Le battute di Berlusconi alla FAO

Barzelletta su Marx, e scherza pure su Gheddafi
AtseAnsa
16.11.2009 12:37

ROMA - Gag, battute e persino una barzelletta su Marx. Silvio Berlusconi, nel presiedere i lavori del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, resta fedele a quella che lui stesso ha ribattezzato la 'diplomazia del cucù', con riferimento allo scherzo che fece qualche tempo fa al cancelliere tedesco Angela Merkel in una bilaterale a Trieste.Appena nominato presidente del vertice FAO, Berluisconi ha subito iniziato a scherzare. Nel leggere la lunga lista di vicepresidenti delle varie commissioni, Berlusconi si accorge che manca un nome e subito si rivolge, in tono scherzoso, ai delegati: «Propongo le dimissioni del direttore generale (Jacques Diouf, ndr) per questa grave mancanza».È sulla durata degli interventi che Berlusconi punta per strappare qualche sorriso alla platea composta anche da capi di Stato e di governo. «Dobbiamo stabilire un tempo massimo per i relatori, tre minuti? Quattro minuti?», chiede ai delegati. Poi, inizia a raccontare una vecchia barzelletta: «Una volta Marx ritorna sulla Terra e chiede al Soviet di parlare per un mese. Il soviet si rifiuta e allora lui chiede di parlare per una settimana, poi un giorno, poi un'ora. Alla fine si accordano per tre minuti. Allora Marx andò in televisione e disse: 'Lavoratori di tutto il mondo, scusatemi'». Storiella che strappa sorrisi, ma soprattutto le risate di Diouf.Il siparietto prosegue quando Berlusconi chiama sul podio il leader libico Muammar Gheddafi, noto per i suoi interminabili discorsi: «Naturalmente - dice sorridendo il premier italiano - cinque minuti per il colonnello Gheddafi mi sembrano una pia speranza, ma mi rivolgo a lui e alla sua benevolenza».