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L'attacco alla scuola di Khan Yunis, un altro «terribile massacro»

Hamas precisa la sua posizione sul cessate il fuoco – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'attacco alla scuola di Khan Yunis, un altro «terribile massacro»
Red. Online
10.07.2024 06:29
21:47
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Gaza: Medici senza Frontiere chiude la sua ultima clinica

Medici senza Frontiere annuncia di essere stata costretta a chiudere temporaneamente l'ultima sua struttura sanitaria nel nord della Striscia di Gaza dopo che le forze israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per quest'area l'8 luglio.

Le équipe di MSF hanno continuato a fornire assistenza ai pazienti fino all'ultimo minuto, prima di fuggire dall'area sottoposta a pesanti combattimenti.

«Non sappiamo cosa mangiare o bere, dove andare o dove dormire. Alla fine dormiamo per strada» racconta Suhail Habib, operatore di MSF, che lavorava nella clinica. Suhail, come molti altri membri del team di MSF, è stato sfollato più volte dall'inizio della guerra. «Con i ripetuti ordini di evacuazione e la distruzione delle strutture sanitarie, le persone nel nord di Gaza non hanno quasi più alcuna possibilità di ottenere l'assistenza sanitaria essenziale», osserva Msf in una nota.

L'orgnizzazione non governativa fa sapere di essere disposta a riprendere le attività nella clinica di Gaza City, «ma per farlo è necessario proteggere le strutture sanitarie, i loro dintorni e il personale», aggiunge.

20:57
20:57
Nasrallah: «Con un'intesa a Gaza anche Hezbollah si fermerà»

«Se ci sarà un accordo di cessate il fuoco a Gaza, anche il nostro fronte cesserà (le ostilità) senza alcuna negoziato». Lo ha assicurato il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso diffuso dal suo bunker in Libano rispetto ai combattimenti con Israele.

«Stiamo raggiungendo gli obiettivi della nostra campagna, logorare il nemico», e questo significa «fare pressione su Israele affinché accetti un cessate il fuoco». In questo quadro «l'equazione è chiara: se vogliono la quiete a nord, deve esserci un cessate il fuoco a Gaza».

Secondo quanto riportano anche i media israeliani, riguardo ai negoziati per un accordo tra Israele e Hamas, Nasrallah ha detto: «non abbiamo chiesto ad Hamas di coordinarsi con noi e abbiamo chiarito in tutti gli incontri con i rappresentanti di Hamas che qualsiasi cosa sia accettabile per loro sarà accettabile anche per noi».

20:53
20:53
Israele: al via la marcia da Tel Aviv a Gerusalemme per il rilascio degli ostaggi

È cominciata la Marcia di 4 giorni da Tel Aviv fino a Gerusalemme con la quale il Forum delle famiglie degli ostaggi intende chiedere al governo di raggiungere un'intesa per il rilascio dei rapiti.

La Marcia - hanno fatto sapere i media - alla fine ha avuto il permesso della polizia. Al momento - secondo la stessa fonte - sono già centinaia le persone che stanno partecipando.

«Questo è il momento della verità: nessuno deve sabotare l'accordo», ha detto uno degli organizzatori, Einav Zangauker, il cui figlio Matan è nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza.

16:21
16:21
Netanyahu: «Interessati a un accordo ma nelle linee indicate»

Israele è interessato ad un accordo su una tregua nella Striscia di Gaza purché «siano mantenute le linee rosse stabilite». Lo ha detto - secondo il suo ufficio - il premier Benyamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme l'inviato del presidente americano per il Medio Oriente Brett McGurk.

Il premier - mentre si fanno serrati i negoziati a Doha per una intesa sul rilascio dei rapiti - in questi giorni ha diffuso una lista di quattro punti «non negoziabili» con Hamas: impedire il contrabbando di armi dall'Egitto a Gaza; permettere a Israele di riprendere i combattimenti fino a che non siano raggiunti tutti «gli obiettivi della guerra»; non consentire «il ritorno di migliaia di terroristi armati nel nord della Striscia di Gaza; massimizzare il numero di ostaggi vivi che Hamas si impegna a restituire.

I capi dell'intelligence israeliana sono a Doha per un vertice con i mediatori di USA, Egitto e Qatar.

13:43
13:43
Attacco nel quartier generale dell'UNRWA a Gaza City

Israele ha condotto la notte scorsa «un'incursione mirata contro i terroristi di Hamas e della Jihad islamica che operavano all'interno del quartier generale dell'Unrwa» a Gaza City usato «come base per condurre attacchi contro le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza centrale»: lo afferma l'Idf su Telegram riferendosi all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.

Le truppe «hanno eliminato i terroristi in un combattimento ravvicinato e hanno localizzato grandi quantità di armi nell'area», aggiunge l'Idf. L'incursione è iniziata «dopo l'apertura di un corridoio definito per facilitare l'evacuazione dei civili dall'area».

12:23
12:23
Israele lancia volantini sugli abitanti di Gaza City: «Andate via»

Le forze armate israeliane hanno lanciato volantini su Gaza City, intimando a tutti gli abitanti di andarsene.

Sul volantino, visto da un giornalista dell'Afp, si chiede a «chiunque sia a Gaza City» di spostarsi verso sud, in zone umanitarie perché la città «resta una zona pericolosa di combattimenti».

Intanto da Berlino arrivano dure condanne su alcune azioni dell'esercito israeliano: «Che vengano uccise persone che cercano rifugio in una scuola è inaccettabile», ha scritto in un post su X il ministero degli Esteri tedesco. «I ripetuti attacchi alle scuole da parte dell'esercito israeliano devono avere fine», si legge anche.

06:29
06:29
Il punto alle 06.00

Fonti palestinesi hanno affermato che sono almeno 29 le persone uccise nell'attacco alla scuola di Khan Younis. Si tratta soprattutto di donne e bambini. L'esercito israeliano ha detto all'AFP di aver effettuato altri tre attacchi da sabato contro scuole di Gaza utilizzate come rifugi. L'attacco ha colpito l'ingresso della scuola Al-Awda ad Abasan, ha detto una fonte dell'ospedale Nasser nella vicina città meridionale di Khan Yunis, dove sono state portate le vittime, aggiungendo che 29 sono state uccise e decine ferite. Hamas accusa Israele di aver compiuto un altro «terribile massacro».

«Una scuola che ospitava famiglie a Khan Yunis è stata bombardata dall'esercito israeliano, con decine di persone uccise»: «per quanto tempo i civili innocenti sopporteranno il peso di questo conflitto?», ha dichiarato l''Alto rappresentante UE per gli affari Esteri e la politica di Sicurezza Josep Borrell. «Condanniamo qualsiasi violazione del diritto internazionale, i responsabili devono rispondere delle loro azioni, è imperativo raggiungere immediatamente un cessate il fuoco per dare tregua a centinaia di civili bloccati, liberare tutti gli ostaggi e consegnare gli aiuti umanitari necessari».

Una fonte di Hamas ha precisato all'emittente televisiva saudita «Al Arabiya» che le notizie secondo cui il gruppo palestinese avrebbe accettato in linea di principio un accordo sugli ostaggi che non garantisce un «cessate il fuoco globale» sono inesatte. Secondo il funzionario di Hamas, l'altra richiesta fondamentale del gruppo è «un ritiro completo dalla Striscia di Gaza». Israele continua a insistere che non accetterà la fine della guerra a Gaza prima che tutti i suoi obiettivi bellici siano raggiunti, inclusa la distruzione di Hamas come autorità militare e di governo, e il ritorno di tutti i 120 ostaggi ancora a Gaza. Oltre ai colloqui di domani a Doha, la fonte aggiunge che giovedì ci saranno anche colloqui al Cairo. Il capo del Mossad David Barnea incontrerà domani i suoi omologhi statunitense ed egiziano, insieme al primo ministro del Qatar. «C'è accordo su molti dei punti in sospeso tra Hamas e Israele», riferisce l'emittente saudita. Tuttavia, la fonte di Hamas sostiene che Israele vuole solo discutere il rilascio dei prigionieri, «mentre Hamas vuole negoziati globali».