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200 morti tra i soldati russi a Melitopol – La Norvegia stanzia 100 milioni di dollari per il ripristino dell'energia in Ucraina – A Kherson continua la caccia a chi ha collaborato con Mosca – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:09
23:09
«La situazione resta molto difficile per la mancanza di luce»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che in diverse regioni del Paese la situazione rimane «molto difficile» per la mancanza di corrente elettrica, mentre a Odessa la fornitura di luce è stata già «parzialmente ripristinata».
«Stiamo facendo di tutto per ripristinare la fornitura di luce a Odessa. L'abbiamo già parzialmente ripristinata a Odessa e in altri distretti della regione. Stiamo facendo di tutto per ottenere il massimo possibile dopo gli attacchi russi», ha detto Zelensky nel suo discorso serale. «Kiev e la regione, la regione di Lviv, la regione di Vinnytsia, Ternopil e la regione, Chernivtsi e la regione, Zakarpattia, la regione di Sumy, la regione di Dnipropetrovsk: la situazione rimane molto difficile. Lavoriamo costantemente con i partner per mitigare la situazione e dare più elettricità», ha aggiunto.
22:44
22:44
Zelensky parlerà col presidente Biden
Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato un colloquio previsto per questa sera con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. «Prevedo di parlare più tardi oggi con il presidente Biden degli Stati Uniti», ha detto Zelensky nel suo discorso serale, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Il presidente ha promesso di fornire dettagli al termine della conversazione.
22:42
22:42
Kiev impone sanzioni a sette rappresentanti della Chiesa ortodossa
Il presidente Volodymyr Zelensky ha adottato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina che ha imposto sanzioni contro sette rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. Lo riporta Ukrinform.
Secondo la decisione del Consiglio di sicurezza, tra i sanzionati ci sono il metropolita di Zaporizhzhia e Melitopol Andriy Kovalenko, il metropolita di Lugansk e Alchevsk Vasyl Povorozniuk, l'abate del monastero di Melitopol di San Sava Oleksandr Prokopenko, l'abate della Cattedrale della Santa Dormizione a Kherson Oleksandr Fedorov.
22:07
22:07
Più di 50 attacchi oggi nella regione di Zaporizhzhia
Più di 50 attacchi sono stati registrati nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato da Ukrinform.
«Ci sono stati più di 50 attacchi, di cui 30 contro 12 comunità e obiettivi civili. La situazione a Huliaipole è molto grave. Ieri ci sono state persone ferite - due feriti. Case, infrastrutture critiche, strade sono state danneggiate. Non c'era elettricità in alcuni comunità», ha detto Starukh al canale televisivo Freedom.
20:33
20:33
Un team internazionale indaga sui crimini russi a Kherson
Un team internazionale di consulenti legali ha lavorato con i pubblici ministeri locali nella riconquistata città ucraina di Kherson nei giorni scorsi, quando hanno iniziato a raccogliere prove di presunti crimini sessuali da parte delle forze russe come parte di un'indagine su vasta scala.
Lo riferisce Sky News, sottolineando che la visita di un team di Global Rights Compliance, uno studio legale internazionale con sede a L'Aia, non era stata precedentemente segnalata.
Le accuse di stupri e altri abusi in tutto il Paese da parte dei russi sono emerse subito dopo l'invasione russa del 24 febbraio, secondo i media e le Nazioni Unite. Mosca ha negato di aver commesso crimini di guerra o di aver preso di mira i civili, e il Cremlino nega le accuse di violenza sessuale da parte dell'esercito russo in Ucraina.
19:24
19:24
«La fine della guerra? Solo con la sconfitta di Mosca e le sanzioni»
C'è solo un modo per porre fine alla guerra: la sconfitta militare dei russi, le sanzioni contro Mosca e il sabotaggio interno nella Federazione Russa. A sostenerlo il consigliere del presidente dell'Ucraina Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un messaggio su Twitter.
«Non c'è bisogno di avere paura del futuro post-Putin. C'è solo un modo per porre fine alla guerra: sconfitte militari della Russia sul campo di battaglia + esaurimento dell'economia russa per le sanzioni + isolamento della Russia sui mercati mondiali + sabotaggio interno nella Federazione Russa = vittoria dell'Ucraina e ripristino della sicurezza globale», ha scritto Podolyak.
19:02
19:02
Colpito il quartier generale di Wagner nel Lugansk
Nella città occupata dai russi di Kadiivka, nella regione di Lugansk, si è verificata un'esplosione in un hotel dove si trovava il quartier generale del gruppo russo Wagner. A sostenerlo è il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergei Gaidai, in un messaggio su Telegram riportato da Ukrinform.
«A Kadiivka qualcosa è esploso nel quartier generale del gruppo Wagner», ha scritto Gaidai, secondo il quale le perdite per i mercenari sono molto significative.
19:01
19:01
La Turchia promette aiuti umanitari per il «duro inverno ucraino»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso di fornire assistenza umanitaria all'Ucraina per aiutarla a superare il «duro inverno». Lo ha riferito l'amministrazione del presidente turco dopo la telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Il presidente Erdogan ha osservato durante la conversazione che [la Turchia] continuerà a lavorare per soddisfare i bisogni umanitari del popolo ucraino nei prossimi rigidi mesi invernali», ha affermato, secondo quanto riportato dalla Tass.
17:25
17:25
Continua il dialogo sul grano tra Ucraina e Turchia
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha discusso con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan della possibile espansione del corridoio del grano.
«Continua il dialogo con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. L'ho ringraziato per aver protetto i bambini ucraini e fornito centinaia di generatori per le nostre città. Ho preso atto del sostegno della Turchia all'iniziativa ucraina #GrainfromUkraine. Abbiamo anche discusso di ulteriori lavori e della possibile espansione del corridoio del grano», ha scritto Zelensky in un messaggio su Telegram.
17:17
17:17
Erdogan a Putin: «Spero che la crisi sia risolta al più presto»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica: nel corso della telefonata Erdogan ha espresso la speranza che la crisi ucraina venga risolta al più presto.
Lo ha reso noto la presidenza turca, come riporta la Tass.
La prima priorità è rappresentata dalle infrastrutture critiche e dagli ospedali, la seconda dalle imprese e dalle strutture del complesso militare-industriale, la terza dalle imprese che producono beni e prodotti di importanza critica per il Paese e la quarta dal settore abitativo, ha chiarito Shmyhal.
«Considerati i risultati dei recenti colloqui del presidente di Gazprom Aleksey Miller a Istanbul, è proseguito lo scambio di opinioni sull'iniziativa della creazione di un hub regionale del gas sul territorio della Turchia», si legge nel comunicato.
I leader hanno anche discusso le modalità di attuazione degli accordi di Istanbul del 22 luglio sulla fornitura di grano ucraino dai porti del Mar Nero e sull'esportazione di prodotti agricoli e fertilizzanti russi. «L'accordo è comprensivo, il che richiede la rimozione degli ostacoli per le rispettive forniture dalla Russia per soddisfare le richieste dei Paesi più bisognosi. Vladimir Putin ha esposto le stime essenziali della situazione intorno all'Ucraina», ha osservato il Cremlino.
Putin ed Erdogan hanno anche menzionato la questione della Siria, in merito al rispetto delle disposizioni del memorandum d'intesa russo-turco firmato nel 2019. «Le agenzie di difesa e di politica estera dei due Paesi sosterranno stretti legami in questo senso», ha osservato il Cremlino.
17:15
17:15
Ancora 300.000 persone senza elettricità nella regione di Odessa
Circa 300.000 residenti a Odessa non hanno ancora elettricità dopo l'attacco russo alle infrastrutture energetiche di ieri, secondo Maksym Marchenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa. Lo riporta Ukrinform.
«Su 1,5 milioni di residenti che ieri non avevano elettricità, 300'000 nella regione non hanno elettricità adesso. Ci aspettiamo un miglioramento significativo della situazione domani», ha scritto su Telegram Marchenko.
16:10
16:10
«Affronteremo l'inverno con significative restrizioni di energia»
«Dopo otto ondate di attacchi missilistici contro il Paese, tutte le centrali termiche e idroelettriche hanno danni, il 40% delle strutture di rete ad alta tensione sono danneggiate in varia misura. Ognuno di noi deve rendersi conto che affronteremo questo inverno con significative restrizioni al consumo di energia elettrica», ha scritto su Facebook il premier ucraino Denys Shmyhal, come riporta Ukrinform. E ha aggiunto che il Governo ha incaricato il ministero dell'Energia di determinare chiare priorità per la fornitura di energia elettrica.
13:38
13:38
I beni dell'oligarca russo Yevtushenkov passano al Demanio
Il governo ucraino trasferirà i beni dell'oligarca russo Vladimir Yevtushenkov alla gestione del Fondo del Demanio statale: lo ha reso noto il servizio stampa del ministero dell'economia, come riporta «Ukrainska Pravda».
«Le proprietà dell'oligarca russo Vladimir Yevtushenkov, sequestrate in conformità con la legge sulle sanzioni aggiornata, saranno trasferite al Fondo del Demanio statale», ha detto la ministra dell'economia Yulia Svyridenko, sottolineando che i beni potrebbero essere usati per il «reintegro del bilancio dell'Ucraina» e il «risarcimento dei danni causati come risultato dell'aggressione russa».
In precedenza era stato annunciato che il tribunale anticorruzione superiore aveva confiscato i beni dell'oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin, costituiti da 17 proprietà immobiliari e diritti societari nel capitale sociale di 5 aziende: il 42,09% della Electrozavod-VIT (Zaporizhzhia), il 59,2% della ITM-Ucraina (Kiev), il 59,2% della Smart Digital Solutions (Kiev), il 42,09% del Centro scientifico e ingegneristico ZTZ-Service (Zaporizhzhia) e il 34,21% della JSC Ukrainian Research Design, Design and Technological Institute of Transformer Construction (Zaporizhzhia).
13:21
13:21
Relazioni Russia-Occidente in una "fase di scontro", Peskov
Le relazioni tra la Russia e l'Occidente hanno raggiunto una «fase di scontro»: lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass.
«Beh, non ci stiamo muovendo. Siamo già arrivati a una stazione chiamata 'scontro', e dobbiamo essere riservati, forti, dobbiamo avere una forza di fondo, perché dovremo vivere nell'ambiente di questo scontro», ha detto Peskov alla trasmissione «Mosca. Cremlino. Putin» del canale tv Rossiya-1.
«Nessuno ci ama e nessuno ci amerà in particolare. E noi non ne abbiamo bisogno», ha aggiunto il portavoce del Cremlino parlando dell'Occidente in generale. Ci sono altri esempi anche nella restante parte del mondo, ha poi osservato: «alcuni (paesi) ci amano e, probabilmente, non nella parte più piccola del mondo».
11:32
11:32
La Russia sta incrementando la produzione delle sue armi più potenti
La Russia sta incrementando la produzione delle sue armi più potenti, anche basate su nuovi principi fisici, per contrastare i Paesi occidentali: lo scrive oggi su Telegram il vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale Dmitry Medvedev, come riporta la Tass.
«Il nostro nemico è trincerato in Europa, Nordamerica, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e in un gran numero di altri luoghi che hanno giurato fedeltà ai nazisti di oggi - afferma l'ex presidente russo -. Per questo motivo stiamo incrementando la produzione dei più potenti mezzi di distruzione, compresi quelli basati su nuovi principi».
10:39
10:39
L'elettricità sta gradualmente tornando a Odessa
L'elettricità sta gradualmente tornando a Odessa e nella regione dopo gli attacchi russi con droni kamikaze di ieri: lo ha reso noto su Telegram il portavoce dell'amministrazione miliare della regione, Sergey Bratchuk, come riporta Unian.
Nella regione continuano i black out d'emergenza, ha comunque sottolineato Bratchuk, avvertendo i cittadini della minaccia di nuovi attacchi russi.
08:50
08:50
Ucraina: tre mesi senza luce, residenti Odessa invitati a partire
Per riparare il sistema elettrico danneggiato dai droni lanciati dall'esercito russo la notte tra giovedì e venerdì su Odessa e la regione potrebbero volerci fino a due o tre mesi, ha annunciato l'operatore elettrico statale Dtek.
«Se si ha l'opportunità di lasciare temporaneamente la città e le zone rimaste senza corrente, allora vale la pena farlo» è il messaggio ai residenti lanciato dal Dipartimento dei sistemi energetici della regione di Odessa, secondo quanto riportano i media ucraini. «Odessa e quasi l'intera regione rimangono senza elettricità», ha affermato Dtek in una nota.
07:54
07:54
Il punto alle 07.30
È di due persone uccise e una decina di feriti, secondo il governatore ad interim della regione di Zaporozhye Yevgeny Balitsky, il bilancio dell'attacco missilistico sferrato ieri dall'esercito ucraino a Melitopol. «Secondo le prime informazioni, due persone sono state uccise, dieci sono rimaste ferite. I feriti stanno ricevendo tutta l'assistenza medica necessaria», si legge in una nota sul suo canale Telegram, citata dalla Tass. Il funzionario ha precisato che i soccorritori stanno lavorando sul posto e la rimozione dei detriti continua. «E' stato completamente distrutto un campeggio dove si trovavano alcuni civili, dipendenti della struttura». Secondo le sue informazioni, il bombardamento alla periferia di Melitopol è avvenuto alle 21:00 ora locale con due razzi abbattuti dai sistemi di difesa aerea e quattro che hanno raggiunto i loro obiettivi.
Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, su Telegram afferma che oltre 200 «invasori russi» sono stati eliminati in un attacco missilistico contro una base russa nella «città temporaneamente occupata» di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Secondo i residenti, gli occupanti feriti sarebbero stati trasportati in Crimea poiché gli ospedali di Melitopol sono sovraffollati.
L'euforia per la liberazione di Kherson a novembre si è rivelata di breve durata. Poche settimane dopo che i russi si sono ritirati dalla città dell'Ucraina meridionale, le autorità stanno lavorando per dare la caccia a chi ha collaborato con i russi durante l'occupazione. In tutta Kherson, gli agenti ispezionano i documenti di identità, interrogano i residenti e perquisiscono le auto sperando di scovare chi ha fornito informazioni. «Alcune persone hanno vissuto qui per più di otto mesi, lavorando per il regime russo. Ma ora abbiamo informazioni e documenti su ognuno di loro», ha detto ad Afp il governatore regionale Yaroslav Yanushevych.
La Norvegia ha stanziato 100 milioni di dollari per ripristinare il sistema energetico ucraino colpito dagli attacchi russi: lo ha dichiarato il presidente ucraino Vladimir Zelensky, secondo quanto riportato dalla Tass. «Siamo grati ai nostri partner norvegesi per aver fornito 1 miliardo di corone norvegesi, ovvero 100 milioni di dollari, per il ripristino della nostra infrastruttura», ha scritto su Twitter. La Norvegia ha già fornito circa 15 milioni di dollari per addestrare i militari ucraini. Il Ministero della Difesa di Oslo ha riferito che nel 2023 intende raddoppiare il numero di istruttori militari per le truppe ucraine, da 75 a 150.
Il Servizio di Emergenza ucraino ha rimosso più di 300.000 ordigni esplosivi su 76 ettari di territorio dall'inizio dell'invasione del Paese parte della Russia: lo ha reso noto la vice ministra degli Interni, Kateryna Pavlichenko, come riporta il Kyiv Independent. Pavlichenko ha aggiunto che circa il 30% del territorio ucraino deve ancora essere sminato.