L'albero degli spaghetti esiste veramente (e cresce in Ticino)
A Morcote, è proprio il caso di dirlo, gli spaghetti crescono sugli alberi o, meglio, sull'albero. No, non siamo impazziti. Una precisazione, tuttavia, è d'obbligo: quando parliamo di spaghetti non ci riferiamo al celebre formato di pasta, ma a un frutto prodotto da un particolare albero. Cerchiamo allora di fare chiarezza.
Da un'ottantina d'anni, l'albero degli spaghetti si trova nel parco Scherrer. La sua presenza, finora, è tuttavia passata inosservata perché, per molto tempo, non ha prodotto frutti. La pianta, infatti, è molto delicata e per poter fiorire ha bisogno di precise condizioni ambientali e metereologiche nonché di una cura costante da parte dell'uomo. Se mantenuto correttamente, l'albero produce frutti simili per forma e sapore agli spaghetti. In passato, soprattutto tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, essi erano consumati dalla popolazione locale proprio al posto del famoso formato di pasta in quanto era più economico coltivarsi in casa tale alimento piuttosto che andare ad acquistarlo in negozio.
Vista l'importanza dell'albero per la popolazione, sempre tra gli anni Cinquanta e Sessanta, a Morcote veniva addirittura organizzato, a inizio primavera, un festival del raccolto degli spaghetti. L'operazione di raccolta del particolare frutto veniva eseguita in tempi brevissimi poiché si temeva che una gelata improvvisa potesse rovinarne il sapore. Dopo la raccolta dall'albero, gli «spaghetti» venivano quindi lasciati essiccare al sole e poi cucinati in brodo. Tale tradizione era talmente popolare all'epoca che persino la BBC, nel 1957, si recò nel borgo lacustre per realizzare un servizio sulla raccolta e la consumazione del frutto.
Con la progressiva diffusione della globalizzazione, tuttavia, l'usanza si è persa. Dal 1960, infatti, l'industria italiana della pasta iniziò a produrre a costi molto più bassi una derrata alimentare simile per gusto e forma (ovviamente non a livello di composizione) al frutto della pianta degli spaghetti. Ecco allora che non aveva più senso investire così tante energie nella cura di una pianta che, come dicevamo, è molto sensibile quando si poteva comodamente acquistare un prodotto analogo nei negozi di alimentari. Negli ultimi sessant'anni gli alberi di spaghetti di Morcote sono così stati abbandonati al proprio destino e la maggior parte di essi è morta. A sopravvivere è stato solo l'esemplare del parco Scherrer che, recentemente, ha riservato agli abitanti del borgo lacustre una curiosa sorpresa.
La svolta
Come dicevamo, però, quest'anno, con l'arrivo della primavera, l'albero degli spaghetti è nuovamente fiorito creando stupore tra gli abitanti del luogo, soprattutto tra i più giovani che non hanno mai visto questo evento. Ma come spiegare questo bizzarro fenomeno? Le ragioni alla base del ritorno alla fioritura sono molteplici. Ad agevolare la ricomparsa del curioso frutto sui rami dell'albero c'è innanzitutto il clima: negli ultimi anni gli inverni si sono fatti più miti e ciò ha favorito la vitalità di questa specie vegetale. Legata al clima è anche la posizione strategica del borgo di Morcote, che si trova all'interno dell'anfiteatro naturale denominato «Arbostora Heritage». A favorire lo sviluppo dei frutti è poi stata la scomparsa di un parassita della pianta: il punteruolo degli spaghetti. Questo particolare coleottero, infatti, cibandosi dei germogli della pianta, impedisce al frutto di svilupparsi.
La scomparsa del parassita, ad ogni modo, non è un fenomeno casuale, ma è stata determinata dalle scelte politiche del Municipio che ha deciso di proteggere attivamente la biosfera del luogo attraverso attività concrete sul territorio quali, appunto, l'eliminazione dei parassiti dalle piante e il ritorno alla cura dell'albero degli spaghetti che, come detto, era stato abbandonato al suo destino.
Riscopertane l'importanza storico-culturale, ma anche a livello ecologico, oggi l'albero degli spaghetti morcotese è protetto, anche perché si tratta dell'ultimo esemplare presente in Ticino. Proprio per la sua unicità, biologi e botanici arrivati da tutta la Svizzera lo stanno attualmente studiando.
Massimo Suter: «Nel nostro menu anche i frutti dell'albero degli spaghetti»
Ma che fine faranno ora i frutti di questa pianta? Il Comune di Morcote si è incaricato della raccolta, dell'essicazione e della distribuzione del prodotto che è stato venduto principalmente ai ristoranti ticinesi. Tra chi, incuriosito dal frutto, ha deciso di aderire all'iniziativa e proporre dei piatti in cui protagonista è la peculiare pietanza c'è anche il presidente di GastroTicino Massimo Suter. «Da ragazzo ho sentito più volte parlare del festival della raccolta degli spaghetti di Morcote ma non ho mai dato peso alla storia pensando che fosse frutto dell’immaginazione dei residenti», esordisce Suter. «Poi ho visto il servizio della BBC e ho capito che era tutto vero. Compreso però che ormai tale pianta non era più in grado di produrre frutti, ho lasciato definitivamente cadere la questione».
Le cose, però, recentemente sono cambiate. «Quando il Comune di Morcote mi ha proposto questo prodotto a chilometro zero e al 100% bio, ho deciso di dargli un'opportunità. All'inizio ero scettico, ma devo dire che, dopo aver provato la pietanza, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal suo sapore. Questi frutti nascono da un terreno povero, tuttavia riescono a tramutare in un sapore soave la forte esposizione al sole. Ho quindi deciso di inserire gli "spaghetti di Morcote" all'interno del menù e i riscontri sono stati positivi».
A questo punto, il presidente di GastroTicino si aspetta un passo ulteriore. «Sarebbe bello se si riuscisse a riavviare la produzione degli "spaghetti di Morcote" in modo tale che essi possano venire offerti a una clientela sempre più ampia. Sapere che Morcote ha un primato come quello dell'albero degli spaghetti mi rende ancora più orgoglioso di essere un cittadino e un ristoratore del borgo».