, viene trasmesso in tv in concomitanza con la cerimonia di commemorazione dell'alto comandante del gruppo islamista Taleb Abdullah ucciso da Israele la scorsa settimana.

18:51
18:51
«Israele fermi l'offensiva militare», la Svizzera con altri 20 Paesi

La Svizzera e più di 20 altri Paesi chiedono a Israele di rispettare le ultime ordinanze emesse circa un mese fa dalla Corte internazionale di giustizia (CIG): oggi, davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu a Ginevra, hanno esortato lo Stato ebraico a «fermare immediatamente la sua offensiva militare e tutte le altre iniziative nella regione di Rafah».

In una dichiarazione congiunta letta dal rappresentante del Cile, questi Stati hanno deplorato il fatto che gli attacchi israeliani alla città continuino, nonostante l'ordine della CIG. Hanno pure invitato tutti i Paesi a cooperare con le indagini della Corte penale internazionale (CPI).

La ventina di Stati ha aggiunto che è necessario un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e l'accesso senza ostacoli all'assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza.

17:57
17:57
Bruxelles non autorizza partita Belgio-Israele

Le autorità della città di Bruxelles hanno fatto sapere di ritenere impossibile, per ragioni di ordine pubblico, il rilascio dell'autorizzazione per l'organizzazione della partita di calcio tra le nazionali del Belgio e di Israele che avrebbe dovuto svolgersi nello stadio della capitale il 6 settembre nell'ambito della fase a leghe della Nations League.

Le due squadre fanno parte del gruppo A2 che include anche Italia e Francia.

16:28
16:28
Con la guerra oltre il 60% delle strutture idriche di Gaza sono andate distrutte

Il Programma dell'Onu per l'Ambiente (Unep) ha stimato che le distruzioni per la guerra a Gaza hanno coinvolto oltre il 60% delle sue infrastrutture idriche con circa 40 milioni di tonnellate di detriti edilizi, che contengono materiali tossici. Lo ha fatto sapere - ripreso dai media israeliani - la stesso Unep in base ad un rapporto preliminare, prodotto su richiesta dei palestinesi.

L'organizzazione dell'Onu ha aggiunto che la guerra ha causato gravi danni sia alle infrastrutture idriche, compresi gli impianti di desalinizzazione, sia agli impianti di trattamento delle acque reflue, alcuni dei quali non sono più operativi.

L'Unep ha anche sottolineato che le infrastrutture di raccolta dei rifiuti a Gaza sono state quasi completamente chiuse, con alcune aree che accumulano più di 1.000 tonnellate di spazzatura al giorno. Una quantità - ha stabilito il rapporto - cinque volte superiore a quella della città di Mosul in Iraq dopo le battaglie per liberarla dall'Isis.

16:20
16:20
Netanyahu: «Le armi USA stanno arrivando»

Le armi sollecitate agli USA in un recente video da Benyamin Netanyahu stanno per essere spedite in Israele. Lo ha fatto sapere lo stesso premier in un post su X, informato al proposito dall'ambasciatore americano in Israele Jack Lew.

06:45
06:45
Il punto alle 06.00

L'esercito israeliano ha fatto sapere che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati «approvati e validati». Lo scrive il Times of Israel. I piani hanno ricevuto il via libera dal capo del Comando nord dell'IDF, generale Ori Gordin, e dal capo della Direzione delle operazioni, generale Oded Basiuk. In una dichiarazione, l'esercito afferma che i generali hanno fatto una riunione strategica durante la quale «sono stati approvati i piani operativi per un'offensiva in Libano». Gli alti comandanti hanno anche preso decisioni riguardanti «l'accelerazione della prontezza delle forze sul terreno», aggiungono i militari. L'annuncio arriva nel mezzo dei ripetuti attacchi di Hezbollah e dei gruppi palestinesi alleati in Libano nel nord di Israele, che fanno crescere il timore di un conflitto più ampio.

«Abbiamo l'impegno di fare in modo che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi da tutta una serie di minacce, e Gaza fa parte» di queste minacce. Così il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha risposto a una richiesta di commento sulle parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che in un video in lingua inglese diffuso su X ha definito «inconcepibile» che negli ultimi mesi l'amministrazione USA «abbia bloccato armi e munizioni per Israele».

Migliaia di manifestanti antigovernativi hanno manifestato a Gerusalemme davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano, chiedendo elezioni anticipate e le dimissioni del governo Netanyahu. La manifestazione si è svolta nel terzo giorno consecutivo di quella che i gruppi di protesta chiamano una «settimana di disordini».