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Israele si prepara a colpire l'Iran, pronto il piano

Inizia il conto alla rovescia per l'avvio della risposta israeliana– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Israele si prepara a colpire l'Iran, pronto il piano
Red. Online
10.10.2024 06:00
21:58
21:58
Sale a 22 morti e 117 feriti il bilancio dei raid su Beirut

Continua a salire il bilancio delle vittime dei raid israeliani su Beirut: ventidue persone sono state uccise e 117 sono rimaste ferite nei due attacchi. Lo indica un nuovo rapporto del ministero della Sanità libanese.

Secondo fonti della sicurezza libanese, citate dai media israeliani, il capo negoziatore di Nasrallah, Wafik Safa, obiettivo del raid, sarebbe sopravvissuto.

21:44
21:44
Israele si prepara a colpire l'Iran, pronto il piano

Inizia il conto alla rovescia per l'avvio della risposta israeliana all'Iran. L'ultima parola è affidata ad una riunione notturna del governo, ma l'esito sembra scontato: Benjamin Netanyahu e Yoav Galant potranno decidere come e quando attaccare.

Nella telefonata chiesta con forza dal premier israeliano, che martedì ha addirittura bloccato la partenza di Gallant per Washington se prima non avesse parlato con Joe Biden, il presidente Usa "ha affermato il suo ferreo impegno per la sicurezza di Israele". Insieme hanno concordato di restare in stretto contatto nei prossimi giorni. E, i temuti raid su pozzi di petrolio e siti nucleari, sembrerebbero per il momento scongiurati. L'obiettivo di Tsahal - sembra - sono basi militari da cui sono partiti i missili balistici che dieci giorni fa hanno danneggiato anche siti dell'aeronautica (Iaf) di Gerusalemme.

Intanto gli Stati del Golfo stanno facendo pressioni sull'amministrazione Biden affinché impedisca a Israele di attaccare i siti petroliferi iraniani poiché temono che i loro impianti di estrazione del greggio finiscano nel mirino degli alleati della guida suprema Ali Khamenei come ritorsione. I Paesi del Golfo - Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar - avrebbero intanto deciso di rifiutare il permesso ai caccia dello Stato ebraico di sorvolare il loro spazio aereo per gli attesi raid sull'Iran. La decisione, secondo fonti, è stata comunicata all'America. Durante incontri che si sono tenuti questa settimana, i delegati degli ayatollah hanno avvertito Riad che non sarà garantita la sicurezza delle sue piattaforme petrolifere se le Forze di difesa israeliane (Idf) avranno il loro sostegno in un attacco: Iraq o Yemen potrebbero rispondere.

Dal canto suo Washington, secondo il Wall Street Journal, sta cercando di sfruttare l'offensiva israeliana contro Hezbollah in Libano per porre fine al predominio del gruppo e arrivare all'elezione di un nuovo presidente che, come comandante delle forze armate, svolgerebbe un ruolo fondamentale nel guidare un governo che gestisca la crisi.

Sul terreno la guerra continua sia in Libano che a Gaza. Nuove immagini satellitari scattate da Planet Labs e video dell'Idf rivelano la devastazione causata dall'incursione israeliana nei villaggi al confine con Israele. A Maroun al Ras (dove si trova anche la base Unifil) e a Yaroun molti edifici sono stati completamente o parzialmente distrutti durante l'offensiva. Il portavoce dell'Idf ha mostrato in un filmato la quantità eccezionale di armi di Hezbollah trovate dentro abitazioni dell'area: "I terroristi operano dentro e vicino aree civili e nelle vicinanze delle basi Unifil", ha dichiarato l'esercito in serata.

I video pubblicati dai soldati israeliani sui social fanno vedere che le forze hanno distrutto il lungomare di Maroun al Ras, inaugurato da Mahmoud Ahmadinejad nel 2010, e abbattuto la statua dell'ex capo delle forze Quds dell'Iran, Qassem Soleimani. Dopo le 19, un'ora in meno in Svizzera, un massiccio attacco è stato lanciato dall'Idf nella zona occidentale di Beirut che ha causato almeno 18 morti e 97 feriti: obiettivo, secondo i media israeliani e arabi, il cosiddetto 'ministro della Difesa' di Hezbollah, l'uomo di Nasrallah (di cui era cognato e confidente) per le operazioni speciali, anche diplomatiche, nonché negoziatore nell'affare dei rapiti israeliani Goldwasser e Regev. Wafiq Safa fu sanzionato dal dipartimento del Tesoro Usa nel 2019 che lo indicò come l'interlocutore di Hezbollah presso le forze di sicurezza libanesi. Dall'inizio della guerra, è la prima volta che l'Idf attacca la zona ovest di Beirut, a nord del quartiere-roccaforte sciita.

Pesanti combattimenti anche nella Striscia, dove la Mezzaluna Rossa ha reso noto in mattinata che l'esercito israeliano ha attaccato una scuola nel nord di Gaza causando la morte di 28 civili e il ferimento di altre 54. L'Idf ha spiegato di aver attaccato l'ex scuola perché era stata trasformata dai terroristi di Hamas in un centro di comando, dove erano immagazzinate molte armi, e da dove venivano lanciati attacchi contro il territorio israeliano. Giovedì sera Tsahal ha comunicato che tre soldati di riserva sono stati uccisi durante gli scontri con i miliziani fondamentalisti nel nord di Gaza. Con la loro morte il numero di soldati israeliani uccisi nell'offensiva nell'enclave sale a 353. Il ministero della Sanità di Hamas, ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio della guerra: 42'065 palestinesi.

21:36
21:36
«Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano»

«Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano». Lo ha detto la sottosegretaria generale dell'Onu, Rosemary DiCarlo durante il Consiglio di sicurezza. «La soluzione diplomatica deve prevalere», ha sottolineato.

21:29
21:29
Sale il bilancio del raid israeliano a Beirut, 18 morti

Il bilancio del raid israeliano nel centro di Beirut è salito a 18 morti e 92 feriti. Lo afferma il ministero della Sanità libanese.

20:40
20:40
Libano, 11 morti e 48 feriti nei raid israeliani a Beirut

Undici persone sono state uccise e altre 48 ferite negli attacchi israeliani questa sera contro quartieri densamente popolati di Beirut. Lo ha riferito il ministero della Sanità libanese, precisando che si tratta del «primo bilancio».

20:33
20:33
Almeno 6 morti nei raid su Beirut

Almeno sei persone sono state uccise in due attacchi israeliani in serata a Beirut, secondo una fonte medica, la quale ha aggiunto che il bilancio potrebbe aumentare ulteriormente.

È la terza volta che l'aeronautica israeliana prende di mira la capitale libanese da quando i raid transfrontalieri con Hezbollah si sono trasformati in una vera e propria guerra aperta il 23 settembre scorso.

20:32
20:32
3 soldati israeliani uccisi a nord di Gaza

Tre soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo annunciano le Forze di difesa israeliane (Idf), scrive Haaretz.

L'esercito israeliano ha reso noto che tre soldati sono stati uccisi oggi mentre combattevano nel nord della Striscia di Gaza, dove le truppe sono impegnate in una feroce battaglia con i militanti palestinesi.

Il maggiore Netanel Hershkovitz, 37 anni, e i sergenti maggiori Ori Moshe Borenstein, 32 anni, e Matityahu Marantz Tzvi, 32 anni, «sono caduti durante un combattimento nel nord della Striscia di Gaza», hanno precisato i militari in un comunicato.

Le forze israeliane sono attualmente impegnate in feroci battaglie nel nord di Gaza e dallo scorso fine settimana hanno circondato la città di Jabaliya.

Martedì l'esercito ha emesso nuove richieste di evacuazione, affermando che Hamas si sta riorganizzando proprio a Jabaliya, nonostante un anno di raid e aspri combattimenti. Le vittime odierne portano a 353 il bilancio dei morti dei militari nella campagna di Gaza da quando cioè è stata lanciata un'offensiva di terra il 27 ottobre dello scorso anno.

20:31
20:31
L'obiettivo dei raid a Beirut è il capo negoziatore di Hezbollah

Secondo il canale saudita Al-Hadth, l'obiettivo dell'attacco a Beirut era Wafik Safa, che era il capo negoziatore del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Safa, scrive Ynet, è responsabile dell'unità di collegamento e coordinamento di Hezbollah e si occupa del coordinamento con le forze di sicurezza libanesi. Già nel 1987 era stato nominato capo del «Comitato di Sicurezza», la cui denominazione è stata successivamente modificata in «Unità di Collegamento e Coordinamento».

19:55
19:55
«Scene orribili dalla scuola a Gaza colpita dal raid»

«Scene orribili dalla scuola Rufaida a Gaza, dove molte madri e bambini in coda a un punto di trattamento della malnutrizione sono state uccise e ferite oggi in un attacco aereo. Sono stati uccisi anche almeno due operatori sanitari di partner dell'Unicef. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie e ai loro cari».

Lo scrive su X, Adele Khdor, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, in merito al raid israeliano di oggi su una scuola a Gaza.

«Questo attacco ci ricorda ancora una volta l'immenso tributo che viene inflitto ai bambini e alle madri di Gaza. Non sono bersagli; devono essere protetti in ogni momento. Questi attacchi contro i bambini devono cessare ora», aggiunge.

19:17
19:17
Raid israeliano colpisce il centro di Beirut

I media statali libanesi affermano che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut.

Il raid ha preso di mira il quartiere residenziale di Ras al-Nabaa. Un giornalista dell'agenzia di stampa Afp ha sentito tre esplosioni, mentre una grande nuvola di fumo nero si levava sopra la capitale libanese. Si tratta del terzo raid dentro Beirut dal 23 settembre.

18:48
18:48
Attacco a Unifil, Parigi «attende spiegazioni» da Israele

Dopo l'attacco israeliano all'Unifil che ha provocato il ferimento di due Caschi blu, la Francia ha fatto sapere di «attendere spiegazioni» da Israele. Lo ha affermato il ministero degli Esteri a Parigi.

«La protezione dei Caschi blu - ha sottolineato il Quai d'Orsay in un comunicato - è un obbligo che si impone a tutte le parti in conflitto». Parigi, conclude il comunicato, «condanna tutte le violazioni della sicurezza dell'Unifil».

18:40
18:40
«L'Unifil si sposti di 5 chilometri a Nord»

Israele raccomanda che la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (Unifil) nel Libano meridionale si sposti verso nord, ha affermato l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni delle Nazioni Unite, ferendo due caschi blu. La richiesta è stata respinta da Unifil.

«La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di 5 km (3 miglia) a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah», afferma Danon in una dichiarazione, riferiscono i media israeliani.

Un portavoce dell'Unifil ha dichiarato al sito di notizie Walla, ripreso dal Times of Israel, che la forza multinazionale di mantenimento della pace nel Libano meridionale ha respinto la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano.

Il portavoce invita Israele e Hezbollah a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone a Israele di non oltrepassare la Linea Blu e a Hezbollah di disarmare e ritirare le sue truppe a nord del fiume Litani, a 18 miglia dal confine.

18:31
18:31
Eliminati a Gaza i terroristi che presero parte al 7 ottobre

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto di aver eliminato a Jabaliya, nel nord di Gaza, 12 terroristi di Hamas. Alcuni di loro avevano preso parte al massacro del 7 ottobre.

16:47
16:47
Ministro Esteri iraniano a Doha, mentre Israele minaccia attacco

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha incontrato oggi a Doha il suo omologo del Qatar, dopo che Israele ha avvertito che si sarebbe vendicato contro il suo Paese per un attacco missilistico della scorsa settimana. Il Qatar ha svolto un ruolo chiave negli sforzi per assicurare il cessate il fuoco a Gaza e ha chiesto una tregua in Libano, dove il mese scorso Israele ha intensificato gli attacchi aerei contro gli Hezbollah sostenuti dall'Iran.

Le guerre sono state oggetto di «importanti consultazioni» tra Araghchi e il suo omologo, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, su X.

«È solo responsabilità di tutti gli Stati massimizzare gli sforzi per proteggere la nostra regione da una catastrofe imposta, fermando il genocidio a Gaza e l'aggressione al Libano», ha detto dopo i colloqui.

Il ministero degli Esteri del Qatar ha dichiarato che i due hanno «discusso gli ultimi sviluppi nella regione, in particolare nella Striscia di Gaza e in Libano». Lo sceicco Mohammed, anche primo ministro del Qatar, ha comunicato la «piena disponibilità del suo Paese a fare tutto il possibile per rafforzare la sicurezza e la stabilità a livello regionale e internazionale».

16:34
16:34
«Ue non ignori espressioni di odio verso i palestinesi»

L'Unione Europea «non dovrebbe ignorare» non solo «le azioni» che si stanno realizzando a Gaza e in Cisgiordania, ma le «espressioni di odio verso i palestinesi». Lo ha detto oggi l'alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell, nel rispondere a una domanda dei cronisti su possibili sanzioni a Israele, dopo aver ricevuto la Gran Croce al Merito aereonautico nel quartiere generale dell'esercito dell'aria e dello spazio a Madrid. Borrell ha ricordato di aver già proposto ai Ventisette l'imposizione di sanzioni a due ministri israeliani «per quello che dicono e per quello che fanno», ma ha evidenziato che tocca agli stati membri dell'Ue prendere una decisione all'unanimità.

«Allo stesso modo in cui abbiamo accusato i responsabili russi degli attentati contro i Diritti Umani nella guerra in Ucraina, dovremmo essere disposti ad agire contro chi attenta contro il Diritto umanitario in qualunque parte del mondo», ha detto Borrell, ripreso dall'agenzia Europa Press. «Non ci sono solo fatti, ma espressioni di odio verso la popolazione palestinese che credo l'Unione Europea non dovrebbe ignorare», ha aggiunto.

16:33
16:33
Libano, 4 morti e 17 feriti in attacco israeliano a Karak

Il ministero della salute libanese ha riferito che Israele ha ucciso oggi nella valle della Bekaa 4 persone e ne ha ferite 17. L'attacco aereo è avvenuto nella cittadina di Karak. Le immagini televisive in diretta dal luogo del raid mostrano due palazzine distrutte e una strada ricoperta di macerie.

16:02
16:02
105 razzi lanciati da Hezbollah sul nord di Israele

Questo pomeriggio Hezbollah ha lanciato dal Libano 105 razzi sul nord di Israele, una parte è stata intercettata. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf). Le sirene d'allarme suonano da questa mattina in Galilea. In mattinata l'esercito israeliano aveva reso noto che 40 razzi erano stati lanciati sull'Alta Galilea.

15:54
15:54
Amman condanna il bombardamento israeliano su una scuola a Gaza

Il ministero degli Esteri di Amman ha condannato con la massima fermezza il bombardamento israeliano di una scuola che ospitava sfollati a ovest di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, che ha provocato numerosi morti e feriti.

Il ministero, scrive l'agenzia Petra, ha definito l'attacco una «evidente violazione del diritto internazionale e un'escalation nel prendere sistematicamente di mira i civili e i rifugi per gli sfollati».

Il portavoce del ministero, l'ambasciatore Sufian Qudah, ha affermato l'inequivocabile condanna della Giordania per le continue violazioni del diritto internazionale e e della Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione dei civili in tempo di guerra. Ha sottolineato l'assenza di una decisa presa di posizione internazionale per frenare l'aggressione israeliana e imporre il rispetto del diritto internazionale.

Qudah chiesto di fermare immediatamente l'aggressione a Gaza, che ha causato perdite di vite umane e un disastro umanitario senza precedenti. Quindi ha sottolineato l'urgente necessità che la comunità internazionale, in particolare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, si assuma le proprie responsabilità fermando immediatamente l'aggressione israeliana a Gaza, garantendo la protezione del popolo palestinese e chiamando a rispondere i responsabili delle violazioni del diritto internazionale.

15:52
15:52
«Israele vuole distruggere sistema sanitario Gaza»

Israele sta deliberatamente prendendo di mira le strutture sanitarie e uccidendo e torturando il personale medico a Gaza, hanno dichiarato giovedì gli investigatori dell'Onu, accusando il paese di «crimini contro l'umanità».

«Israele ha attuato una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un attacco più ampio contro Gaza», ha affermato in un comunicato la Commissione d'Inchiesta Internazionale Indipendente delle Nazioni Unite.

15:21
15:21
Mikati: «Intensificati i contatti diplomatici per una tregua in Libano»

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha rivelato che nelle ultime ore si sono intensificati i contatti diplomatici per cercare ancora una volta di raggiungere un cessate il fuoco ed esercitare maggiori pressioni per fermare l'aggressione israeliana contro il Libano. Lo scrive nel suo sito web l'emittente tv indipendente libanese Al-Jadeed.

Sono in corso contatti tra Stati Uniti e Francia con l'obiettivo di rilanciare l'annuncio di un cessate il fuoco per un periodo determinato in modo che la ricerca di soluzioni politiche possa riprendere, ha detto il premier libanese, aggiungendo che se Israele non verrà fermato, la portata degli scontri si allargherà fino a colpire l'intera regione.

15:01
15:01
«Almeno 3100 bambini sotto i 5 anni uccisi a Gaza in un anno»

Almeno 3100 bambini sotto i 5 anni sono rimasti uccisi a Gaza dall'ottobre dello scorso anno, mentre altri coetanei sono a rischio di grave malnutrizione a causa di un conflitto che sta distruggendo la vita dei bambini palestinesi sin dalla nascita. Lo afferma Save the Children.

Il ministero della Salute di Gaza ha recentemente pubblicato un elenco di persone la cui morte, avvenuta tra l'ottobre del 2023 e il 31 agosto scorso, è stata verificata. Tra i circa 34'000 nomi presenti nell'elenco, 11'300 sono bambini di cui il 30% aveva meno di 5 anni. Di questi circa 710 erano bambini di età inferiore ai 12 mesi, il 20% dei quali nati e uccisi durante la guerra. Altri 2800 bambini uccisi devono ancora essere identificati. I Territori palestinesi occupati sono attualmente il luogo più letale al mondo per i bambini, che a Gaza devono affrontare una costante esposizione alla violenza e non hanno accesso a un'assistenza sanitaria adeguata.

Secondo le organizzazioni umanitarie, nella Striscia, dove si registrano alti tassi di malnutrizione infantile, non riesce ad arrivare ben l'83% degli aiuti alimentari che sarebbero necessari, si legge nella nota di Save the Children.

Gli esperti dell'Onu hanno lanciato l'allarme sull'incombenza della carestia a Gaza ed è già stata segnalata la morte di numerosi bambini dovuta alla malnutrizione e alla fame. Anche gli operatori di Save the Children, che lavorano in un centro sanitario di base a Gaza, registrano un numero sempre più crescente di casi di malnutrizione infantile: su un totale di quasi 3000 bambini sotto i 5 anni visitati, quasi il 20% soffriva di malnutrizione acuta moderata e quasi il 4% di malnutrizione acuta grave. Tuttavia, questa rischia di essere solo la punta dell'iceberg: le difficoltà nella raccolta e nella verifica dei dati nella Striscia a causa di problemi di sicurezza, di restrizioni di accesso e distruzione delle infrastrutture, rendono impossibile verificare il numero esatto dei soggetti a rischio o che soffrono già di malnutrizione.

«Quanto accaduto nell'ultimo anno ha distrutto le fondamenta stesse della vita a Gaza e minaccerà il futuro dei minori palestinesi per le generazioni a venire. È straziante vedere bambini così piccoli privati di ogni speranza. Infortuni che cambiano la vita, fame, crisi sanitaria ed educativa... l'impatto cumulativo di tali danni, a tutti i livelli, non mette a rischio solo la vita dei bambini ogni giorno, ma anche il loro futuro», afferma Jeremy Stoner, direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente, il Nord Africa e l'Europa dell'Est.

«Stiamo facendo tutto il possibile per rispondere ai bisogni dei più piccoli, continueremo a chiedere il rispetto dei diritti dei bambini e del diritto internazionale, per tutto il tempo necessario. Occorre un cessate il fuoco immediato e definitivo. Ogni giorno senza cessate il fuoco diventa sempre più difficile aiutare i bambini a rimettere insieme i frammenti delle loro vite. Per migliaia di loro è già troppo tardi», ha aggiunto.

14:19
14:19
Unifil: «Basi colpite ripetutamente e deliberatamente da Israele»

Unifil conferma che a essere colpite «ripetutamente» e «deliberatamente» dall'esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura, pochi chilometri di distanza da entrambe le basi. Unifil conferma il ferimento di due militari indonesiani a Naqura.

«Il quartier generale di Naqoura di Unifil e le posizioni vicine sono state ripetutamente colpite», ha detto Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu. «Questa mattina, due caschi blu sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell'esercito israeliano ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell'Unifil a Naqura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale».

«I soldati dell'esercito israeliano hanno anche sparato sulla posizione UNP 1-31 a Capo Naqura, colpendo l'ingresso del bunker dove si erano rifugiati i caschi blu e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione». Secondo il portavoce di Unifil, «un drone dell'esercito israeliano è stato osservato volare all'interno della posizione Onu fino all'ingresso del bunker».

E ancora, secondo Tenenti, nelle ultime ore «i soldati dell'esercito israeliano hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione» 1-31.

«E hanno deliberatamente sparato su UNP 1-32A, dove si tenevano regolari riunioni tripartite (tra libanesi, israeliani e vertici Unifil) prima dell'inizio del conflitto, danneggiando l'illuminazione e una stazione di trasmissione».

13:50
13:50
Colpita una scuola a Gaza, 28 morti

La Mezzaluna Rossa ha reso noto che l'esercito israeliano ha attaccato una scuola a Gaza causando la morte di 28 persone che vi avevano trovato alloggio e il ferimento di 54. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver attaccato un complesso di cui fa parte l'ex scuola Rufaydah nell'area di Deir al Balahv, a Gaza, da dove - afferma - stava operando «un gruppo di terroristi di Hamas che vi aveva posizionato un centro di comando da dove partivano attacchi contro Israele».

13:35
13:35
«Le IDF hanno sparato contro le basi UNIFIL»

Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di UNIFIL, la missione ONU schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall'esercito israeliano. Lo riferiscono all'agenzia italiana ANSA fonti della sicurezza militare libanese. Fonti ONU, riprese dall'agenzia Reuters, avevano in precedenza dichiarato che «soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell'UNIFIL nel sud del Libano». Secondo le fonti militari libanesi, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti nella base di Naqura dopo che un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione della base. La torre è stata centrata e i due militari ONU sono precipitati a terra. Le loro condizioni non sono gravi, riferiscono fonti mediche locali.

13:04
13:04
«Netanyahu riceverà l'ok del gabinetto su attacco a Iran»

Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all'attacco missilistico effettuato dall'Iran la scorsa settimana.

Il senso del voto - sottolinea Kan - è che Netanyahu e Gallant avranno l'autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell'attacco.

12:35
12:35
Israele: sventato attentato alle iconiche torri Azrieli di Tel Aviv

La polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet hanno annunciato di aver recentemente sventato un piano di cinque cittadini arabo-israeliani per compiere un attentato con un'autobomba al centro commerciale Azrieli di Tel Aviv, sotto l'egida dell'Isis.

I cinque - residenti di Taybeh, nel centro di Israele - sono stati arrestati dopo un'indagine segreta durata un mese e saranno formalmente accusati nei prossimi giorni. I leader della cellula sono stati identificati in Mahmoud Azam e Ibrahim Sheik Yousef, che hanno reclutato gli altri tre: Sajed Masarwa, Abdullah Baransi e Abdel Kareem Baransi.

La polizia e lo Shin Bet affermano che i cinque hanno studiato gli attacchi terroristici in Siria e discusso la quantità di esplosivi necessari per abbattere le iconiche torri Azrieli di Tel Aviv. Secondo gli inquirenti, Azam e Yousef erano in contatto con agenti stranieri dell'Isis e avevano pianificato di recarsi all'estero per incontrarli. Il piano è stato scoperto con l'aiuto di «operazioni di intelligence precise ed efficaci» ed è stato bloccato nelle sue fasi preliminari.

12:34
12:34
Libano: «Trattative sulla riorganizzazione di Hezbollah»

«Hezbollah ha subito un duro colpo, i danni inflitti dagli attacchi israeliani riguardano tutta l'organizzazione. Sono in corso trattative per la riorganizzazione del gruppo sciita, anche sotto il fuoco». Lo ha scritto Ibrahim al Amin, direttore del quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah.

Con Nasrallah la gestione dell'organizzazione era centralizzata e sotto il suo controllo, «ora bisogna abituarsi alla nuova situazione, Hezbollah ne è consapevole e si sta preparando per un conflitto a lungo termine», ha aggiunto.

12:15
12:15
Spari vicino alla sede di una ditta israeliana in Svezia

Colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi nei pressi degli uffici dell'azienda israeliana Elbit systems, nella periferia di Göteborg, in Svezia. L'azienda si occupa di alta tecnologia opera nel campo della difesa ed è stata già presa di mira in passato da proteste e atti intimidatori. Nessuna persona è rimasta ferita.

È subito scattata una vasta operazione di polizia con diverse volanti ed elicotteri e l'operazione è ancora in corso. Un adolescente di 15 anni è stato fermato, sospettato di tentato omicidio e porto d'armi illecito.

La settimana scorsa ci sono stati due attacchi presso le ambasciate d'Israele a Stoccolma e Copenaghen e gli inquirenti sospettano che i fatti siano collegati. Diversi media riportano che sarebbe stata la banda criminale Foxtrot ad aver agito contro le ambasciate, il cui leader, Rawa Majid, si troverebbe attualmente in Iran.

Secondo Diamant Salihu, giornalista esperto di criminalità organizzata svedese, anche la banda rivale, Rumba, starebbe ricevendo pressioni da parte dell'Iran per colpire obiettivi israeliani in Europa.

Con l'operazione di polizia ancora in corso è troppo presto per determinare se quanto avvenuto oggi sia collegato con quanto avvenuto presso le ambasciate la settimana scorsa, ma il modus operandi segue quello delle bande criminali. Oltre all'adolescente fermato per ora non ci sarebbero altre persone sospettate di quanto avvenuto, secondo quanto dichiarato dalla polizia alla Tv di servizio pubblico svedese, Svt.

12:14
12:14
Idf: «Hamas ha lanciato un drone in territorio israeliano»

Il portavoce dell'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che un drone lanciato dalla Striscia di Gaza è entrato in territorio israeliano. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto, «non ci sono state vittime né danni», ha riferito l'esercito. Raramente Hamas usa droni, preferendo l'uso dei razzi.

12:13
12:13
Idf: «110 attacchi aerei in Libano nelle ultime 24 ore»

L'esercito israeliano (Idf) ha fatto sapere di aver effettuato oltre 110 attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano nelle ultime 24 ore, colpendo infrastrutture in superficie e nel sottosuolo. Le truppe che operano sul terreno nel Libano meridionale si sono scontrate con «molti» miliziani di Hezbollah e con l'assistenza dell'aeronautica militare li hanno «eliminati».

11:56
11:56
«Il governo voterà oggi sulla risposta all'Iran»

«Il governo israeliano voterà oggi sulla risposta all'attacco iraniano del primo ottobre». Lo ha riferito una fonte israeliana alla Cnn.

11:41
11:41
Idf: «Eliminati ieri più di 50 membri di Hamas a Jabalya»

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere «eliminato» nella giornata di ieri più di 50 membri di Hamas nell'area di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.

Ieri l'Aeronautica militare israeliana ha colpito «circa 30 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza e oltre 110 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano», si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.

11:39
11:39
Libano: 12 persone uccise da Israele in 3 raid sulla Bekaa

Dodici persone uccise e tre ferite è il bilancio delle ultime ore di raid israeliani nella valle libanese della Bekaa. Lo riferisce il ministero dell'informazione libanese, secondo cui stamani due persone sono state uccise in un attacco di Israele a Sohmor, mentre sei persone sono state uccise a Buday e quattro nei pressi di Baalbeck.

La Protezione Civile libanese ha inoltre riferito che cinque dei suoi membri operativi nel sud del Libano sono stati uccisi nelle ultime ore a seguito di un raid aereo israeliano nei pressi di Tiro, 90 km a sud di Beirut.

Il comunicato dell'istituzione statale libanese ha riferito che i cinque si trovavano nel centro della Protezione civile a Derdeghaya, alla periferia est di Tiro.

11:38
11:38
Il cittadino israeliano arrestato a Beirut è stato trasferito negli USA

Yehoshua (Shoki) Tartkovsky, l'ex ultraortodosso di Gerusalemme arrestato martedì a Beirut, è stato portato dal Libano negli Stati Uniti. Lo riferiscono i media israeliani.

Tartakovsky è stato arrestato, secondo un report pubblicato ieri a Beirut, dopo essere entrato in Libano nei giorni scorsi come «giornalista investigativo».

Il suo comportamento ha destato sospetti tra i libanesi e, dopo essere stato catturato, gli investigatori hanno trovato in suo possesso un passaporto israeliano. Secondo i suoi resoconti sui social media, questa non era la prima volta che visitava la capitale libanese.

10:09
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Iran: «Israele può mettere alla prova la nostra determinazione»

«Anche se non cerchiamo la guerra con l'aumento della tensione, siamo pronti a qualsiasi scenario. Gli israeliani possono mettere alla prova la nostra determinazione». Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, facendo riferimento alla risposta annunciata da Israele dopo l'attacco missilistico in territorio israeliano da parte dell'Iran la scorsa settimana.

«Vedremo come sarà l'attacco e, in base a ciò, determineremo come rispondere», ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, come riferisce Isna, durante un'intervista mentre si trova in Qatar per consultazioni.

Araghchi ha anche fatto sapere di avere condotto «consultazioni su come stabilire un cessate il fuoco e fermare le uccisioni e la distruzione», mentre restano aperti i canali diplomatici con gli Usa, con i quali c'è uno scambio di messaggi indiretto mediato da Paesi terzi. «Non è solo l'Iran che non vuole una guerra su larga scala, tutti sono consapevoli della natura catastrofica di questa guerra», ha detto Araghchi, affermando che «Israele sta cercando una guerra su larga scala e spinge alcuni Paesi verso questa guerra».

10:01
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«Hezbollah ha ricevuto droni dalla Russia»

Il quotidiano libanese al Nahar ha riferito, citando fonti di intelligence, che Hezbollah ha recentemente ricevuto droni di fabbricazione russa e che un certo numero di esperti stanno addestrando i miliziani sciiti dell'organizzazione ad usarli.

10:00
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«Israele trascina la regione nella catastrofe»

«Il regime israeliano sta trascinando l'intera regione in una catastrofe. Visione, saggezza, coraggio e cooperazione sono ciò di cui la regione ha bisogno per superare questo momento difficile». Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, riferendosi ad un colloquio avuto ieri a Riad con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman.

Con il principe ereditario «ho avuto discussioni molto importanti su questioni critiche di comune interesse», ha scritto su X lo stesso capo della diplomazia di Teheran. Durante il colloquio, «è stata discussa la situazione nella regione ed è stata sottolineata la vitalità della cooperazione regionale e internazionale per fermare il genocidio e la guerra a Gaza e in Libano», ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei.

«Il regno dell'Arabia Saudita è determinato a continuare questo processo nelle relazioni bilaterali», ha affermato Bin Salman, secondo quanto riferisce Mehr.

Iran e Arabia Saudita avevano interrotto le relazioni diplomatiche nel 2016, dopo che fondamentalisti avevano attaccato la missione diplomatica saudita nella capitale iraniana in reazione all'esecuzione a Riad di un importante predicatore sciita. Nel marzo del 2023 in Cina, Iran e Arabia Saudita hanno trovato un accordo per riprendere le relazioni e successivamente sono state riaperte le ambasciate nei rispettivi Paesi.

09:59
09:59
«Gli Stati Uniti sfrutteranno l'offensiva di Israele per eliminare Hezbollah»

Secondo il Wall Street Journal, l'amministrazione Biden sta cercando di sfruttare l'offensiva di Israele contro Hezbollah in Libano per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente. Funzionari statunitensi e arabi hanno riferito al Wsj che l'iniziativa americana ha il sostegno dell'Arabia Saudita.

Tuttavia, Egitto e Qatar ritengono questo piano irrealistico e pericoloso, sostenendo che Israele non riuscirà a distruggere Hezbollah e che deve essere parte di qualsiasi accordo politico per porre fine al conflitto.

Il report aggiunge che l'Egitto ha espresso preoccupazioni sul fatto che l'interferenza internazionale nella politica libanese potrebbe innescare tensioni interne che sono rimaste dalla guerra civile nel Paese, conclusa nel 1990.

09:58
09:58
Idf: «40 razzi lanciati dal Libano sull'Alta Galilea»

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che 40 razzi sono stati lanciati da Hezbollah sull'Alta Galilea questa mattina. Alcuni sono stati intercettati mentre numerosi altri sono caduti in aree aperte.

09:11
09:11
Attacco al largo dello Yemen, danneggiata un nave

Una nave è stata danneggiata oggi da un «proiettile» al largo del porto di Hodeida, controllato dai ribelli Houthi, nello Yemen occidentale: lo ha riferito l'Agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto), aggiungendo che non ci sono state vittime.

09:08
09:08
Israele: «Eliminati due comandanti di Hezbollah»

L'esercito israeliano (Idf) ha «eliminato» la notte scorsa due comandanti di Hezbollah ed ha colpito «diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano»: lo rende noto l'Idf su Telegram.

I comandanti uccisi sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell'unità anticarro di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal.

«Il terrorista Ahmad Moustafa al-Haj Ali... (era) responsabile di centinaia di attacchi missilistici e anticarro verso l'area di Kiryat Shmona», si legge nel comunicato.

Mohammad Ali Hamdan è stato ucciso in un altro attacco, prosegue la nota, sottolineando che l'uomo era «responsabile di numerosi attacchi con missili anticarro contro le comunità del nord di Israele».

07:53
07:53
Biden a Netanyahu: «Bisogna ridurre al minimo i danni ai civili in Libano»

Nella sua telefonata con Benjamin Netanyahu, Joe Biden «ha sottolineato la necessità di un accordo diplomatico per far tornare in sicurezza sia i civili libanesi che quelli israeliani alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu», e «ha affermato il diritto di Israele a proteggere i suoi cittadini da Hezbollah, che ha lanciato migliaia di missili e razzi in Israele solo nell'ultimo anno, sottolineando al contempo la necessità di ridurre al minimo i danni ai civili, in particolare nelle aree densamente popolate di Beirut». Lo rende noto la Casa Bianca.

Nella telefonata il presidente americano «ha affermato il suo ferreo impegno per la sicurezza di Israele» e «ha condannato inequivocabilmente l'attacco missilistico balistico dell'Iran contro Israele il primo ottobre». I due leader . afferma la Casa Bianca «hanno concordato di restare in stretto contatto nei prossimi giorni, sia direttamente sia tramite i rispettivi team per la sicurezza nazionale».

07:39
07:39
«Biden e Netanyahu hanno discusso del rilancio della diplomazia su Gaza»

Nella loro telefonata, Joe Biden e Benjamin Netanyahu «hanno discusso dell'urgente necessità di rinnovare la diplomazia per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas». Lo rende noto la Casa Bianca, secondo cui «il presidente ha inoltre discusso della situazione umanitaria a Gaza e dell'imperativo di ripristinare l'accesso al nord, anche rivitalizzando immediatamente il corridoio dalla Giordania».

Gli USA ritengono che Sinwar sia vivo
Gli Stati Uniti ritengono che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo e probabilmente nascosto in un tunnel sotterraneo di Gaza con ostaggi nelle vicinanze: lo ha detto l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Brett McGurk.

«Yahya Sinwar rimane il decisore. Rimane - crediamo - vivo e in un tunnel sotto Gaza, con ostaggi e probabilmente con ostaggi nelle vicinanze», ha affermato durante una chiamata per le festività ebraiche con i rabbini americani.

Questo è l'aggiornamento più dettagliato sullo stato di Sinwar da parte di un alto dirigente statunitense in settimane, se non mesi.

Negli ultimi giorni, Sinwar avrebbe ristabilito i contatti con i funzionari di Hamas fuori Gaza dopo più di un mese in cui non si erano avute sue notizie.

Consiglio sicurezza ONU diffida Israele da bando Unrwa
Il giorno dopo un simile avvertimento lanciato dal segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, compresi gli Stati Uniti, ha messo in guardia Israele contro il voto di una legge che proibirebbe le attività dell'Agenzia dell'ONU per i profughi palestinesi (Unrwa).

Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo Stato ebraico accusa l'Unrwa di impiegare «terroristi». In Consiglio di Sicurezza l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield ha avvertito che seguiva «con grande preoccupazione la proposta di legge israeliana che potrebbe modificare lo status legale dell'agenzia ONU, sottolineando il rischio di compromettere la sua »capacità di comunicare con i responsabili israeliani« e di »revocare i privilegi e le immunità diplomatiche di cui godono le organizzazioni e i dipendenti delle Nazioni Unite.

Al centro della riunione erano due testi approvati dalle commissioni Affari esteri e Difesa della Knesset per mettere fine all'attività e allo status dell'Unwra nei Territori palestinesi occupati da Israele. L'Algeria, membro non permanente del Consiglio che aveva chiesto la riunione, ha ricordato che «da anni le autorità israeliane hanno chiaramente espresso il loro desiderio e volontà di smantellare l'Unrwa», agenzia creata dall'Assemblea Generale nel 1949, poco dopo la nascita dello Stato di Israele, e che gestisce ospedali e scuole a Gaza, in Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania ed è considerata «la spina dorsale» dell'assistenza umanitaria internazionale a Gaza.

Guterres «persona non grata»
Nella Striscia di Gaza, «la distribuzione degli aiuti non può essere immaginata senza l'Unrwa», ha avvertito l'ambasciatore francese Nicolas de Rivière, invitando «Israele a rinunciare ai progetti che mirano a criminalizzare le attività dell'Agenzia e a chiudere i suoi uffici a Gerusalemme Est».

Le relazioni tra l'ONU e Israele sono storicamente difficili e sono peggiorate nell'ultimo anno con il segretario generale Guterres, dichiarato «persona non grata» dallo Stato ebraico. Martedì, Guterres aveva annunciato di aver scritto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mettendo in guardia dalla «catastrofe» umanitaria che una legge che proibisse l'Unrwa provocherebbe, definendo l'agenzia «indispensabile» e «insostituibile».

07:38
07:38
Attacco al campo profughi Jabaliya a Gaza: almeno 15 morti

Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.

L'emittente araba Al Jazeera afferma inoltre che almeno quattro persone sono morte in un attacco israeliano che stanotte ha colpito una casa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Quattro persone sarebbero morte e una sarebbe rimasta ferita in un raid aereo israeliano che stanotte ha colpito un edificio nel distretto di Baalbek, nel nord-est del Libano. A sostenerlo è l’Agenzia di stampa nazionale (Nna) libanese.

L'esercito israeliano avrebbe anche effettuato un attacco nella provincia di Homs, nella parte centrale della Siria. Lo riportano i media siriani. L'operazione ha preso di mira un'area industriale nella città di Hassia, a circa 30 chilometri a sud della città di Homs, ha specificato l'agenzia di stampa statale Sana, aggiungendo che le prime informazioni indicano che l'attacco ha preso di mira una fabbrica di automobili provocando danni materiali.

Le Forze di difesa israeliane (Idf), infine, hanno annunciato che un soldato è morto ieri durante i combattimenti con Hezbollah nel sud del Libano, aggiornando a 12 il bilancio dei militari caduti nell'offensiva di terra lanciata da Israele contro la milizia sciita appoggiata dall'Iran. Hezbollah da parte sua afferma di aver ucciso almeno 25 soldati israeliani dall'inizio dei combattimenti sul terreno in Libano.