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Lavrov: «Chi ha bisogno della terza guerra mondiale?»

Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky – Putin ha firmato un decreto sull'introduzione di una gestione temporanea dei beni di persone provenienti da Paesi ostili – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Lavrov: «Chi ha bisogno della terza guerra mondiale?»
Red. Online
26.04.2023 06:23
17:18
17:18
La Russia estende al 2028 la partecipazione alla ISS

Dopo mesi di dichiarazioni contrastanti, alimentate dalle tensioni politiche dovute all'invasione dell'Ucraina, la Russia ha ufficializzato l'estensione al 2028 della sua partecipazione alla Stazione spaziale internazionale (ISS): lo ha fatto con una lettera inviata dal capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, Yuri Borisov, ai partner di Stati Uniti, Europa, Canada e Giappone. Lo rende noto la stessa Roscosmos su Telegram.

Il documento è stato inviato «all'amministratore della NASA (l'agenzia spaziale statunitense) Bill Nelson, al capo dell'ESA (l'agenzia spaziale europea) Josef Aschbacher, al presidente della CSA (l'agenzia spaziale canadese) Lisa Campbell e a Keiko Nagaoka, ministro dell'istruzione, cultura, sport, scienza e tecnologia del Giappone», riferisce Roscosmos.

Nella lettera, Borisov dichiara che «il governo della Federazione Russa ha approvato l'estensione della partecipazione della Russia al programma della Stazione spaziale internazionale fino al 2028. Il programma Iss è il progetto internazionale più grande e di maggior successo nel campo dello spazio - sottolinea il numero uno di Roscosmos - e sono lieto che un laboratorio così unico continuerà il suo lavoro e contribuirà alla realizzazione delle idee più audaci dell'umanità nell'esplorazione dello spazio».

Il rapporto di collaborazione con i partner dell'ISS aveva iniziato a vacillare un anno fa, all'indomani dell'invasione dell'Ucraina. L'ex capo di Roscosmos, Dmitry Rogozin, aveva inizialmente affermato che la partecipazione della Russia sarebbe continuata solo con una completa e incondizionata revoca delle sanzioni imposte alla Russia. A distanza di pochi giorni aveva poi dichiarato che la partecipazione era garantita fino al 2024 e che, nel caso di revoca, la Russia avrebbe dato un adeguato preavviso ai partner.

Nei mesi scorsi il nuovo capo dell'agenzia, Borisov, aveva annunciato che la collaborazione sarebbe potuta continuare fino al 2028, almeno fino alla messa in orbita della futura stazione spaziale russa. Solo in questi giorni è arrivata la decisione del governo e la comunicazione ufficiale ai partner.

15:35
15:35
La Svizzera operi per un Consiglio di sicurezza più equilibrato

La Svizzera dovrebbe lavorare per un maggiore equilibrio in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu, che presiederà per un mese a partire da lunedì. È quanto ha affermato oggi a Ginevra l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Gennady Gatilov, evocando un attuale squilibrio a favore dei Paesi occidentali.

Mosca chiede una riforma che apra ai Paesi africani, asiatici e latinoamericani. Si augura inoltre che Berna si adoperi per ripristinare il ruolo di quest'organo per la salvaguardia della pace e della sicurezza.

Secondo Gatilov, il Consiglio di sicurezza dovrebbe tener conto delle posizioni di tutti i gruppi di Paesi e non essere usato impropriamente come piattaforma per accuse politiche. L'Occidente ritiene di avere l'autorità per parlare a nome dell'intera comunità internazionale, ha sostenuto.

«Spero che la Svizzera riesca a prendere in considerazione questa situazione», ha proseguito Gatilov, aggiungendo: «mi risulta che la Svizzera abbia un proprio programma di lavoro e che si concentrerà su ciò che ritiene importante».

Nel bel mezzo della sua guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina, la Russia detiene la presidenza del Consiglio di sicurezza ancora per pochi giorni. Durante le recenti riunioni, Mosca è stata accusata di disinformazione sul conflitto. Inoltre, diversi Paesi - tra cui la Svizzera - l'hanno criticata per aver scatenato la guerra.

14:43
14:43
«Putin non tratterà neanche se l'offensiva di Kiev riuscisse»

Alti funzionari degli Stati Uniti e dell'Unione Europea ritengono che il presidente russo Vladimir Putin non sarebbe disposto a negoziare con Kiev neanche se avesse la peggio nella prevista controffensiva ucraina: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw).

Secondo un articolo del New York Times pubblicato il 24 aprile, ricorda il centro studi statunitense, un alto funzionario europeo ha dichiarato che le possibilità che Putin «faccia marcia indietro» in risposta a una controffensiva ucraina di successo sono «meno di zero». Il funzionario ha affermato che Putin probabilmente mobiliterà altri soldati per combattere in Ucraina.

Da parte sua, l'assistente Segretario alla Difesa Usa per gli Affari di sicurezza internazionale - Celeste Wallander - ha dichiarato che «pochissime prove» suggeriscono che Putin modificherebbe il suo obiettivo strategico di sottomettere l'Ucraina «politicamente, se non completamente militarmente», prosegue l'istituto. E il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha detto ieri a Voice of America che gli Stati Uniti stanno aumentando l'assistenza alla sicurezza in Ucraina perché si aspettano che la Russia tenti di passare all'offensiva con il miglioramento delle condizioni climatiche, conclude il rapporto.

14:01
14:01
Xi a Zelensky: «non ci sono vincitori in una guerra nucleare»

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la CCTV.

«Il dialogo e la negoziazione sono l'unica via d'uscita praticabile», secondo il presidente cinese che, nella sua prima telefonata dallo scoppio del conflitto con Zelensky ha voluto sottolineare che «non ci sono vincitori in una guerra nucleare».

Nell'affrontare la questione nucleare, «tutte le parti interessate dovrebbero rimanere calme e sobrie, concentrarsi veramente sul futuro e sul destino di se stesse e di tutta l'umanità, e gestire e controllare congiuntamente la crisi», ha aggiunto Xi, nel resoconto del network statale CCTV.

In una nota la portavoce del ministero degli esteri Hua Chunying ha quindi indicato che la Cina invierà «il rappresentante speciale del governo per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina».

Mentre Zelensky ha scritto su Twitter che «ho avuto una telefonata lunga e significativa con il presidente cinese Xi Jinping. Credo che questa chiamata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali».

13:57
13:57
Lula: «Non spetta a me dire di chi è la Crimea»

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, crede che non spetti a lui «stabilire a chi appartiene la Crimea», perché questa discussione riguarda «ucraini e russi» in sede di un ipotetico futuro negoziato. «Prima va fermata la guerra, poi si può iniziare a parlare», ha detto in una conferenza stampa da Madrid, dopo un incontro con il premier spagnolo Pedro Sánchez. «Vanno affrontate questioni come il territorio della Crimea o la Nato, ma ciò è competenza di quei due Paesi», ha aggiunto.

In risposta a domande di giornalisti, Lula ha insistito più volte sulla necessità di favorire negoziati. «La guerra si trova ora, secondo me, in un momento in cui serve l'intervento di un gruppo di Paesi amici che possa far sedere le parti in causa a dialogare, a stabilire delle norme. Devono smettere di distruggere, di attaccare, perché non si può continuare così», ha detto. «La guerra è iniziata senza che ci siano stati molti tentativi di negoziato per evitarla», ha proseguito il presidente brasiliano, aggiungendo poi di voler «continuare a lavorare per un accordo», favorendo un dialogo «con tutti», anche con Vladimir Putin. Stando al leader sudamericano, il Brasile può assumere in questo conflitto una posizione «più comoda» rispetto ai Paesi europei, perché è a «14.000 chilometri dalla guerra». «Tutti siamo contro la guerra, ma la guerra è già lì, è già iniziata, e ora credo che ciò che manca è il negoziato, o il dibattito sulla guerra». Lula ha comunque ricordato che il suo Paese ha «condannato dall'inizio l'occupazione territoriale in Ucraina».

13:51
13:51
Xi ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la CCTV.

12:13
12:13
Putin trasferisce 2 aziende europee sotto la gestione di Stato

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che trasferisce temporaneamente sotto l'amministrazione controllata dello Stato le partecipazioni straniere di due compagnie per la produzione di energia elettrica in Russia controllate rispettivamente da una società tedesca e da una finlandese, la Unipro e la Fortum.

L'agenzia federale per la gestione delle proprietà dello Stato (Rosimushchestvo), prenderà sotto la sua gestione l'83,73% della proprietà di Unipro Russia e il 98% della divisione russa della Fortum, precisa l'agenzia Tass.

Il provvedimento fa seguito ad un altro decreto firmato da Putin che rende possibile trasferire le proprietà delle aziende di paesi stranieri sotto l'amministrazione dello Stato russo in risposta ai sequestri di proprietà russe effettuati da Paesi considerati «non amici».

La Rosimushchestvo ha chiarito che il decreto non comporta la confisca dei capitali della Unipro e della Fortum in Russia, che gestiscono diverse centrali per la produzione di elettricità nel paese, ma solo «l'amministrazione controllata come misura temporanea».

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha indicato che la Russia potrebbe trasferire sotto l'amministrazione temporanea dello Stato le proprietà di altre società straniere.

12:06
12:06
«Zaporizhzhia? Succedesse qualcosa, un disastro peggiore di Chernobyl»

«La centrale nucleare di Zaporizhzhia è così grande che se dovesse capitare qualcosa sarebbe molto peggio di Chernobyl». A lanciare l'allarme è il sindaco della città di Zaporizhzhia, Anatolii Kurtiev, in un'intervista all'ANSA.

«Condivido le preoccupazioni dell'Europa in merito a questo pericolo. Al momento è la più grande paura per la nostra città», che dista meno di 50 chilometri in linea d'aria dall'impianto.

«Sappiamo da diverse fonti che i russi hanno molte armi nell'impianto e naturalmente è inaccettabile, può accadere qualunque cosa in ogni momento», ha sottolineato, mentre oggi ricorrono i 37 anni dal disastro della centrale nucleare di Chernobyl.

«Per quanto riguarda la zona demilitarizzata ne stiamo discutendo e l'abbiamo proposta ormai da mesi, ma i russi non sono costruttivi nel dialogo e non ci sono sviluppi positivi. Li consideriamo persone non in grado di avviare un negoziato e l'unica via d'uscita per questo è una rapida controffensiva che potrà liberare l'area attorno alla centrale. Per questo attendiamo le armi occidentali, tanti Paesi hanno detto che le avrebbero mandate ma il processo è ancora in corso», ha affermato Kurtiev. Intanto, «naturalmente abbiamo preparato un piano di evacuazione».

«Come sapete, nessuna negoziazione ha portato a un processo positivo e vedo che ci sono tanti ingegneri russi che lavorano lì e sono pronti a fare qualunque follia Mosca gli possa ordinare, quindi la situazione è rischiosa, per questo abbiamo bisogno di armi tecnologicamente avanzate che ci permetterebbero una precisa controffensiva», ha evidenziato Kurtiev.

09:33
09:33
Intercettati 3 aerei russi nel Mar Baltico

Tre aerei militari russi che volavano senza segnali transponder sono stati intercettati nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Baltico. Lo riporta il «Guardian». Si tratta di due aerei da combattimento Sukhoi Su-27 e un aereo Ilyushin Il-20 identificati dalle forze aeree tedesche e britanniche, ha riferito l'aeronautica tedesca.

06:24
06:24
Il punto alle 06.00

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha risposto chiedendo «chi ne ha bisogno?» a una domanda sulla possibilità della terza guerra mondiale. Lo riferisce Ria Novosti, aggiungendo che durante una conferenza stampa alle Nazioni Unite Lavrov ha osservato: «Viviamo sulla stessa terra. Proprio ora stavamo parlando della terza guerra mondiale. Ebbene, chi ha bisogno di questo?». Lavrov ha inoltre detto che «quando si inizia a parlare di questo argomento, tutti puntano subito il dito contro la Russia, che sta portando il mondo alla terza guerra mondiale». Ha aggiunto di sperare che chi fa affermazioni come «se l'Ucraina perde, non si può evitare una terza guerra mondiale o viceversa», mostri «responsabilità» e sia ancora «sano di mente».

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sull'introduzione di una gestione temporanea dei beni di persone provenienti da Paesi ostili in risposta al sequestro o alla restrizione dei diritti sulle proprietà russe all'estero. Lo riferisce Tass, secondo cui nel decreto si parla della «necessità di adottare misure urgenti» in risposta alle azioni illegali degli Stati Uniti e di altri Paesi volte a privare o limitare i diritti di proprietà della Federazione Russa, delle sue aziende e dei suoi cittadini. In questi casi viene introdotta un'amministrazione temporanea in relazione alle proprietà e ai beni di persone provenienti da Paesi ostili in Russia.

Dopo la liberazione della penisola di Crimea dovrebbe essere costituita un'amministrazione militare, seguita dalla creazione di un'amministrazione civile-militare e dallo svolgimento di elezioni. Lo ha dichiarato Tamila Tasheva, rappresentante permanente del presidente dell'Ucraina nella Repubblica autonoma di Crimea, citata da Ukrinform.