L'assassinio Bhutto andava evitato

Rapporto all'ONU: il governo non l'ha protetta
AtseAnsa
16.04.2010 07:53

NEW YORK - L'assassinio di Benazir Bhutto «poteva essere evitato», ma il governo del Pakistan, che allora era guidato dal generale Musharraf, non prese abbastanza precauzioni. Nelle settimane successive, l'incapacità della polizia di indagare sull'omicidio fu «deliberata». L'atto di accusa, contenuto in un rapporto dell'Onu, arriva oltre due anni dopo l'assassinio del dicembre 2007 e mette sul banco degli imputati, almeno simbolicamente, l'ex leader pachistano Musharraf. Il suo governo, si legge nel documento diffuso al Palazzo di Vetro dell'ONU, «pur se pienamente consapevole delle minacce verso la Bhutto (...) non è stato attivo nel neutralizzarle». Il rapporto è stato preparato dopo un'indagine indipendente guidata dall'ambasciatore cileno Heraldo Munoz. Durante una conferenza stampa, Munoz ha spiegato che «Musharraf usava la questione delle minacce alla sicurezza della Bhutto come strumento per intimidirla e per ostacolare la campagna elettorale» della ex premier, che puntava a tornare alla guida del Pakistan.Munoz, rappresentante permanente del Cile all'ONU - in passato ha lavorato anche per il presidente Salvador Allende - ha sottolineato che il rapporto delle Nazioni Unite non può sostituire un'indagine penale, la quale «rimane responsabilità delle autorità pachistane».