Opinioni elettorali

L’altra metà del cielo

Maristella Polli, candidata del PLR al Gran Consiglio
Red. Online
01.03.2019 14:54

Pur essendo solo 50 anni che la Svizzera ha introdotto il diritto di voto alle donne, oggi possiamo vantare in consiglio federale 3 donne. Un bel traguardo se pensiamo che in così pochi anni anche i partiti hanno compreso la professionalità politica dimostrata dalle donne. Ma nel nostro cantone, e in particolare nel nostro partito, c’è ancora una certa resistenza. Ad esempio, a livello legislativo nel Parlamento cantonale la presenza delle donne è ancora limitata. Penso che la legittimazione sociale a una maggiore valorizzazione delle donne in tutti i settori della società risulti ancora particolarmente difficile. Anche se il ruolo della donna dovrebbe essere percepito nella sua specificità e nella sua capacità di fornire un valore aggiunto in termini di mediazione, di pragmatismo, di sensibilità e di capacità di confronto che porti con più facilità alla risoluzione dei problemi quotidiani, in Ticino si fatica ancora parecchio a valorizzarlo. E sinceramente non comprendo bene il perché. È vero la politica, se fatta seriamente, impegna, in ordine di tempo, moltissimo e le donne lavoratrici, madri di famiglia, a stento riescono a ritagliarsi uno spazio per essere attive anche in questo campo. È comunque importante ribadire che l’uguaglianza va ricercata nel rispetto delle differenze e delle specificità dei sessi e non, unicamente, nel dibattito in corso circa l’opportunità o meno dell’introduzione di misure di riequilibrio del peso delle donne nelle istituzioni rappresentata attraverso le cosiddette «quote rosa». Le risposte in questo senso sono, a mio parere, generalmente negative. Il successo al femminile di questi anni ritengo debba risiedere principalmente nella dimensione più umana che la politica riveste, nella capacità della società di riconoscere le doti e l’intelligenza di candidature al femminile che sono, a mio modo di vedere, depurate da valenze e distorsioni ideologiche. In particolare quindi le donne oggi devono essere orgogliose e motivate più che mai e sentirsi stimolate mettendosi nuovamente in gioco per le prossime elezioni cantonali. Una gran bella sorpresa quella del 7 aprile sarebbe proprio scoprire, nei nostri elettori, un cambiamento di mentalità: un Ticino come Stato aperto, moderno che guarda al futuro con coraggio e determinazione riconoscendo ad ambo i sessi un ruolo comprimario. Una gran gioia, un entusiasmo che non deve spegnersi, uno stimolo per tutte noi a continuare con passione e determinazione verso gli obiettivi che ci siamo date.