Il decodificatore

La Svizzera ha cento santi ma quasi nessuno lo sa

Sta per concludersi quella che chiamiamo la «settimana dei morti» ma la Chiesa cattolica ha celebrato anche la festività di Ognissanti – Ecco chi sono i «nostri»
La statua di san Nicolao della Flüe, patrono della Svizzera.
Red. Corrierepiù
07.11.2020 06:00

Nella settimana che sta per finire la Chiesa cattolica ha celebrato non solo i defunti, ma anche i santi. Ma chi sono? E chi sono quelli svizzeri?

Le caratteristiche
Per la fede cattolica, «santo» è chi, imitando Gesù Cristo, si distingue per l’esercizio delle virtù in forma «eroica», cioè per aver vissuto in modo straordinario le virtù cristiane (teologali: fede, speranza e carità, e cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza). Santo è anche chi ha dato la vita per la fede: i martiri.

La proclamazione
Dopo la morte di una persona ritenuta «santa» può essere aperto il «processo di canonizzazione» per verificare l’eroicità delle sue virtù. Se ne occupa la Congregazione delle Cause dei Santi. Le fasi del processo sono quattro, e di fase in fase, la persona in questione riceverà i seguenti appellativi: servo di Dio, venerabile, beato, santo. Per accedere al grado di beato occorre un miracolo avvenuto per l’intercessione del candidato. Due per accedere alla santità.

Gli svizzeri
Secondo il Dizionario Storico della Svizzera circa un centinaio di santi provengono dal nostro Paese. Tra i più famosi, Nicolao della Flüe, 1417-1487, patrono della Svizzera; san Maurizio (VI secolo) a cui è dedicata l’omonima abbazia in Vallese; Felice e Regula (VIII sec) patroni di Zurigo; Orso e Vittore (III sec.) patroni di Soletta; San Gallo (550 - 645), che dà il nome al cantone e all’omonima abbazia ed era irlandese. Da menzionare anche Giovanni Giacomo Hesso, Lucio di Coira, Maria Bernarda Bütler, Otmar di San Gallo, Protasio di Losanna, Sigisberto e Placido, Teodoro di Sion.

L’ultima
Il 13 ottobre 2019 Papa Francesco ha canonizzato cinque nuovi santi fra cui Marguerite Bays (1815-1879), sarta friburghese e terziaria francescana, beatificata da Giovanni Paolo II nel 1995. Il Vaticano ha riconosciuto nel gennaio dell’anno scorso un secondo miracolo – la vicenda di una bambina di due anni rimasta illesa dopo essere finita sotto un trattore – legato all’intercessione di Marguerite Bays.

Il Ticino
Dal sito della diocesi di Lugano apprendiamo che i santi e i beati venerati nella diocesi di Lugano sono: Liberata e Faustina, il beato Manfredo Settala di Riva San Vitale, il beato Andrea Carlo Ferrari, la beata Chiara Bosatta, san Gottardo, la beata Ulrica Nisch, il beato Pietro Berno da Ascona, i santi Carpoforo, Fedele e Compagni, il beato (comasco) Innocenzo XI, san Teodoro, sant’Abbondio, san Nicolao della Flüe, i santi Orso e Vittore, san Felice, il beato Contardo Ferrini, san Gallo, il beato Guglielmo della Torre da Mendrisio, il beato Luigi Guanella, il beato Michele Rua, san Carlo Borromeo, san Lucio, san Nicola, sant’Ambrogio e san Provino.

Un processo in corso
Nel 1947 viene avviata la fase diocesana del processo di beatificazione di mons. Aurelio Bacciarini (1873 -1935), vescovo di Lugano fino al 1935. Nel 2008 è stato dichiarato venerabile da papa Benedetto XVI.