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In una prima fase, fino al 2028, verranno utilizzati circa 1,5 miliardi – Il 14. pacchetto di sanzioni UE contro la Russia «è in preparazione» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:00
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Zelensky: «I Paesi che vogliono la pace giusta vengano in Svizzera»
«Ogni leader e Paese che desidera vedere l'aggressione russa finire in una pace veramente giusta ha l'opportunità di unirsi ai nostri sforzi globali e partecipare al primo vertice di pace, che si terrà in Svizzera a giugno. Ci stiamo preparando per il vertice e i suoi risultati concreti, come una chiara posizione globale sulla giusta fine di questa guerra». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportando un passaggio del suo discorso serale.
«La pace non ha alternative. Tuttavia, affinché ciò accada e affinché il terrore russo venga sconfitto, è necessario garantire tutte le forme della nostra forza. Per proteggerci dal terrore, abbiamo bisogno di forza fisica. Ciò include la difesa aerea, le capacità di prima linea, la capacità di ottenere i risultati necessari nel Mar Nero, la produzione interna di armi, la resilienza economica dell'Ucraina, la pressione dei partner sulla Russia e il massimo consolidamento globale. Non abbiamo il diritto di fallire in nessuno di questi aspetti», ha sottolineato.
22:03
22:03
La Germania vara un documento sulla ricostruzione
Il governo tedesco vuole sostenere le imprese e altri «attori privati» nella miliardaria ricostruzione dell'Ucraina con 15 misure. Lo annuncia un comunicato congiunto del ministero dell'Economia e di quello dello Sviluppo tedeschi precisando che il governo di Berlino «ha adottato oggi il relativo documento sulle questioni-chiave».
«L'attenzione si concentra su sovvenzioni finanziarie e riduzioni dei tassi di interesse per le piccole e medie imprese in Ucraina nonché su garanzie sugli investimenti per le imprese tedesche», viene aggiunto.
Su questa base si sta «lavorando con il governo ucraino, in prospettiva», alla creazione «di un'istituzione di promozione della ricostruzione economica dell'Ucraina sul modello» della Banca pubblica tedesca «Kfw», «un pioniere del miracolo economico degli anni Cinquanta e Settanta» in Germania.
La ministra dello Sviluppo tedesca, Svenja Schulze, ha dichiarato nella nota che l'Ucraina ha bisogno non solo di ricevere armi ma anche «che l'economia continui a funzionare e che il paese possa finanziare la ricostruzione». «Un finanziamento favorevole alle piccole e medie imprese ucraine è una delle leve più efficaci per la ricostruzione», ha affermato la ministra.
Dal canto suo il ministro dell'Economia, Robert Habeck, ha ricordato che «la Banca Mondiale stima attualmente il costo della ricostruzione in circa 486 miliardi di dollari, a seconda dell'andamento della guerra».
Il documento varato oggi «è un contributo alla Conferenza per la ripresa dell'Ucraina, che si svolgerà dall'11 al 12 giugno a Berlino su invito del Cancelliere federale Olaf Scholz e del presidente Volodymyr Zelensky».
17:56
17:56
Zelensky: «In Svizzera svilupperemo la visione per una pace giusta»
«Ho parlato con la presidente Viola Amherd e ho ringraziato la Svizzera per il suo costante sostegno, compresa la decisione odierna di stanziare 5 miliardi di franchi per la ricostruzione dell'Ucraina. Abbiamo discusso dei preparativi per il primo vertice globale sulla pace in Svizzera, previsto per giugno di quest'anno». Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Il vertice si baserà sul nostro precedente lavoro per l'attuazione della formula di pace in quattro incontri di consulenti per la sicurezza nazionale a Copenaghen, Gedda, Malta e Davos. Continuiamo a lavorare a stretto contatto per incoraggiare il numero di paesi più ampio possibile a partecipare al vertice, al fine di sviluppare una visione comune e pratica per raggiungere una pace giusta, duratura e globale per l'Ucraina», ha concluso Zelensky.
16:37
16:37
Mosca: «La conferenza di pace in Svizzera è un progetto USA»
La Russia ha bollato la conferenza «sulla pace in Ucraina» prevista a metà giugno in Svizzera come un progetto «americano».
14:20
14:20
Germania: «È improbabile che l'industria torni ai livelli pre-guerra»
È improbabile che l'industria tedesca torni ai livelli precedenti alla guerra in Ucraina, poiché i prezzi elevati del gas naturale liquefatto importato hanno messo la più grande economia europea in una posizione di svantaggio, ha avvertito il capo di una delle principali compagnie energetiche tedesche in dichiarazioni al Financial Times (Ft).
«I prezzi del gas nell'Europa continentale, soprattutto in Germania, sono ora strutturalmente più alti perché noi, alla fine, dipendiamo dalle importazioni di Gnl», ha dichiarato Markus Krebber, amministratore delegato di Rwe. «L'industria tedesca è svantaggiata».
«Vedremo un po' di ripresa, ma credo che assisteremo a una significativa distruzione strutturale della domanda nei settori ad alta intensità energetica», ha avvertito il manager.
Le affermazioni giungono mentre i prezzi del gas in Europa sono crollati del 90% rispetto ai livelli record registrati nel 2022 e sono scesi brevemente ai livelli visti l'ultima volta prima della crisi energetica, facendo sorgere dubbi sulla misura in cui la domanda industriale si riprenderà, nota il Ft.
Tuttavia, nonostante il forte calo del mercato del gas, il parametro di riferimento europeo si trova al di sopra delle medie pre-crisi, quasi due terzi in più rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo l'agenzia di prezzi delle materie prime Argus.
La Germania si è liberata delle forniture di gas naturale dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.
14:09
14:09
«Mosca prevede di reclutare 400mila soldati nel 2024»
Nel 2024 la Federazione Russa prevede di reclutare circa 400.000 militari a contratto. È la stima del ministero della Difesa britannico che pubblica su X le stime dell'intelligence.
«La Russia mira a reclutare circa 400.000 soldati a contratto nel 2024. Ciò è necessario per sostenere le sue truppe in Ucraina, che hanno subito enormi perdite, e per sostenere i piani annunciati di aumentare le dimensioni delle forze armate a 1,32 milioni quest'anno e a 1,5 milioni in futuro», aggiunge l'intelligence Gb.
12:31
12:31
La Svizzera intende sostenere l'Ucraina con 5 miliardi di franchi
La Svizzera intende sostenere l'Ucraina stanziando, fino al 2036, una somma globale di 5 miliardi di franchi. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. In una prima fase, fino al 2028, verranno utilizzati circa 1,5 miliardi.
Sin dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio del 2022, la Confederazione si è adoperata per soddisfare i bisogni umanitari della popolazione e sostenere lo sviluppo economico come anche la ricostruzione a lungo termine del Paese. Questo aiuto si fonda sulla cooperazione già esistente con l’Ucraina e sarà intensificato nei prossimi 12 anni, come deciso dal Consiglio federale durante la sua seduta del 10 aprile 2024. L’Esecutivo prevede di stanziare complessivamente 5 miliardi di franchi fino al 2036. In una prima fase, fino al 2028, verranno utilizzati circa 1,5 miliardi di franchi provenienti dal bilancio della cooperazione internazionale (CI). Con questo sostegno la Svizzera invia un forte segnale di solidarietà alle persone colpite dal conflitto e contribuisce a una maggiore stabilità nel continente europeo.
09:51
09:51
Cina: «Non accettiamo pressioni sui legami con Mosca»
La Cina ha assicurato che non accetterà «critiche o pressioni» sui suoi legami con la Russia, dopo che Washington ha avvertito che riterrà Pechino responsabile se Mosca dovesse ottenere guadagni in Ucraina.
«Cina e Russia hanno il diritto di impegnarsi in una normale cooperazione economica e commerciale», ha replicato sul punto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo che «questo tipo di cooperazione non dovrebbe essere ostacolato e la Cina non accetta critiche o pressioni».
Il caso è nato dalle osservazioni espresse martedì dal vice segretario di Stato americano Kurt Campbell, secondo cui Washington »non resterà a guardare e dirà che va tutto bene« dopo che Pechino ha rinnovato le promesse di cooperazione e di un ulteriore suo rafforzamento con Mosca durante la visita di due giorni a Pechino del ministro degli Esteri russo Seghei Lavrov, conclusasi ieri. «Abbiamo detto direttamente alla Cina che, se continua così, ciò avrà un impatto sulle relazioni Usa-Cina - ha detto martedì Campbell -. Lo vedremo non solo come un insieme unico di attività russe, ma come uno congiunto di attività sostenute dalla Cina ma anche dalla Corea del Nord. Questo è antitetico ai nostri interessi».
Mao, sollecitata sulla vicenda, ha insistito che la Cina ha ribadito di aver «sempre svolto un ruolo costruttivo» nel cercare una soluzione alla guerra in Ucraina scatenata a febbraio 2022 dalla Russia. «Se un Paese è veramente preoccupato per la pace in Ucraina e spera in una rapida fine della crisi, dovrebbe prima riflettere sulle cause profonde della crisi stessa», ha proseguito Mao.
Martedì Cina e Russia si sono impegnate a rafforzare la loro cooperazione strategica e Lavrov ha avuto colloqui con il presidente Xi Jinping (a sorpresa e a dispetto del protocollo) e il capo della diplomazia Wang Yi. Negli ultimi anni i due Paesi hanno intensificato i loro legami, rafforzando ulteriormente la partnership strategica a dispetto dell'aggressione di Mosca a Kiev. Malgrado rivendichi di essere parte neutrale, Pechino è stata criticata per aver rifiutato di condannare la Russia per la sua azione e per il sostegno indiretto allo sforzo bellico continuando a sviluppare i rapporti commerciali.
09:42
09:42
«I russi hanno conquistato il villaggio di Pervomaiske»
Le forze russe hanno catturato il villaggio di Pervomaiske - nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale - dove i combattimenti duravano da un anno e mezzo. Lo annuncia su Telegram la ong DeepState, come riporta Ukrainska Pravda.
07:35
07:35
Svezia: «Intercettato un aereo da ricognizione russo»
L'Aeronautica militare svedese (Svenska flygvapnet) ha intercettato insieme a jet da combattimento tedeschi un aereo da ricognizione russo Il-20 vicino alla costa della Svezia, hanno annunciato ieri sera le forze armate di Stoccolma.
«Abbiamo effettuato un'identificazione visiva di un Il-20 russo che volava a sudest di Blekinge», si legge nel comunicato citato dai media ucraini. L'operazione «è stata effettuata insieme a due Eurofighter tedeschi della Nato decollati da Laage, in Germania».
06:00
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Il punto alle 6.00
L’Unione europea ha iniziato a preparare il 14. Pacchetto di sanzioni contro la Russia, che sarà adottato ancora questa primavera. Ad affermarlo è il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, citato dai media di Kiev. «Abbiamo iniziato a preparare il 14. pacchetto di sanzioni, che dovrebbe essere adottato in primavera. Probabilmente includerà un ampio elenco di misure restrittive con un forte impatto antielusione, ad esempio nel settore marittimo, mentre la Russia continua a cercare di violare il tetto massimo dei prezzi per le sue esportazioni di petrolio. Continueremo a dare la caccia agli amici di Putin e a coloro che aiutano la Russia ad aggirare le sanzioni o a ricostituire il suo arsenale bellico».
La Danimarca, intanto, ha stanziato 5,8 milioni di euro al fine di rendere l’approvvigionamento energetico in Ucraina più affidabile nonostante gli attacchi subiti all’infrastruttura energetica. Ad annunciare la misura è stato il ministero degli Affari esteri danese. Il ministro per il Clima, l’Energia e i Servizi Pubblici, Lars Ogor, ha dal canto suo affermato che «nel mese di marzo sono stati intensificati gli attacchi mirati all’infrastruttura energetica dell’Ucraina, e abbiamo assistito a gravi danni. Faremo tutto il possibile per rendere l’approvvigionamento energetico il più affidabile e resistente possibile».
Dal canto suo, il Dipartimento di Stato americano ha dato il via libera a 138 milioni di dollari di vendite militari estere all’Ucraina per fornire riparazioni critiche e pezzi di ricambio per i sistemi missilistici Hawk di Kiev. A darne notizia è l’Associated Press.
Sul fronte bellico, infine, droni ucraini hanno attaccato un centro di addestramento aeronautico russo nella città di Borisoglebsk, nell’oblast russo di Voronezh; a riferirlo al Kyiv Independent è un rappresentante anonimo dell’intelligence militare ucraina.
Dal canto suo, la Russia nella giornata di ieri ha condotto 14 attacchi separati che hanno colpito sei comunità nell’oblast di Sumy, nell’Ucraina nordorientale. A darne notizia è il Kyiv Independent che cita l’amministrazione regionale. Nel dettaglio, le comunità prese di mira sono quelle di Yunakivka, Bilopillia, Krasnopillia, Okhtyrka, Esman e Seredyna-Buda. Almeno 50 le esplosioni. Non si segnalano però vittime o danni alle infrastrutture civili.
Gli attacchi russi sono poi continuati anche nella notte. Secondo quanto riporta il canale televisivo ucraino Public, un’esplosione è stata registrata ad Odessa. Esplosioni sono poi state registrate anche nella città ucraina sudorientale di Zaporizhzhia e nella regione meridionale di Mykolaiv, secondo i media locali.