Regno Unito

L'esecutivo laburista evoca un buco nero da 20 miliardi ereditato dai Tory

L'annuncio è previsto lunedì in uno statement della cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, super ministra dell'Economia, la quale per oggi si è limitata a confermare di voler illustrare «onestamente» alla Camera dei Comuni la portata della sfida per «porre rimedio al caos che abbiamo ereditato»
© KEYSTONE (EPA/HOLLIE ADAMS)
Ats
26.07.2024 14:43

L'esecutivo laburista di Keir Starmer è pronto a denunciare in Parlamento un presunto «buco nero» imprevisto nei conti pubblici del Regno Unito, individuato nell'ambito di una una «verifica» sprint condotta in tre settimane di governo, dopo la vittoria elettorale del 4 luglio, e da imputare all'eredità dei governi Tory precedenti.

Lo anticipano oggi tutti i media britannici, indicando la stima dell'asserita voragine fra i 19 e gli oltre 20 miliardi di sterline.

L'annuncio è previsto lunedì in uno statement della cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, super ministra dell'Economia, la quale per oggi si è limitata a confermare di voler illustrare «onestamente» alla Camera dei Comuni la portata della sfida per «porre rimedio al caos che abbiamo ereditato».

La credibilità dell'iniziativa è ovviamente contestata dall'attuale opposizione conservatrice. Ma è messa in dubbio pure da analisti indipendenti come il professor Paul Johnson - direttore dell'Institute for Fiscal Studies, stimata istituzione indipendente chiamata ogni anno a fare le bucce al bilancio dello Stato e non sospettabile di simpatie Tory - il quale ha sottolineato come non sia immaginabile che il nuovo governo abbia scoperto all'improvviso problemi contabili più gravi di quanto s'aspettasse. Tenuto conto dell'accesso ai dati disponibili da tempo e alle indicazioni consolidate sulle performace di molti servizi pubblici del Regno «ben peggiori» rispetto all'era pre Covid.

Di qui la sensazione che Starmer possa prepararsi in realtà a scaricare sull'eredità Tory eventuali misure di ulteriore austerità nel settore pubblico, o magari a giustificare con «il buco» una qualche nuova tassa: tassa che Reeves non annuncerà lunedì secondo le attese, ma che il filo-conservatore Daily Telegraph dà già per scontata nella manovra finanziaria d'autunno. Un incremento fiscale ripetutamente escluso dalla leadership laburista in campagna elettorale (in risposta ai sospetti dall'allora premier Rishi Sunak) e che potrebbe invece profilarsi subito, a meno di una correzione al rialzo dei prossimi dati sulla crescita del Pil (non legata alle politiche del nuovo esecutivo).