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Lega, Gobbi riconfermato: «Pesano i colpi ricevuti»

Riunito in assemblea, il movimento di via Monte Boglia ha rivisto gli statuti e rinnovato fino alla fine dell’anno il mandato di coordinatore al consigliere di Stato - Le critiche e i dubbi sollevati negli scorsi mesi, secondo il diretto interessato, «non hanno facilitato la ricerca del sostituto»
©Ti-Press/Alessandro Crinari
Martina Salvini
16.06.2024 21:15

«Dovrò tirare il carro fino alla fine dell’anno. O, per dirla alla ticinese, portare il gerlo ancora per qualche mese». Sì, perché Norman Gobbi, in occasione dell’assemblea della Lega a Rivera, è stato confermato alla guida del movimento di via Monte Boglia per altri sei mesi, fino alla fine del 2024. Il ruolo di coordinatore, lo ricordiamo, era stato assunto da Gobbi lo scorso dicembre, ad interim. In quell’occasione, lo stesso Gobbi non aveva nascosto di trovarsi in una posizione scomoda, occupando al contempo il ruolo di consigliere di Stato e di guida del partito. Con l’auspicio, però, che fosse appunto un incarico «a tempo». Idealmente, dopo le Comunali la Lega avrebbe dovuto nominare un nuovo coordinatore. «I colpi ricevuti, tuttavia, non hanno facilitato la ricerca», commenta Gobbi. «E qualche colpo, il sottoscritto l’ha ricevuto, anche in maniera fallosa e gratuita. Questo credo non abbia semplificato le cose». Colpi che, prosegue, «non fanno piacere, perché anche se la corazza è solida, qualche ammaccatura resta. Ma se devo farlo per la Lega, che mi ha permesso di arrivare fin qui, lo faccio». Ora, dice, «l’obiettivo è però quello di identificare, magari tra gli stessi vice-coordinatori, chi potrà prendere in futuro il mio posto».

Confermati i vice

Oggi, intanto, il movimento ha modificato gli statuti, inserendo formalmente la figura del coordinatore, il quale avrà il compito di nominare i suoi quattro vice-coordinatori. Figure anch’esse riconfermate per altri sei mesi. Ad affiancare Gobbi rimangono dunque Alessandro Mazzoleni, Roberta Pantani, Gianmaria Frapolli e Daniele Piccaluga. «Nel frattempo, cercheremo di identificare il nuovo coordinatore che poi farà la sua squadra in vista dei prossimi appuntamenti elettorali del 2027 e del 2028», spiega Gobbi.

Il bilancio delle Comunali

All’ordine del giorno c’era però anche l’analisi dell’ultima tornata elettorale. «Rispetto alle Comunali del 2021, la Lega ha eletto più municipali e questo è positivo. Soprattutto, dà una prospettiva incoraggiante per il futuro. Deve essere da sprone», sostiene Gobbi. Negli Esecutivi cittadini, ha ricordato il coordinatore, siedono ora 45 municipali, rispetto ai 42 della precedente legislatura. In molti Comuni, la Lega ha corso insieme all’UDC. Ora, chiuso il ciclo delle elezioni, i due partiti dovranno nuovamente sedersi al tavolo per valutare il prosieguo dell’alleanza. «Le discussioni con i cugini dell’UDC – dice Gobbi – vanno avviate presto, proprio per non arrivare all’ultimo e, come spesso accade, fare un accordo a ridosso delle elezioni». Formalmente, dice, non se n’è ancora discusso. «Ci siamo sentiti con Piero Marchesi (presidente dell’UDC ticinese, ndr.) ma non abbiamo ancora definito l’agenda».

I due punti fermi

Al di là degli accordi, ha detto da parte sua il vice-coordinatore Alessandro Mazzoleni, la Lega ha ben chiare le sue priorità per i prossimi mesi. A partire dall’incontro, in agenda già questa settimana, con gli altri partiti e con il Consiglio di Stato in vista del Preventivo 2025. «Il nostro gruppo parlamentare – spiega Mazzoleni – parteciperà al tavolo di dialogo con gli altri partiti. Siamo convinti che solo così si possano ottenere risultati concreti per i ticinesi». I punti fermi, per il movimento di via Monte Boglia, rimangono due: «Da un lato, siamo contrari a un aumento delle imposte, dall’altro vogliamo mantenere intatti gli aiuti sociali. È chiaro che queste due premesse obbligano a cercare un’altra fonte di finanziamento. Occorrerà dunque andare a tagliare da qualche altra parte».

Da parte sua, Gobbi auspica che il gruppo parlamentare «continui a fare il suo lavoro, lo vedremo anche questa settimana con le discussioni in aula sul Consuntivo (che la Lega si è detta pronta a bocciare, ndr.)». Ma soprattutto, «il gruppo dovrà continuare a essere l’antenna attenta nei confronti dei propri consiglieri di Stato, anche in maniera critica. Proprio nello spirito leghista».

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