Le false notizie che alimentano l’islamofobia

Recentemente su TikTok è diventato virale un trend islamofobo che mostrerebbe il futuro delle capitali europee, «islamizzate» e stravolte da quella che la teoria del complotto «Eurabia», diffusa dall’estrema destra, descrive come un’invasione e una «conquista» dell’Europa da parte dell’Islam.
A dare credito alle paure fomentate da questa teoria cospirativa, come spesso accade, sono le notizie false che circolano sulla comunità musulmana.
I cani vietati nel parco in Inghilterra
A gennaio 2025 è circolato online un post fuorviante che affermava che l’Inghilterra stesse introducendo zone vietate ai cani per non discriminare i musulmani. Il post si rifà a un articolo del quotidiano Telegraph del novembre 2024, intitolato, in inglese, «Il governo del Galles ha dichiarato che le zone vietate ai cani sono necessarie per rendere meno razzista gli spazi pubblici all’aperto».
L’articolo parlava di un report redatto su richiesta del governo gallese dal gruppo Climate Cymru BAME contenente raccomandazioni per promuovere un Galles antirazzista. Una di queste proposte, che valevano per il Galles e non per l’Inghilterra, suggeriva la creazione di zone «dog-free» (basandosi su informazioni che arrivano dalle minoranze etniche del Galles), non per motivi religiosi ma per la sicurezza delle persone. Il governo del Galles ha poi chiarito in un comunicato stampa che non aveva intenzione di bandire i cani dai parchi e ha definito ogni affermazione contraria una distorsione del contenuto del report.
Il negozio «Muslim» a Torino
Questo mese è stata diffusa su X la foto di un negozio in costruzione con l’insegna «Muslim – Shoes & Bags» (in italiano «Musulmano - Scarpe e Borse»). Nel post si sosteneva che stesse aprendo a Torino, in Corso Vittorio Emanuele, insinuando che si trattasse di un segnale di «invasione».
La notizia, però, è falsa. La foto, infatti, è stata originariamente pubblicata su Facebook a novembre 2021 da un’azienda specializzata in rivestimenti per facciate commerciali ad Alessandria, in Egitto. L'immagine integrale mostra chiaramente che l’auto parcheggiata davanti al negozio ha una targa egiziana, non italiana. Questo dettaglio era stato tagliato nella foto contenuta nel post virale su X.
Il matrimonio infantile di un uomo iracheno
Sempre ad aprile 2025 è circolato un video che mostrava un uomo in abiti eleganti che baciava sulla guancia una bambina, con il commento che suggeriva che in Iraq fosse legale sposare una bambina di 9 anni.
Sebbene sia vero che in Iraq è stata recentemente approvata una legge che riduce l’età minima per il matrimonio a 9 anni, suscitando forti polemiche tra gli attivisti dei diritti umani, il video in questione non c’entra nulla con l’Iraq.
Il filmato, infatti, non mostra un matrimonio, ma un momento affettuoso tra uno zio e sua nipote, come indicato dal post su Instagram pubblicato da una parente. L’uomo in questione, peraltro, si è sposato con una donna in Russia, a Essentuki, nel febbraio 2025, come documentato da altri video pubblicati su Instagram.