Le agenzie di viaggio ce l'hanno con Ryanair

Continua la battaglia tra Ryanair e le agenzie di viaggio. L'organizzazione per i diritti digitali noyb ha annunciato oggi di avere sporto denuncia contro la compagnia. Il nodo è il riconoscimento facciale, giudicato «invasivo». «Sembra che la compagnia aerea stia violando volontariamente il diritto dei propri clienti alla protezione dei dati al fine di ottenere un vantaggio competitivo sleale rispetto a canali di prenotazione alternativi». Spieghiamo.
Dopo avere prenotato un volo Ryanair tramite l'agenzia di viaggi online eDreams – riferisce noyb –, la denunciante ha ricevuto una mail dalla compagnia irlandese che le chiedeva di completare un «processo di verifica». Le è stata offerta la possibilità di farlo tramite riconoscimento facciale o di recarsi al banco del check-in in aeroporto con più di due di anticipo rispetto alla partenza. La denunciante non avrebbe potuto imbarcarsi se si fosse rifiutata di obbedire a queste istruzioni. Le è stata pure addebitata una piccola tassa per il «processo di verifica». Lo scopo dichiarato è la verifica dei dettagli di contatto del cliente, sebbene la compagnia abbia già tutte le informazioni. Piccolo dettaglio: Ryanair non richiede la scansione biometrica se un cliente prenota direttamente con loro. Romain Robert, direttore del programma presso noyb, precisa: «Hanno già i dati di contatto, tanto che mandano per e-mail il link al "processo di verifica". Inoltre, la procedura non ha senso. L'indirizzo e-mail non è legato al volto e neppure al passaporto. Sembra un altro tentativo di rendere più complicata la vita a viaggiatori e concorrenti per aumentare i profitti».
Il sistema di riconoscimento facciale è una categoria particolarmente protetta dalla legge. «Le autorità europee per la protezione dei dati parlano di "rischi inaccettabilmente elevati" per le persone – scrive ancora noyb –. Ryanair, invece, lo promuove per la sua discutibile verifica online. La compagnia aerea esternalizza questo processo alla società GetID. Ciò significa che i clienti devono affidare i propri dati biometrici a un'azienda di cui non hanno mai sentito parlare o con cui comunque non avevano un contratto».
Felix Mikolasch, avvocato per la protezione dei dati presso noyb, aggiunge che «le informazioni fornite da Ryanair sono così confuse che i viaggiatori potrebbero persino pensare che la loro prenotazione non sia valida. Spingendo i clienti a passare attraverso il suo intrusivo processo di riconoscimento facciale, la compagnia aerea riesce sia a violare la privacy dei propri clienti sia a garantire che non prenotino tramite fornitori esterni un'altra volta». Perché questo aumenta i profitti? «Ryanair trae guadagno non solo dalla vendita di voli, ma anche dall'offerta di noleggio auto e prenotazioni alberghiere direttamente sul suo sito web. Se un cliente prenota il volo altrove, non spenderà denaro aggiuntivo con la compagnia. Sta quindi cercando di assicurarsi la propria posizione di mercato a scapito della privacy dei clienti e arrecando loro puro fastidio».
Le agenzie di viaggio italiane fanno causa a Ryanair per concorrenza sleale
noyb ha presentato un reclamo all'AEPD, l'Agencia Española de Protección de Datos. Ma anche in Italia si parla di questo: a inizio luglio è stato notificato al tribunale di Milano un atto di citazione, un’azione collettiva di concorrenza sleale. Lo ha fatto la Fiavet, Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, associazione di categoria che aderisce a Confcommercio e riunisce circa 1400 tra agenzie e tour operator. Al centro della disputa, la vendita dei biglietti aerei che Ryanair effettua solo sul proprio sito. Ma non solo. «Se ad acquistare è un singolo viaggiatore non ci sono problemi. Se lo fa un intermediario, il vettore irlandese “prima vende il biglietto, e poi cerca in tutti i modi di ostacolare la procedura di check in online, ad esempio chiedendo il riconoscimento facciale di ogni viaggiatore, in una procedura complessa e da concludere in tempi limitati” ha spiegato il legale di Fiavet, Federico Lucarelli. «Immaginiamo una gita scolastica con oltre 50 tra ragazzi e docenti: per un’agenzia diventa difficilissimo, a volte impossibile adempiere a questi obblighi». In più, si legge in una nota, «il controllo prevede la firma del passeggero per verificarne la sua autenticità, una pratica che richiede al massimo 7 giorni e per la quale è comunque necessaria la copia del documento del passeggero e un dispositivo dotato di fotocamera. Chiediamo che il giudice ci riconosca il diritto di fare il nostro mestiere: vendere biglietti aerei per i nostri clienti senza essere discriminati. Ricordiamo che l’attività di intermediazione è prevista dalle leggi italiane». ADICONSUM, l'associazione di consumatori italiana, prima di aderire alla causa intende incontrare Ryanair.
Le (nuove) norme
Sul sito di Ryanair, è possibile consultare Termini e condizioni entrate in vigore il 3 maggio 2023. Potresti non essere in grado di effettuare il check-in online qualora tu abbia acquistato il volo tramite un intermediario che non ha alcun rapporto commerciale con noi per poter utilizzare il nostro sito web o l’app per offrire i nostri voli in vendita e che lo fa in violazione dei Termini di utilizzo del nostro sito web, si legge al punto 6.2.7. Se hai prenotato tramite un Intermediario terzo che non ha alcun rapporto commerciale con Ryanair per vendere i nostri voli, devi verificare la tua identità completando una delle nostre procedure di verifica cliente (“Verifica”). La verifica può essere completata online qui fino a 120 minuti prima della partenza programmata. Nel caso in cui non completassi la Verifica online, potrai farlo anche presso la biglietteria dell’aeroporto pertinente 60 minuti prima della partenza. In questo caso, ai passeggeri verrà addebitato il supplemento check-in in aeroporto.
Se si sceglie Verifica online, vi sono due opzioni. «Verifica rapida è l’opzione più rapida, in quanto utilizza la tecnologia di riconoscimento facciale fornita dal nostro partner GetID. Per completare la procedura, dovrai avere a portata di mano il codice di riferimento prenotazione Ryanair, il passaporto o la carta d’identità nazionale e un dispositivo (telefono, tablet o laptop) con una fotocamera. Ti verrà chiesto di pagare €/£ 0,59 per coprire il costo della tecnologia di riconoscimento facciale di GetID. Ryanair non trae alcun vantaggio commerciale dalle tariffe di verifica. Una volta completata la verifica, ti verrà chiesto di modificare l’indirizzo e-mail sulla prenotazione per consentire a Ryanair di contattarti per fornire importanti informazioni relative al volo». La Verifica standard «prevede l’invio di una foto di un Modulo di verifica cliente compilato e firmato insieme a una foto del passaporto o della carta d’identità nazionale (a condizione che contenga la tua firma). Confronteremo quindi le firme su ciascun documento per assicurarci che corrispondano. Questa procedura può richiedere fino a 7 giorni, ma daremo priorità alle prenotazioni in ordine cronologico secondo la data di partenza per assicurarci che la tua verifica sia effettuata in tempo per il tuo volo. Questo servizio è fornito gratuitamente. Una volta verificata, ti invieremo un’e-mail (non oltre 3 ore prima dell’orario di partenza del volo programmato) con istruzioni su come effettuare il check-in online in conformità ai requisiti di sicurezza». Una volta che uno dei passeggeri indicati sulla prenotazione avrà completato la Verifica online, tutti i passeggeri indicati sulla prenotazione potranno effettuare il check-in online come di consueto.
Per quanto tempo Ryanair conserva le informazioni raccolte durante il processo di verifica?, è la domanda che figura tra le FAQs. «Se completi la Verifica rapida, Ryanair conserverà i tuoi dati solo per 24 ore. Per la Verifica standard, dobbiamo conservare i tuoi dati per un massimo di 7 giorni».