L'atmosfera di un tempo nel Canetti del futuro
Far rivivere l’atmosfera di un tempo nella gloriosa cantina Canetti, in attesa di procedere con una ristrutturazione radicale dell’immobile che la ospita. Questa l’intenzione dell’imprenditore di origine iraniana Rahim Houshmand, proprietario dello stabile che si affaccia su piazza Grande a Locarno. «Più il tempo passa - confida Houshmand al CdT - e più mi rattrista vedere quell’edificio abbandonato a se stesso. L’idea di ristrutturarlo completamente con un investimento plurimilionario e la creazione di una cinquantina di alloggi per anziani non l’abbiamo abbandonata. Ma per poterla concretizzare è necessario che il Piano particolareggiato del comparto venga approvato in via definitiva (si è in attesa che il Cantone si pronunci al riguardo di alcuni oggetti d’interesse pubblico da tutelare, ndr). Così abbiamo deciso per un intervento più ridotto, che consentirà di riaprire l’osteria e di creare delle camere dotate di servizi ai piani superiori». L’investimento preventivato ammonta a 1,35 milioni di franchi. I lavori, fatto salvo il rilascio della licenza edilizia, dovrebbero durare sei mesi.
Caratteristiche intatte
Allestito dallo studio d’architettura Saverio Wezel di Locarno, il progetto prevede dunque il restauro conservativo dell’ex cantina che sarà ribattezzata osteria Canetti. «Sarà uguale a quella che tantissimi locarnesi hanno frequentato fino a sette anni fa» precisa Houshmand. L’obiettivo è infatti quello di mantenere tutte le caratteristiche del vecchio bar, intervenendo al minimo necessario sia sulla struttura, sia sui materiali di finitura rispettando le attuali volumetrie. Verranno rifatti completamente i servizi igienici, nonché i locali riservati al personale dell’esercizio pubblico. Lo stesso dicasi per l’arredamento e per la cucina. Prevista anche una nuova apertura verso la tettoia esistente nella corte esterna in modo da integrare meglio questo spazio con l’interno dell’osteria. A lavori ultimati vi saranno 48 posti a sedere all’interno e 44 all’esterno.
Ritinteggio integrale
La seconda parte della ristrutturazione dello stabile che si affaccia su piazza Grande riguarda i piani superiori, oggi destinati ad abitazione. Il progetto prevede di trasformarli in una struttura affittacamere. Anche in questo caso - come riporta la descrizione dei lavori contenuta nell’incarto che forma la domanda di costruzione in pubblicazione fino al prossimo 5 settembre - si tratta di un intervento il più possibile conservativo. Si avrà dunque il massimo riguardo per la struttura portante, per le aperture della facciata, per i collegamenti verticali, nonché per le quote di pavimenti, terrazze e ballatoi. L’intero stabile verrà inoltre ritinteggiato con un colore ancora da definire. A causa delle differenze di quota sui vari piani, della tipologia dell’edificio, sarà impossibile inserire un ascensore così che la struttura affittacamere non sarà accessibile alle persone disabili. Per quanto attiene invece all’osteria Canetti, si metteranno in atto tutti i necessari provvedimenti a favore delle persone con difficoltà motorie. Ma torniamo ai due piani superiori dell’edificio: al posto degli attuali quattro appartamenti sono previste dodici camere con letto doppio e due locali, uno per piano, adibiti a cucina/spazio comune. I lavori contemplano anche la sostituzione di tutti i serramenti.
Le vetrine non si toccano
Riscendiamo al piano terra, dove le vetrine esistenti che si affacciano su piazza Grande e su via Duni saranno mantenute. Per finire, il riscaldamento: l’attuale impianto elettrico così come le stufe ed i caminetti saranno smantellati per far posto ad una nuova termopompa acqua-acqua.