Hockey

L'Ambrì Piotta non può speculare ed è molto meglio così

A Rapperswil i biancoblù si giocano l'accesso al secondo turno dei play-in
L'Ambrì vuole fare festa anche a Rapperswil. ©Keystone/Andrea Branca
Flavio Viglezio
06.03.2025 06:00

A sessanta minuti – o chissà, forse qualcosa in più – dal secondo turno dei play-in, dove incontrerebbe la perdente della sfida tra il Kloten e il Langnau. L’Ambrì Piotta va a Rapperswil forte del successo di misura ottenuto nella gara di andata della Gottardo Arena, con due risultati su tre a disposizione: anche un pareggio garantirebbe alla squadra di Luca Cereda il passaggio del turno. Ma il 2-1 – figlio delle reti di Inti Pestoni e André Heim – non permette ai leventinesi di speculare. E, in un certo senso, è molto meglio così. Niente calcoli, niente strategie: i biancoblù se la dovranno giocare dall’inizio alla fine. Certo, come direbbe La Palice, due o tre reti di vantaggio sarebbero state un cuscinetto interessante, ma ci sarebbe anche stato il rischio di addormentarsi sugli allori. O meglio, di pensare troppo alla gestione del risultato. Un atteggiamento pericolosissimo, nell’hockey. E non solo nell’hockey. E, storicamente, l’Ambrì Piotta non è mai stato maestro nel gestire situazioni simili.

Un successo non scontato

«Non era scontato vincere, ci teniamo stretto questo 2-1», ha commentato a caldo Zaccheo dotti, nella pancia della Gottardo Arena. Ha ragione da vendere, il difensore ticinese. I biancoblù devono e possono tenersi stretto questo risultato. Anche perché – è giusto sottolinearlo – in gara-1 non si è visto il miglior Ambrì Piotta della stagione.

Certo, ancora una volta i biancoblù non hanno mollato e hanno saputo reagire alla rete del pareggio sangallese. Ma sul piano del gioco e sull’arco dei sessanta minuti, capitan Grassi e compagni hanno sofferto la compattezza e le manovre di un Rapperswil costretto a scendere in pista con soli cinque stranieri e soprattutto senza il suo topscorer, lo svedese Malte Strömwall.

Un avvertimento in vista della sfida di ritorno: sarà fondamentale limitare la velocità offensiva dei sangallesi. Lo ha spiegato bene Dario Bürgler ai microfoni della RSI: «In vista della partita di Rapperswil ci sono delle piccole cose da migliorare: loro sono riusciti a creare troppa velocità e sono spesso entrati troppo facilmente nel nostro terzo di difesa. D’altra parte nessuno di noi pensava di poter chiudere i conti già alla Gottardo Arena».

Consapevolezza leventinese

Lo si poteva sognare, ma la logica diceva e dice tuttora che questo play-in è più aperto che mai. Anche – ma non solo – a causa delle non perfette condizioni fisiche di Curran, Cereda in porta ha puntato su Janne Juvonen e il portiere finlandese ha disputato un incontro solidissimo: «Ci ha tenuto in partita», ha sottolineato Zaccheo Dotti. Sarà allora interessante osservare se lo staff tecnico leventinese deciderà di dare fiducia al finnico anche in gara-2, o se preferirà tornare all’opzione Gilles Senn. Problemi grassi, insomma.

In casa biancoblù c’è insomma la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per superare lo scoglio sangallese: «Trovo che la nostra sia stata comunque una buona partita – ha sottolineato Inti Pestoni, autore del primo gol biancoblù – anche se soprattutto nel periodo centrale abbiamo concesso un po’ troppo al Rapperswil. Tutto sommato siamo contenti, volevamo vincere e ci siamo riusciti. Certo, il 2-1 non ci fa dormire sonni tranquilli, ma anche con tre o quattro gol di vantaggio non saremmo andati in trasferta per fare le barricate. Non sarebbe servito a nulla un simile atteggiamento. E sappiamo di poter fare risultato anche in casa loro. Non sarà una passeggiata, il Rapperswil è una buona squadra, sa gestire bene il disco, ma sappiamo cosa dovremo fare per avere successo».

Il riscatto della superlinea?

A mancare nella sfida di andata, per lo meno in termini di punti, è stata la superlinea degli stranieri, con un Kubalik per una volta piuttosto abulico e un Maillet meno lucido del solito. È vero, Kuba, DiDomenico e Maillet non hanno potuto sfruttare le loro qualità in superiorità numerica, ma non sono comunque riusciti ad incidere come ci si poteva attendere. Che l’Ambrì Piotta sia comunque stato in grado di vincere la partita è senza dubbio positivo, ma a Rapperswil è lecito attendersi di più dal terzetto straniero. Che raramente, in stagione, è rimasto a secco per due partite di fila.

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