Lavrov contro Papa Francesco: «Le sue parole non cristiane»
Papa Francesco dice di volere mediare sull'Ucraina ma recentemente «ha fatto delle dichiarazioni non cristiane» sulle crudeltà commesse in particolare da membri di due nazionalità della Russia, cioè i Ceceni e i Buriati. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa. «Il Vaticano ha detto che ciò non si ripeterà e che probabilmente c'è stato un malinteso, ma questo non aiuta ad aumentare l'autorità dello Stato pontificio», ha aggiunto. In un’intervista alla rivista America, il Pontefice avrebbe definito come «i più crudeli» quelli che sono «della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i buriati e cosi via».
La cooperazione con l'Occidente sulla sicurezza europea non potrà essere ripresa in un futuro prevedibile. Ma «se e quando l'Occidente capirà che è meglio coesistere sulla base di fondamenta concordate, ascolteremo quello che hanno da proporre». Lo ha detto ancora Lavrov.
Per riprendere un dialogo diplomatico con l'Unione europea la Russia deve capire «quando delle persone sensate appariranno nella diplomazia europea». Lavrov ha citato un'affermazione dell'Alto rappresentante per la politica estera della UE, Josep Borrell, secondo cui «il conflitto deve finire con la vittoria dell'Ucraina sul campo di battaglia». «Questo la dice lunga sulla diplomazia europea», ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.
Ieri i siti del Vaticano hanno subito gravi rallentamenti. Dalla Santa Sede non hanno commentato sulla possibilità di un attacco hacker ma per l’ambasciatore ucraino Andrii Jurash si è trattato di terrorismo russo.