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Le false notizie sui Paesi che avrebbero vietato i vaccini anti-Covid

Dalla Florida all'Islanda, la disinformazione del tutto priva di basi scientifiche sta circolando con forza ultimamente sui social
©ETIENNE LAURENT
Facta.News
11.01.2024 21:45

Sui social media circolano diverse notizie secondo cui alcuni Stati, come la Florida, negli Stati Uniti d’America, o l’Islanda, avrebbero vietato la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 perché sarebbe stata dimostrata la loro pericolosità per la salute umana. Si tratta però di notizie false e scientificamente infondate.

La vaccinazione in Islanda

A fine novembre 2023 è stato pubblicato su Facebook lo screenshot di un articolo dal titolo “L’Islanda vieta i vaccini Covid a causa dell’impennata delle morti improvvise” e pubblicato il 25 novembre 2023. La notizia riportata nell’articolo è però priva di fondamento. Come spiegato da Gudrun Aspelund, capo epidemiologo del Centro nazionale per la sicurezza sanitaria e il controllo delle malattie trasmissibili dell’Islanda, nel Paese non è stato registrato nessun aumento di morti improvvise e non è stato nemmeno vietato il vaccino anti-Covid.

Anzi, la direzione sanitaria islandese raccomanda questo vaccino anche per la stagione invernale 2023/2024, indicato soprattutto per alcune categorie di persone, tra cui over 60, persone incinte, bambini, adulti con patologie e operatori sanitari. 

Inoltre, quello delle «morti improvvise» è un filone specifico di disinformazione che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid avrebbero provocato un aumento di «malori improvvisi» tra le persone vaccinate.

L’annuncio della Florida

Secondo un post pubblicato su Facebook a gennaio 2024, la Florida avrebbe bloccato la somministrazione dei vaccini a mRna contro la Covid-19 dopo che alcuni studi avrebbero dimostrato che questi vaccini «alterano e contaminano il DNA». 

La notizia però è stata riportata in maniera imprecisa. Il 3 gennaio 2024 Joseph Abiodun Ladapo, chirurgo generale della Florida, ha effettivamente chiesto la sospensione dell’uso dei vaccini a mRNA anti Covid-19, ma la loro somministrazione non è stata bloccata.

Secondo Ladapo, che ha espresso le sue preoccupazioni all’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici (FDA) in una lettera datata dicembre 2023, i residui di DNA potrebbero andare a integrarsi nel DNA umano, e potrebbero causare tumori nelle persone vaccinate. 

Come spiegato in una lettera di risposta da Peter Marks, direttore del centro dell’FDA che si occupa di regolamentare i prodotti biologici destinati agli esseri umani (Cber), i residui di DNA sono normalmente presenti nei vaccini a mRNA, ed è «abbastanza implausibile» che questi possano arrivare nel nucleo di una cellula e integrarsi nel DNA cromosomiche. Studi scientifici infatti non hanno mai rilevato danni al DNA causati dai vaccini anti-Covid. Inoltre non esistono nemmeno prove scientifiche secondo cui il vaccino anti-Covid a mRNA causi il cancro, a differenza di quanto detto da Ladapo. 

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