“Le condizioni di Marchionne sono irreversibili”

ZURIGO - L'ex amministratore delegato di Fca (Fiat Chrysler Automobile), Sergio Marchionne, è ricoverato in terapia intensiva. Secondo quanto si apprende, comunica l'agenzia italiana ANSA, le sue condizioni sono irreversibili. La notizia non viene però confermata dall'azienda. Secondo i media italiani, restano comunque molto gravi le condizioni del manager italo-canadese, ricoverato in ospedale a Zurigo. A fine giugno l'amministratore delegato di Fca si era sottoposto a un intervento chirurgico, ma durante il decorso post operatorio sono sopraggiunte complicazioni che hanno compromesso la situazione. Questa si è ulteriormente aggravata nelle ultime ore. L'uscita anticipata dal gruppo decisa ieri dai consigli di amministrazione di Fca, Cnh e Ferrari a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni ha destato commozione e attestati di stima in tutto il mondo.
La privacy è totale ma il via vai non manca, nonostante la domenica pienamente estiva. Di certo, fino ad ora, ci sono solo le parole di ieri di John Elkann: "Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia". Ed è carica di tristezza anche la lettera che il presidente di Fca ha scritto ai dipendenti sottolineando che le condizioni di Marchionne "sono purtroppo peggiorate nelle ultime ore e non gli permetteranno di rientrare in Fca".
L'ultima apparizione del top manager risale allo scorso 26 giugno a Roma per la consegna di una Jeep Wrangler all'Arma dei Carabinieri per servizi di controllo sulle spiagge romagnole. Poi il ricovero, quindi il precipitare della situazione con le voci sempre più insistenti di un avvicendamento più rapido al vertice del gruppo. Il resto è storia delle ultime ore, con la compagna Manuela Battezzato e i due figli che si alternano al suo fianco.
Tanti i messaggi di vicinanza della politica, dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che si è informato subito con l'azienda, all'ex premier Silvio Berlusconi, che ha speso parole più che lusinghiere per Marchionne: "Sono molto colpito", ha detto il leader di Forza Italia, per l'aggravarsi così repentino delle condizioni di quello che "è certamente il numero uno dei manager italiani".
"Chapeau", aveva twittato anche l'ex premier Matteo Renzi, mentre Paolo Gentiloni ha parlato della storia di Marchionne e della Fiat come di un "esempio per tutti". Dopo la "riconoscenza" e il "rispetto" sottolineati da Matteo Salvini, anche il vicepremier Luigi Di Maio si è detto addolorato e, esprimendo "rispetto" per il dolore della famiglia, si dice rammaricato di non aver incontrato il manager, con cui gli sarebbe piaciuto parlare di auto elettrica.