La Toscana approva la legge sul fine vita, è la prima regione italiana

La Toscana sarà la prima regione italiana a garantire ai malati tempi e modalità certi per l'accesso al suicidio medicalmente assistito.
Dopo un lungo e acceso dibattito, iniziato ieri pomeriggio e proseguito nella giornata di oggi, il Consiglio regionale ha approvato la legge di iniziativa popolare promossa dall'Associazione Luca Coscioni: un testo presentato in tutte le regioni ma, finora, mai arrivato all'approvazione. A votare a favore sono stati Pd (con l'eccezione di una consigliera, che si è astenuta), Italia Viva, Movimento 5 Stelle e gruppo Misto.
Abbracci e lacrime tra i rappresentanti dell'Associazione Coscioni, presenti in aula al momento del voto finale. «È una legge di civiltà perché impedisce il ripetersi di casi di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile», ha commentato la segretaria dell'Associazione Filomena Gallo.
La legge 'Liberi subito', depositata lo scorso marzo dall'Associazione Coscioni con oltre 10mila firme, è stata modificata dall'assemblea toscana tramite una dozzina di emendamenti volti a ottenere una norma con carattere procedimentale che detta tempi e modi dell'attuazione del suicidio assistito sulla base di quanto stabilito dalle sentenze della Corte costituzionale. Il testo prescrive che la procedura per la verifica dei requisiti del malato da parte della commissione multidisciplinare permanente si debba concludere entro 20 giorni dal ricevimento dell'istanza.
In caso di esito positivo, si procede all'approvazione o alla definizione delle modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito entro 10 giorni, ed entro altri 7 giorni l'azienda sanitaria assicura il supporto tecnico, farmacologico e sanitario per l'assunzione del farmaco. La norma stabilisce che tali prestazioni siano gratuite e si stanziano 10mila euro all'anno per tre anni.