Guerra

L'attacco di Donald Trump Jr. a Zelensky : «Manca poco alla perdita della tua paghetta»

La frecciatina del figlio del tycoon non passa inosservata: si riferirebbe al taglio dei finanziamenti USA all'Ucraina promesso dal padre in campagna elettorale
Michele Montanari
11.11.2024 18:00

Non è passata inosservata la frecciatina di Donald Trump Jr., figlio maggiore del presidente eletto degli Stati Uniti e Ivana Trump, nei confronti del leader ucraino Volodymyr Zelensky. Il businessman 46.enne di fatto ha ribadito sui social media la promessa fatta da suo padre in campagna elettorale di voler tagliare il finanziamento statunitense a Kiev.

Il tycoon negli scorsi mesi aveva duramente criticato l'amministrazione Biden per aver speso più di 64 miliardi di dollari per fornire principalmente armamenti all'Ucraina invasa dai russi.

Ieri Donald Trump Jr. ha sferrato un attacco a Zelensky ironizzando sul fatto che il budget per gli aiuti militari dell'Ucraina verrà tagliato, se non del tutto abolito, dal neoeletto presidente repubblicano. Condividendo nelle stories su Instagram un post dell'ex candidata alla vicepresidenza del partito repubblicano Sarah Palin, con un video del leader ucraino dall’espressione abbattuta, il figlio del tycoon ha scritto: «POV (punto di vista, una espressione spesso utilizzata nei meme): mancano 38 giorni alla perdita della tua paghetta».

La clip, nello specifico, mostra il presidente ucraino in piedi accanto a Donald Trump. L’immagine improvvisamente diventa in bianco e nero e una pioggia di banconote inizia a cadere dall’alto.

Il commento sui 38 giorni sarebbe un riferimento al 17 dicembre, giorno in cui gli elettori del collegio elettorale votano per il presidente e il vicepresidente in relazione all'esito del voto nei loro singoli Stati, incontrandosi nelle rispettive capitali.

Durante la campagna elettorale, Trump e il vicepresidente eletto JD Vance hanno più volte criticato l'amministrazione Biden per aver speso miliardi in aiuti militari. Lo scorso giugno, il tycoon aveva definito Zelensky «il più grande commerciante mai esistito»: «Ogni volta che viene qui se ne va con 60 miliardi di dollari», aveva commentato Trump criticando le pressioni di Kiev per ottenere maggiori finanziamenti dagli Stati Uniti.

Mercoledì scorso il presidente eletto ha avuto una telefonata di 25 minuti proprio con Zelensky e, stando a una fonte citata da Axios, il colloquio tra i due sarebbe andato bene e non avrebbe lasciato il leader ucraino con «un senso di disperazione».

Giovedì, Trump avrebbe invece parlato con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo il Washington Post, il tycoon avrebbe consigliato allo «zar» di non intensificare ulteriormente la guerra in Ucraina, ricordando la «considerevole presenza militare statunitense in Europa».

Mosca quest’oggi ha smentito la notizia della conversazione tra il presidente USA e quello russo. «Questo è completamente falso. È pura finzione, sono solo informazioni false», ha detto ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, affermando che «non c'è stata alcuna conversazione».

Volodymyr Zelensky, dopo l’incontro con il tycoon lo scorso settembre alla Trump Tower di New York, aveva affermato che lui e il repubblicano condividono «una visione comune secondo cui la guerra deve essere fermata e Putin non può vincere».

L'Ucraina, dopo l’elezione di Trump, ha sempre adottato un tono conciliatorio, con Zelensky tra i primi leader internazionali a congratularsi per la vittoria, nel tentativo di assicurarsi ulteriore sostegno finanziario dagli USA.

A ormai una settantina di giorni dall'insediamento di Trump, l’amministrazione Biden starebbe cercando di accelerare il trasferimento a Kiev di 6 miliardi di dollari di aiuti stanziati dal Congresso.

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