Svizzera

L'iniziativa sulla neutralità è formalmente riuscita

Delle 131.918 firme depositate, 129.806 sono risultate valide – Nel comitato promotore anche Christoph Blocher
Red. Online
29.05.2024 14:44

L'iniziativa popolare federale «Salvaguardia della neutralità svizzera» (Iniziativa sulla neutralità) è formalmente riuscita. Delle 131.918 firme depositate, 129.806 sono risultate valide.

Stando al comitato promotore, di cui fa parte anche l'ex consigliere federale Christoph Blocher, l'iniziativa deve correggere la deriva presa dal governo. Poco dopo l'inizio dell'attacco russo all'Ucraina, la maggioranza del governo ha adottato le sanzioni dell'UE contro Mosca senza pensarci due volte e senza alcun riguardo per la neutralità. Per i fautori della modifica costituzionale, a Berna «regna ancora il caos in materia di politica estera e la neutralità svizzera è diventata il gioco dei partiti politici che cercano di farsi notare».

A decretare il successo della raccolta delle firme – si leggeva nel comunicato dell'11 aprile, quando sono state consegnate le firme – è stato anche l'avvicinamento alla NATO promosso dalla responsabile del Dipartimento federale della difesa, protezione della popolazione e dello sport (DDPS), la consigliera federale Viola Amherd. Per Christoph Blocher, l'iniziativa per la neutralità è una risposta alla sottile erosione della neutralità e alla propaganda per l'abolizione della stessa. La sua attuale relativizzazione è finalizzata alla partecipazione a guerre estere attraverso misure coercitive non militari (sanzioni economiche o diplomatiche) o alla partecipazione della Svizzera ad alleanze di difesa come la NATO.

L'iniziativa esige che la Confederazione non aderisca ad alcuna alleanza militare o di difesa, salvo che in caso di attacco diretto contro il Paese. Vuole inoltre che Berna rinunci a sanzioni nei confronti di Stati belligeranti, come ha fatto invece con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. L'addestramento con partner stranieri rimarrebbe consentito e gli obblighi nei riguardi dell'Onu non sarebbero intaccati. Un altro obiettivo del testo è permettere alla Svizzera di utilizzare la sua neutralità permanente per i buoni uffici così da prevenire e risolvere i conflitti. Dovrebbe quindi essere un mediatore in grado di mantenere buone relazioni con tutti.