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La sua attività è stata classificata come «istruzione» – «Abbattuti tre droni ucraini sulla regione di Kaluga, al confine con Mosca» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:45
22:45
Kiev: «Non potremo difenderci con F-16 questo inverno»
L'Ucraina non utilizzerà i caccia F-16 dagli alleati occidentali nel prossimo autunno o inverno. Lo ha dichiarato il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat citato da Rbc Ukraine. «È già ovvio che non saremo in grado di proteggere l'Ucraina con aerei F-16 questo autunno e inverno», ha affermato il portavoce. «Tuttavia, la questione si è spostata», ha affermato, ricordando il ruolo centrale dei caccia per la difesa aerea. «Comprendiamo che i nostri piloti si addestreranno nel prossimo futuro. Ma allo stesso tempo, è necessario rafforzare la nostra difesa aerea», ha aggiunto Ignat.
20:34
20:34
La Wagner registrata ufficialmente in Bielorussia
La Wagner di Yevgeny Prigozhin è stata registrata legalmente in Bielorussia, dove la sua attività è stata classificata come «istruzione». Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti citando il registro delle entità legali e degli imprenditori del Paese.
La compagnia militare privata russa di Yevgeny Prigozhin è stata registrata dal Comitato esecutivo del distretto di Osipovichi. La sua attività è classificata tra quelle indicate come «altri tipi di istruzione».
Nelle scorse settimane il presidente Aleksandr Lukashenko aveva detto che la Wagner contribuisce alla formazione delle truppe bielorusse.
16:29
16:29
In Russia si prepara una legge contro le notizie sul dispiegamento di truppe
Il Senato russo sta mettendo a punto una proposta di legge per impedire la diffusione sui media di notizie, foto e video che permettano di identificare la posizione delle unità militari e valutare i danni a loro inflitti, oltre che i bombardamenti con i droni sul territorio russo e i sistemi di difesa. Le uniche eccezioni previste riguarderebbero i casi in cui tali informazioni sono fornite dal Ministero della Difesa. Lo ha detto all'agenzia Tass Andrei Klishas, capo del commissione del Consiglio della Federazione (il Senato russo) per la legislazione costituzionale.
Le nuove normative, che dovrebbero essere introdotte ad integrazione del Codice per i reati amministrativi e il Codice penale, prevedono per i trasgressori multe fino a 500.000 rubli (circa 4.600 franchi) e fino a tre anni di reclusione per i casi di recidiva.
Sabato scorso, dopo un attacco missilistico ucraino sventato al Ponte di Crimea, sui social media sono circolati diversi video di utenti dove venivano mostrate le postazioni della difesa aerea russa che sparavano contro i vettori.
15:00
15:00
Tribunale di Mosca vieta la vendita di azioni UBS e Credit Suisse
Un tribunale di Mosca ha vietato alle filiali russe di UBS e della sua controllata Credit Suisse (CS) di disporre liberamente del loro capitale azionario. Le misure provvisorie imposte impediscono specificamente ai due istituti di vendere i propri titoli, si legge nella sentenza, della quale l'agenzia finanziaria AWP ha ottenuto una copia.
Il provvedimento, riportato inizialmente ieri sera dalla Reuters, fa seguito a una richiesta della banca Zenit, che temeva la cessazione delle attività in Russia da parte dei due giganti elvetici. Un ritiro che le avrebbe causato delle perdite, rendendo infatti impossibile far valere i propri diritti di creditore in relazione a un prestito concesso nel 2021 a un'azienda agricola lussemburghese, legata a CS.
Il tribunale moscovita non ha però accolto una seconda rivendicazione della banca russa, che chiedeva anche di sequestrare patrimoni appartenenti a CS per 1,26 miliardi di rubli (circa 12 milioni di franchi al cambio attuale). La motivazione di questo rifiuto è che Zenit non ha fornito argomentazioni sufficienti per giustificare la misura.
UBS non ha voluto commentare la notizia. Stando a quanto riporta la Reuters, un'ulteriore udienza in tribunale è prevista per il prossimo 14 di settembre.
14:39
14:39
«Putin non ha ordinato di bombardare Zaporizhzhia»
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Yury Malashko, e il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche hanno smentito oggi che il presidente russo Vladimir Putin abbia dato l'ordine di far saltare in aria l'omonima centrale nucleare, come avevano riportato alcuni media. Lo scrive Rbc-Ucraina.
«Le informazioni che circolano sui mass media di un attacco terroristico pianificato da parte degli occupanti russi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia non sono confermate. Non corrispondono alla realtà», ha sottolineato Malashko.
Da parte sua, il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche ha consigliato di non fidarsi dei canali Telegram russi anonimi, anche se fingono di essere «all'opposizione».
Numerosi media e canali Telegram avevano riportato che Putin avrebbe dato l'ordine di far saltare in aria la centrale nucleare «alla fine di agosto-inizio settembre».
14:38
14:38
«Mosca ha prelevato altre 1.500 tonnellate di grano da Mariupol»
Le forze russe hanno prelevato dal porto di Mariupol occupato un'altra grossa quantità di grano ucraino rubato: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Petro Andriushchenko.
«Oggi, altre 1.500 tonnellate di grano ucraino hanno lasciato il porto di Mariupol. La nave è ora in viaggio verso il canale. Naturalmente, è di nuovo priva di identificativi - ha scritto Andriushchenko -. Il traffico dal porto è sceso a circa una nave ogni tre giorni. È vero che si tratta di navi leggere, ma la tendenza non è positiva. Secondo le informazioni, tutte le navi appartengono alla RosKapStroy, che è de facto controllata dal ministero della difesa» russo.
12:51
12:51
«Il generale Surovikin è agli arresti domiciliari»
Il generale russo Sergei Surovikin, ritenuto un alleato del capo del Gruppo Wagner in esilio Yevgeny Prigozhin, è stato rimosso dal suo ruolo di guida nella guerra di Mosca contro l'Ucraina ed è agli arresti domiciliari: lo scrive Politico, che cita blogger e i media militari russi.
Il blog VChK-Ogpu, considerato vicino alle forze di sicurezza russe, ha riferito che Surovikin è ora «in una sorta di arresti domiciliari», dove non può lasciare l'appartamento in cui si trova, ma gli è stata concessa la possibilità di ricevere ospiti, tra cui diversi suoi subordinati.
Surovikin, noto come «Generale Armageddon» per le sue strategie militari aggressive in Cecenia e Siria, non si vede in pubblico dal giorno della marcia di Wagner su Mosca, a giugno, dopo che sono circolate notizie secondo cui era a conoscenza del progetto di ammutinamento di Prigozhin.
«Non c'è un'indagine ufficiale, ma Surovikin ha trascorso molto tempo nel limbo rispondendo a domande scomode», ha riferito VChK-Ogpu, aggiungendo che al generale è stato consigliato di rimanere sotto il radar in modo da essere «dimenticato».
12:21
12:21
«Colpiti nella notte i granai in un porto di Odessa»
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco con droni kamikaze nella regione di Odessa, nel sud dell'Ucraina, danneggiando «magazzini e granai»: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare di Odessa, Oleg Kiper, come riporta Unian.
«L'obiettivo principale era l'infrastruttura portuale e cerealicola nel sud della regione. Magazzini e granai sono stati danneggiati a seguito di colpi nemici su uno dei porti del Danubio - a detto Kiper -. Gli incendi risultanti sono stati rapidamente domati dai dipendenti del Servizio di emergenza statale». I droni provenivano da Primorsko-Akhtarsk, nel sud della Russia.
La Romania ha condannato con forza i nuovi attacchi russi alle infrastrutture portuali del Danubio, cruciali per il trasporto del grano ucraino, dopo i numerosi attacchi alle porte del paese della Nato delle ultime settimane.
«Condanno fermamente i ripetuti attacchi russi contro persone innocenti e infrastrutture civili, compresi i silos di grano nei porti ucraini di Reni e Izmaïl», ha scritto su X (ex Twitter) la ministra degli esteri rumena Luminita Odobescu. «Con queste flagranti violazioni del diritto internazionale, la Russia continua a mettere in pericolo la sicurezza alimentare e la navigazione nel Mar Nero».
12:19
12:19
«Messe fuori combattimento 5 navi anfibie russe»
Le forze ucraine hanno messo fuori combattimento cinque grandi navi d'assalto anfibio russe: lo ha detto al canale Freedom il portavoce della Marina di Kiev, Dmytro Pletenchuk, come riporta Rbc-Ucraina.
«Con la scusa dell'addestramento prima di un'invasione su larga scala, l'hanno rafforzata il più possibile - ha detto il portavoce riferendosi alla Flotta russa del Mar Nero -. Vi ricordo che hanno aggiunto sei grandi navi anfibie alle sei che già c'erano. Ma il risultato è noto: cinque di esse non sono più in servizio. Questo numero potrebbe crescere».
Pletenchuk non ha specificato quando le navi d'assalto anfibio russe siano state attaccate.
12:17
12:17
«Mosca verso lo schieramento di droni kamikaze di produzione propria»
La Russia ha «quasi certamente iniziato a schierare droni unidirezionali (droni kamikaze, ndr) di produzione nazionale, basati su progetti iraniani Shahed». Lo riporta sulla piattaforma X il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence, aggiungendo che le «forze russe importano sistemi di fabbricazione iraniana dal settembre 2022».
Nonostante la Russia probabilmente «punti all'autosufficienza degli Owa-Uav (one way attack-Uav)» al momento «continua a dipendere da componenti e armi intere provenienti dall'Iran, principalmente spedite attraverso il Mar Caspio».
11:40
11:40
«Ex prigionieri sottoposti a torture in Russia»
Una decina di ex prigionieri ucraini detenuti in Russia, liberati nel corso degli scambi tra Kiev e Mosca, ha affermato di aver subito torture durante la reclusione, «comprese frequenti percosse e scosse elettriche». Lo riporta la BBC che ha intervistato donne e uomini passati dalle carceri russe, in particolare in una struttura di detenzione preventiva nella città di Taganrog, nel sud-ovest del paese, vicino a Rostov.
«Uno schema coerente di estrema violenza e maltrattamenti» in cui i detenuti raccontano di essere stati «picchiati ripetutamente, anche ai reni e al torace, e sottoposti a scosse elettriche durante le ispezioni e gli interrogatori quotidiani».
Le guardie russe «minacciano e intimidiscono costantemente i prigionieri, alcuni dei quali hanno rilasciato false confessioni che sarebbero state usate come prova contro di loro nei processi».
Inoltre, si legge nelle testimonianze, «i prigionieri vengono costantemente lasciati denutriti e coloro che sono feriti non ricevono un'adeguata assistenza medica, con segnalazioni di detenuti che muoiono nella struttura».
Il governo russo non ha consentito a nessun ente esterno, comprese le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), di visitare la struttura che prima della guerra era adibita esclusivamente alla detenzione dei prigionieri russi.
Il ministero della difesa russo non ha risposto a diverse richieste di commentare le accuse.
Dmytro Lubinets, difensore civico ucraino per i diritti umani e uno dei funzionari coinvolti nei negoziati di scambio con Mosca, ha affermato che nove ex detenuti su dieci raccontano di essere stati torturati durante la prigionia russa.
11:39
11:39
Kiev rivendica gli attacchi al ponte di Crimea
Il Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha confermato per la prima volta la responsabilità degli attacchi dello scorso ottobre e del mese scorso al ponte di Crimea.
La CNN ha ottenuto in esclusiva dalla Sbu i video dell'attentato di luglio in cui si vede un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo, avvicinarsi al pilone colpito e un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte.
Il capo dell'Sbu, Vasyl Maliuk, ha detto alla CNN che l'attacco di luglio è stato realizzato con droni marini sperimentali (i «Sea Baby») e che ne seguiranno altri. Maliuk non fornito dettagli sull'attacco dell'8 ottobre 2022.
L'attacco del 17 luglio ha causato danni alle corsie stradali del ponte e, secondo funzionari russi, ha ucciso due civili.
Maliuk ha dichiarato alla CNN che i «Sea Baby» sono il risultato di mesi di sviluppo iniziato subito dopo l'invasione del paese il 24 febbraio 2022. «I droni di superficie sono un'invenzione unica del Servizio di sicurezza ucraino», ha affermato.
«Nessuna società privata è coinvolta. Con questi droni abbiamo recentemente colpito con successo il ponte di Crimea, la grande nave d'assalto Olengorskiy Gornyak e la petroliera Sig», ha aggiunto. Il riferimento è alla petroliera Sig colpita nel Mar Nero, che secondo i funzionari ucraini trasportava carburante per l'esercito russo.
L'attacco alla Olengorskiy Gornyak, commenta la CNN, ha dimostrato un raggio d'azione più ampio per l'esercito ucraino, colpendo un'imbarcazione con forse 100 persone a bordo, nel porto navale russo di Novorossisk, sulla costa orientale del Mar Nero.
L'attacco di luglio al ponte di Crimea è stato ripreso - come si vede nel video fornito all'emittente tv americana - dall'interno dell'imbarcazione senza pilota, oltre che dall'esterno attraverso le telecamere a circuito chiuso installate sul ponte stesso.
Fonti dell'Sbu, infatti, hanno anche fornito alla CNN due video a circuito chiuso che mostrano il momento dell'impatto del drone marino sulla sezione stradale del ponte, e poi l'esplosione di un secondo drone che colpisce dalla direzione opposta la sezione ferroviaria della struttura circa cinque minuti dopo.
Finora Kiev aveva tenuto un basso profilo sugli attacchi al ponte di Crimea (o ponte di Kerch), confermando il proprio coinvolgimento attraverso dichiarazioni anonime e vaghi riferimenti a «oggetti galleggianti non identificati», scrive la CNN sottolineando che la rivendicazione della responsabilità da parte di Maliuk segna un tentativo «insolitamente diretto» di allertare Mosca sulla minaccia che questi nuovi droni rappresentano.
«Stiamo lavorando a una serie di nuove interessanti operazioni, anche nelle acque del Mar Nero. Vi assicuro che sarà emozionante, soprattutto per i nostri nemici», ha dichiarato Maliuk.
Il capo dell'Sbu ha anche rivendicato la responsabilità del primo attacco ucraino al ponte, l'8 ottobre scorso, ma ha rifiutato di fornire dettagli al riguardo.
09:29
09:29
«Partita la prima nave da Odessa lungo il corridoio umanitario»
La nave portacontainer Joseph Schulte, battente bandiera di Hong Kong, ha lasciato oggi il porto di Odessa diventando il primo cargo civile a utilizzare il nuovo «corridoio umanitario» annunciato nei giorni scorsi da Kiev, con l'obiettivo di facilitare le rotte marittime dopo che Mosca è uscita dall'accordo sul grano. Lo scrive su Facebook il ministro delle infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov.
«La nave portacontainer Joseph Schulte (bandiera di Hong Kong) ha lasciato il porto di Odessa e si sta muovendo lungo il corridoio temporaneo stabilito per le navi civili da/per i porti marittimi ucraini del Mar Nero», ha affermato.
La nave «si trovava nel porto di Odessa dal 23 febbraio del 2022» e «ha lasciato il faro di Vorontsov» per dirigersi verso il Bosforo con «più di 30.000 tonnellate di carico (2.114 container), tra cui prodotti alimentari», ha sottolineato il ministro su Facebook.
Il corridoio sarà utilizzato principalmente «per evacuare le navi che si trovavano nei porti ucraini (Chornomorsk, Odessa e Pivdennyi) al momento dell'invasione su larga scala della Federazione Russa», ha concluso Kubrakov precisando che «secondo l'Ordine di navigazione della Marina ucraina n. 6, le rotte temporanee per le navi civili da/per i porti ucraini del Mar Nero sono entrate in vigore l'8 agosto 2023».
09:21
09:21
«Liberato il villaggio di Urozhaine nel Donetsk»
Le forze ucraine hanno riconquistato il villaggio di Urozhaine nella regione di Donetsk, nell'est del Paese: lo ha annunciato la viceministra della difesa Hanna Malyar.
«Urozhaine è stato liberato. Forza Ucraina. I nostri difensori stanno consolidando le loro posizioni. L'offensiva continua», ha scritto oggi Malyar sul suo canale su Telegram.
07:27
07:27
NATO: «La nostra posizione sull'integrità dell'Ucraina non è cambiata»
La posizione della NATO sul sostegno alla sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina «è chiara e non è cambiata». Lo ha detto un portavoce dell'Alleanza atlantica in una dichiarazione all'emittente pubblica ucraina Suspilne, dopo le polemiche per le parole del funzionario della NATO Stian Jenssen secondo cui per un'adesione di Kiev all'Alleanza «una soluzione» potrebbe essere cedere territori a Mosca.
«Continueremo a sostenere l'Ucraina finché sarà necessario e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura», ha aggiunto il portavoce, sottolineando che dovrebbe essere Kiev a decidere quando e a quali condizioni raggiungere la pace.
06:48
06:48
«Droni russi verso il porto di Izmail»
L'aeronautica militare ucraina ha dichiarato ieri sera che un folto gruppo di droni dell'esercito russo è entrato nella foce del fiume Danubio e si è diretto verso il porto fluviale di Izmail, vicino al confine con la Romania.
L'infrastruttura portuale di Izmail è cruciale in particolare per le esportazioni di grano di Kiev. Un attacco russo a questo porto ha fatto aumentare i prezzi alimentari globali all'inizio di agosto.
06:45
06:45
Praga: «Congelati 347 milioni di euro di beni russi»
Praga ha congelato 347,36 milioni di euro di beni russi sanzionati. Lo ha annunciato l'ambasciatore della Repubblica Ceca in Ucraina, Radek Matula.
Matula ha sottolineato che le forze dell'ordine ceche stanno monitorando attivamente le informazioni sui russi sanzionati e ha ribadito il sostegno di Praga all'integrazione ucraina nell'UE e nella NATO.
06:31
06:31
«Abbattuti tre droni ucraini sulla regione di Kaluga»
Le difese missilistiche russe hanno abbattuto tre droni ucraini che tentavano di attaccare obiettivi nella regione di Kaluga, che confina con quella di Mosca: lo afferma oggi il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Tass.
«Intorno alle 5 il tentativo del governo di Kiev di utilizzare tre veicoli aerei senza equipaggio per un attacco terroristico alle strutture nella regione di Kaluga è stato sventato: le difese missilistiche russe hanno prontamente rilevato e distrutto tutti i droni», ha affermato il dicastero specificando che non si registrano danni o vittime.
Le incursioni di droni d'attacco nei territori controllati dalla Russia sono aumentate nelle ultime settimane, in particolare per prendere di mira la capitale. Questa è almeno la quinta volta che la Mosca afferma di aver abbattuto droni nella regione di Kaluga, dopo attacchi simili il 3, il 7 agosto, giovedì e sabato scorsi.
A fine luglio e inizio agosto altri ordigni erano stati distrutti sopra il quartiere degli affari a ovest della capitale russa, provocando lievi danni alla facciata di due torri. A maggio due droni sono stati abbattuti sopra il Cremlino. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto alla fine di luglio che «la guerra sta arrivando in territorio russo».
06:26
06:26
Il punto alle 6.00
Oggi, mercoledì 16 agosto, è il 539.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle ultime ore.
L'India esclude l'Ucraina dai Paesi invitati
al G20
L'India ha
scelto di non invitare l'Ucraina al vertice del G20 del prossimo mese. Lo ha riportato
ieri in serata Sky News, aggiungendo che la Russia è stata invece invitata
nonostante gli appelli a espellerla dal gruppo. Un elenco formale degli
invitati pubblicato sul sito del G20 mostra che sono stati invitati 8 Stati non
membri: Bangladesh, Egitto, Mauritius, Paesi Bassi, Nigeria, Oman, Singapore ed
Emirati Arabi Uniti. È prevista anche la Spagna tra i non membri, come invitato
permanente. Spetta al Paese ospitante decidere quali non membri invitare ogni
anno. Kiev era stata invitata al summit in Indonesia nel 2022 e al G7 in
Giappone a inizio anno.
La Lettonia è pronta per il trasporto del
grano ucraino in autunno
Le Ferrovie
lettoni potrebbero iniziare a trasportare grano ucraino nell'autunno di
quest'anno. Lo ha affermato ieri l'amministratore delegato, Rinalds Plavnieks,
in un'intervista alla radio lettone. Plavnieks ha affermato che il trasporto
del grano ucraino non presenterebbe problemi logistici per la sua azienda: «Si
tratta», ha detto, «di poche migliaia di tonnellate al mese per le quali sono
state già sviluppate adeguate reti e sistemi di trasporto». «Attraverso il
nostro corridoio di transito, potrebbero essere trasportate da 500.000 a un
milione di tonnellate all'anno», ha concluso Pļavnieks.