Confine

L'apicoltore non dovrà più pagare 430 euro di multa per lo striscione a favore di Gaza

La multa, riporta Monza Today, è stata annullata: dopo verifiche dei Carabinieri, non è stata riscontrata alcuna violazione dell'articolo 23 del codice della strada
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Red. Online
16.10.2024 19:38

La multa, riferisce Monza Today, è stata infine annullata. Parliamo dei 430 euro che l'apicoltore Mario Borella si era visto infliggere per aver esposto uno striscione con il messaggio «Stop bombing – Gaza – stop genocide» al mercato di Desio, in Brianza. Ne avevamo parlato, ieri, anche sul Corriere del Ticino. La sanzione era stata motivata dalla violazione dell'articolo 23 del codice della strada, che regola la pubblicità sui veicoli e le strade. Detto ciò, dopo alcune verifiche il comando provinciale dei Carabinieri di Monza ha revocato la multa. 

La vicenda, sui social in particolare, aveva suscitato non poche polemiche. E aveva coinvolto altresì il senatore Tito Magni. La popolazione, per contro, si era inviperita organizzando perfino dei flash mob di protesta. I fatti, ricordiamo, risalgono al 14 ottobre scorso: Borella, proprietario di un'azienda di apicoltura a Caslino al Piano, nel Comasco, aveva esposto lo striscione per solidarizzare con i civili di Gaza e per manifestare contro i bombardamenti israeliani. La multa era appunto arrivata per una presunta violazione della normativa che, citiamo, vieta contenuti discriminatori o lesivi dei diritti civili. Lo stesso Borella aveva difeso il suo gesto, dichiarando che il messaggio non incitava all’odio, ma chiedeva solo pace e giustizia per le vittime dei bombardamenti.

Il caso aveva scatenato un dibattito acceso, se non accesissimo anche sui social, come detto. Borella che aveva pubblicato un lungo post sulla sua pagina, nel quale aveva criticato il silenzio della società e dei governi davanti a un conflitto devastante.