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L'esercito israeliano: «Più di 100 obiettivi Hezbollah colpiti in Libano»

Pochi minuti dopo l'annuncio dell'Idf sull'attacco in corso, dal sud del Libano è partita una raffica di circa 25 razzi verso il nord di Israele – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'esercito israeliano: «Più di 100 obiettivi Hezbollah colpiti in Libano»
Red. Online
21.09.2024 08:00
16:52
16:52
L'Idf pubblica foto e nomi dei membri di Hezbollah uccisi ieri

L'esercito israeliano ha pubblicato le foto e in nomi dei 15 capi militari e dei vertici della forza d'élite Radwan di Hezbollah uccisi ieri in un raid a Beirut insieme con il comandante Ibrahim Aqil nell'attacco aereo di ieri a Beirut. Tra i morti c'era Ahmed Wahbi, identificato da Hezbollah e dall'Idf come capo dell'unità di addestramento del gruppo terroristico ed ex comandante della Radwan.

L'Idf afferma che Wahbi era con Aqil tra i membri di Hezbollah coinvolti nella pianificazione di un'invasione in Galilea e nel «promuovere il radicamento del gruppo sciita filoiraniano nel Libano meridionale, mentre tentava di migliorare le capacità di combattimento terrestre dell'organizzazione».

Nel corso degli anni e durante i primi mesi della guerra, Wahbi era coinvolto nella pianificazione e nell'esecuzione di attacchi missilistici e di infiltrazione. Altri comandanti di spicco della Forza Radwan uccisi nell'attacco sono stati identificati dall'esercito israeliano in Samer Halawi, comandante della regione costiera; Abbas Muslimani, comandante della regione di Qana; Abdullah Hijazi, comandante della regione di Ramim Ridge; Muhammad Reda, comandante della regione di Khiam; Hassan Madi, comandante della regione del Monte Dov; Hassan Abd al-Satar, capo delle operazioni; e Hussein Hadraj, capo di stato maggiore.

Tra gli altri membri anziani di Hezbollah uccisi nel raid ci sono Hassan Yosef Abd al-Sather (Baker) - il capo delle operazioni della forza Radwan, che ha guidato e promosso tutti gli schemi di tiro; Hossein Ahmed Haderaj (Seraj), capo di stato maggiore della Radwan, coinvolto nel trasferimento di armi e nel rafforzamento dell'organizzazione.

16:45
16:45
Idf: «Migliaia di lanciatori distrutti nel sud del Libano»

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di avere colpito 180 obiettivi e distrutto migliaia di lanciarazzi nel sud del Libano nelle ultime ore. Mentre 90 razzi sono stati tirati in giornata sul nord di Israele.

16:10
16:10
Beirut: 37 morti nel raid israeliano, anche 3 bambini

Sale a 37 morti, tra cui tre bambini, il bilancio dell'attacco israeliano di ieri alla periferia sud di Beirut. Lo ha riferito il ministero della salute libanese.

14:32
14:32
Iran a Hezbollah: «Resistenza fino alla liberazione della Palestina»

«La lotta e la resistenza contro il regime sionista continueranno con maggiore determinazione, grazie agli sforzi dei coraggiosi combattenti del fronte della resistenza islamica in Palestina, Libano e in tutta la regione dell'Asia occidentale, fino alla liberazione dei palestinesi e di Gerusalemme dall'occupazione sionista,» ha dichiarato oggi il Ministro degli Esteri Abbas Araghchi, citando il suo messaggio al segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in cui ha espresso le sue condoglianze per l'uccisione di combattenti e comandanti di Hezbollah durante un attacco israeliano a Beirut ieri.

13:46
13:46
Israele: «Più di 100 obiettivi Hezbollah colpiti in Libano»

Più di 100 obiettivi sono stati attaccati in Libano, compresi complessi di lancio e infrastrutture terroristiche, riferisce l'esercito israeliano (Idf). Pochi minuti dopo l'annuncio dell'Idf sull'attacco in corso, dal sud del Libano è partita una raffica di circa 25 razzi verso il nord di Israele.

La polizia afferma di aver ricevuto segnalazioni di impatti di razzi che hanno causato danni e innescato incendi. Non ci sono notizie di feriti.

Le squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando nel nord di Israele colpito da alcuni dei razzi lanciati da Hezbollah dal Libano e che non sono stati abbattuti, in tre zone sono scoppiati gli incendi, tra cui la foresta di Ein Zeitim vicino a Safed e un'area aperta nei pressi di Beit Hillel.

Secondo i media arabi, gli attacchi dell'Idf in Libano hanno colpito le aree di Jabal Safi, Tayr Harfa, Aalma El Chaeb, Zahrani e Deir Siriane, nel sud del Paese. L'ampio attacco dell'Aeronautica israeliana ha preso di mira anche obiettivi nella Valle del Libano.

13:45
13:45
Hamas: «21 morti nel raid sulla scuola a Gaza, 13 sono bambini»

L'ufficio stampa del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che Israele ha commesso un «terribile massacro» bombardando la scuola al-Zeitoun nella parte orientale di Gaza City, portando a 21 morti il bilancio dell'attacco.

Tra le vittime ci sono 13 bambini, sei donne e un neonato di tre mesi, mentre almeno 30 persone sono rimaste ferite e due risultano ancora disperse. Lo riporta Al Jazeera.

13:44
13:44
Hezbollah nomina due alti ufficiali al posto di Aqil

Secondo l'agenzia di stampa saudita al Hadath, dopo l'assassinio di Ibrahim Aqil avvenuto ieri a Beirut, Hezbollah ha nominato gli alti ufficiali Ali Karaki e Talal Hamia alla guida della divisione operativa del gruppo terroristico. Entrambi gli ufficiali fanno già parte del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare di Hezbollah.

Karaki è il capo del comando meridionale di Hezbollah, responsabile delle attività militari delle milizie fondamentaliste nel Libano meridionale, mentre Hamia è il capo dell'unità 910 dedicata alle operazioni estere del gruppo e responsabile degli attacchi all'estero.

Il Consiglio della Jihad era composto da sette membri, anche se ora il numero è sceso a cinque dopo l'uccisione di Aqil, capo delle operazioni di Hezbollah e della Forza Radwan, e di Fuad Shukr, capo militare di Hezbollah, ucciso a luglio.

13:43
13:43
Israele: «In corso un'ondata di attacchi a Hezbollah in Libano»

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che sta effettuando un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Non sono stati forniti ulteriori dettagli.

Il comando del fronte interno dell'Idf ha ordinato ai residenti della città settentrionale di Safed e di diverse altre comunità nel nord di Israele di rimanere nei pressi dei rifugi antiaerei fino a nuovo avviso.

12:55
12:55
Khamenei: «L'unità degli Stati islamici eliminerà Israele»

«Se le nazioni islamiche usano il loro potere interiore, il regime sionista verrà rimosso dal posto che si trova nel cuore della comunità islamica». Lo ha detto la Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei.

«In effetti, l'unità tra i musulmani creerà un potere che non solo può eliminare il regime sionista, ma porrà anche fine all'influenza e all'interferenza degli Usa nella regione».

L'85.enne ha invitato gli Stati musulmani a tagliare i legami economici con Israele. «Se i due miliardi di musulmani in tutto il mondo si uniranno, saranno più potenti di qualsiasi potenza nel mondo di oggi», ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna.

12:54
12:54
Gaza: 17 morti nel raid contro la scuola-rifugio

L'agenzia della protezione civile di Gaza ha dichiarato che un attacco israeliano a una scuola trasformata in rifugio nella città più grande del territorio palestinese ha ucciso 17 persone, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira i militanti di Hamas.

«Almeno 17 martiri, tra cui otto bambini, e più di 30 feriti, la maggior parte dei quali bambini e donne, a seguito di un attacco missilistico israeliano alla scuola C di Al-Zaytoun» a Gaza City, ha affermato il portavoce dell'agenzia Mahmud Bassal, sottolineando che migliaia di sfollati avevano cercato rifugio nella scuola.

12:53
12:53
Abu Mazen a New York, parlerà all'Assemblea dell'Onu

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen è arrivato ieri sera a New York per prendere parte alla prossima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riferisce Wafa, l'agenzia stampa dell'Anp.

Abu Mazen dovrebbe tenere un discorso davanti all'Assemblea generale in rappresentanza dello stato di Palestina giovedì 26 settembre. Durante la sua visita, ha in programma di incontrare diversi leader mondiali per discutere degli ultimi sviluppi nell'area. Anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlerà all'Assemblea.

12:53
12:53
Gaza: 10 morti in un raid israeliano

Un attacco aereo ha colpito questa mattina un gruppo di miliziani di Hamas nell'ex scuola al Falah nel quartiere Zeitoun di Gaza che veniva usata dal gruppo palestinese per attaccare le truppe israeliane, ha fatto sapere l'Idf. I media palestinesi riferiscono di almeno 10 morti durante il raid. L'Idf afferma di aver preso tutte le misure per limitare danni ai civili.

12:06
12:06
Ministero della sanità di Gaza: «Finora oltre 41.000 morti»

Il ministero della sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito oggi che il bilancio delle vittime del conflitto in corso tra Israele e militanti palestinesi ha raggiunto i 41.391 morti, con 119 decessi nelle ultime 72 ore. Dall'inizio del conflitto, secondo quanto dichiarato dal ministero, 95.760 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza.

11:09
11:09
Gaza: ucciso alto ufficiale dell'intelligence di Hamas

Le forze di difesa israeliane hanno comunicato di aver ucciso con un raid aereo a Gaza l'ufficiale dell'intelligence di Hamas Muhammad Mansour.

Era una «fonte importante di conoscenze tecnologiche», ha dichiarato l'Idf, aggiungendo che nell'arco di una giornata circa 20 obiettivi sono stati colpiti dall'aeronautica militare in tutta la Striscia, tra cui edifici utilizzati dal gruppo. Nel frattempo, la 162esima divisione dell'Idf continua a operare a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, dove nei giorni scorsi le truppe hanno trovato armi, ucciso uomini armati e distrutto siti utilizzati da Hamas.

Nel corridoio Netzarim, che taglia Gaza da nord a sud, sono state schierate due brigate di riservisti.

11:09
11:09
«I comandanti Hezbollah uccisi da missili penetrati sottoterra»

L'attacco a Beirut di ieri è stato effettuato da aerei da combattimento F-15, che hanno lanciato quattro missili penetranti che hanno colpito il secondo piano interrato dove si stava tenendo la riunione tra il capo delle forze militari di Hebollah Ibrahim Aqil e un'altra ventina di comandanti del gruppo sciita legato all'Iran. Lo riferiscono le tv israeliane. I missili penetranti hanno causato il crollo dell'edificio residenziale nel sobborgo di Beirut di al Jamus, roccaforte del partito di Dio.

11:08
11:08
«31 morti nel raid israeliano, anche 3 bambini»

Sale a 31 morti, tra cui tre bambini, il bilancio dell'attacco israeliano di ieri alla periferia sud di Beirut. Lo ha riferito il ministero della salute libanese.

11:07
11:07
Hezbollah: «A Beirut colpita una riunione delle forze d'élite»

L'attacco israeliano alla periferia sud di Beirut ha preso di mira una riunione del comando delle forze d'élite di Hezbollah, l'unità al-Radwan, uccidendo 16 dei suoi membri. Lo ha detto all'Afp una fonte vicina al gruppo filo-iraniano.

«Il comando delle forze di al-Radwan era riunito nella zona sotterranea» di un edificio preso di mira dall'attacco israeliano venerdì, ha detto la fonte. Sedici membri del gruppo, compreso il leader e un comandante anziano, sono stati uccisi nell'attacco, ha poi confermato.

11:06
11:06
Israele chiude per 24 ore lo spazio aereo nel nord

Lo spazio aereo da Hadera e verso il nord è stato chiuso dalle autorità israeliane per 24 ore, come riferiscono i media nazionali. La decisione è legata alla situazione di sicurezza dell'area e alla necessità di usare lo spazio aereo solo per le attività dell'aeronautica militare. La pista di atterraggio di Megiddo è aperta solo per i voli commerciali che decollano verso sud.

10:00
10:00
Hezbollah: «16 membri uccisi nel raid israeliano a Beirut»

Hezbollah ha riferito di un aumento del numero dei suoi membri uccisi ieri nel raid israeliano alla periferia meridionale di Beirut. Lo riporta Al Jazeera secondo cui il Partito di Dio ha riferito di due comandanti militari e 14 combattenti morti nell'attacco israeliano.

Tra le vittime, Hezbollah ha elencato il capo dell'unità d'élite Radwan, Ibrahim Aqil, e un alto comandante della stessa forza speciale, Ahmed Wahbi. Secondo Haaretz, tra i nomi ci sarebbero anche altri due responsabili delle forze Radwan, Abu Yasser Attar e Al-Hajj Nineveh.

09:05
09:05
Sospetto finanziatore Hezbollah si dichiara colpevole negli USA

Un ex diplomatico libanese accusato di essere un finanziatore del movimento Hezbollah sostenuto dall'Iran si è dichiarato colpevole di aver eluso le sanzioni finanziarie statunitensi.

Mohammad Ibrahim Bazzi, 60 anni, che ha la cittadinanza libanese, britannica e belga, si è dichiarato colpevole in una corte federale di New York di cospirazione per condurre transazioni illecite con un terrorista internazionale, secondo una dichiarazione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Bazzi ha «accettato la responsabilità del suo ruolo nella cospirazione per spostare segretamente centinaia di migliaia di dollari dagli Stati Uniti al Libano in violazione delle sanzioni impostegli per aver assistito il gruppo terroristico Hezbollah», ha affermato il procuratore statunitense Breon Peace. Bazzi rischia fino a 20 anni di prigione, nonché l'espulsione e la confisca degli 828'528 dollari coinvolti nelle transazioni illegali. Non è stata fissata una data per la sentenza.

A maggio 2018, il Dipartimento di Stato aveva dichiarato Bazzi un «terrorista globale» e aveva offerto una ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni che portassero alla sua cattura. L'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro ha affermato che Bazzi «ha fornito milioni di dollari a Hezbollah nel corso degli anni, generati dalle sue attività commerciali in Belgio, Libano, Iraq e in tutta l'Africa occidentale». A febbraio 2023, è stato arrestato in Romania ed estradato negli Stati Uniti.

09:05
09:05
Svizzera all'ONU, appello per una de-escalation in Medio Oriente

Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la Svizzera ha lanciato un appello per una de-escalation in Medio Oriente. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato, ha ribadito ancora una volta la rappresentanza elvetica.

La Confederazione è profondamente preoccupata per la situazione in Medio Oriente, si legge in un messaggio diffuso ieri sera su X. I diplomatici svizzeri presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto la fine delle ostilità e la piena attuazione della risoluzione 1701, quella del 2006 per la fine della guerra in Libano.

In tal modo Berna ha fatto eco all'appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, che sul conflitto tra Israele e le milizie Hezbollah in Libano aveva chiesto alle parti di «tornare urgentemente alla piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e di passare immediatamente alla cessazione delle ostilità».

08:00
08:00
Il punto alle 8.00

Hamas ha condannato l'uccisione del comandante di Hezbollah, Ibrahim Aqil, nell'attacco aereo israeliano di ieri sulla capitale libanese Beirut, descrivendolo come un «crimine» e una «follia» per la quale Israele pagherà un prezzo. Lo riporta Al Jazeera.

Hezbollah ha poi  annunciato che un secondo comandante di alto rango del gruppo, Ahmed Wahbi, è stato ucciso ieri nell'attacco israeliano a sud di Beirut. Lo riporta Sky News. Wahbi ha supervisionato le operazioni militari delle forze speciali Radwan durante la guerra di Gaza fino all'inizio del 2024. Hezbollah aveva precedentemente confermato l'uccisione del suo comandante di alto rango Ibrahim Aqil nell'attacco alla periferia sud della capitale libanese.

Intanto il ministro degli esteri libanese Abdallah Rashid Bouhabib durante la riunione del Consiglio di sicurezza Onu ha definito le esplosioni con i cercapersone una «arma di guerra senza precedenti»: «sono atti terroristici» e una «chiara violazione delle leggi internazionali», ha detto. Il ministro ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di condannare Israele in modo chiaro e inequivocabile per gli attacchi terroristici, dicendo che «non possiamo accettare che sia permesso a Israele di continuare a godere dell'impunità», domandando anche di fermare la sua aggressione. Da parte sua l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon riguardo all'escalation tra lo stato ebraico e Libano ha avvertito che «se non si troverà una soluzione diplomatica, Israele dovrà adottare tutte le misure necessarie per proteggere i suoi cittadini e consentire ai residenti del nord di tornare alle loro case».