Le mucche romande minacciate dalle pale eoliche

Il comune di Tramelan, nel Canton Berna, sta cercando di orientarsi verso le fonti di energia rinnovabile con un progetto che prevede la costruzione di sei pale eoliche lungo il pendio della montagna che si affaccia sulla città. Nonostante la proposta abbia raccolto la maggioranza già nel 2015 in una votazione popolare e sia già stata autorizzata dal Tribunale federale, alcuni proprietari dei terreni coinvolti si rifiutano di cedere i diritti necessari per l’inizio della costruzione. Le motivazioni addotte sono di varia natura: estetiche e paesaggistiche, legate al rumore dell’impianto, ma anche alla salute delle mucche. In un servizio mandato in onda sulla RTS lo scorso 26 gennaio, un allevatore del luogo spiega che le mucche, animali molto sensibili, rischierebbero di soffrire della vicinanza alla corrente elettrica. Il problema delle correnti vaganti, che esposto così rischia di passare per una forma di complottismo, in realtà è una sfida reale che colpisce le aziende agricole svizzere.
Il problema delle correnti vaganti
La piattaforma agripedia.ch, sostenuta anche dell’Associazione svizzera impianti elettrici e dal Dipartimento federale per l’agricoltura, si occupa estensivamente del problema. Il portale offre infatti schede informative e di autodiagnosi, testimonianze di molti agricoltori svizzeri e un servizio per la consultazione con degli esperti. Le correnti vaganti sono dunque una questione seria, che insorge a causa di un malfunzionamento dei circuiti elettrici che alimentano, in questo caso, le stalle o edifici ad esse adiacenti. Come suggerisce il nome, il fenomeno si verifica quando parte della corrente trova il modo di uscire dal circuito normale a causa della presenza nell’edificio, o nel terreno, di materiali conduttori. Alcuni esempi di infrastruttura critica sono: tubi di alimentazione dell’acqua troppo vicini ai circuiti, uno scarso isolamento del sistema elettrico ed errori di cablaggio. Il contatto con queste correnti per gli ovini può tradursi in rischi di diverso tipo: gli allevatori raccontano, nelle testimonianze reperibili sulla piattaforma, di una maggiore irrequietezza degli animali, di un aumento delle cellule somatiche nel latte, di mastiti e di problemi di fertilità.
Una causa che non raccoglie consensi
Le perplessità degli allevatori devono ancora essere verificate, ma si rifanno ad una problematica reale. Le pale eoliche si troverebbero a trecento metri dagli edifici, ma le linee dell’impianto scorrerebbero sotto una strada che passa a pochissimi metri da una stalla. La causa degli allevatori però non raccoglie molti consensi: i cittadini intervistati dalla RTS a Tramelan rimangono a sostegno del progetto del parco eolico. «Ci sono piccoli sacrifici che devono essere fatti per raggiungere l’indipendenza energetica», commenta un passante intervistato dall’emittente romanda. In aggiunta, il gigante dell’energia BKW ha lanciato una procedura di espropriazione per riuscire ad aggirare i freni posti dagli allevatori: in quel caso, la causa perderebbe probabilmente ogni chance di successo.