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«L'Iran potrebbe colpire la sede del Mossad a Tel Aviv»

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«L'Iran potrebbe colpire la sede del Mossad a Tel Aviv»
Red. Online
14.08.2024 06:00
19:31
19:31
Hamas: «Stiamo perdendo la fiducia negli USA come mediatori»

«Stiamo perdendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di mediare nei colloqui per il cessate il fuoco». Lo ha dichiarato Osama Hamdan, esponente di spicco e membro dell'ufficio politico di Hamas, in un'intervista ad Ap, ribadendo che Hamas parteciperà ai colloqui di Doha solo se questi si concentreranno sull'attuazione della proposta illustrata dal presidente americano Joe Biden a maggio.

«Abbiamo informato i mediatori che qualsiasi riunione dovrebbe basarsi sui meccanismi di implementazione e sullo stabilire un calendario piuttosto che negoziare qualcosa di nuovo», ha detto Hamdan, nell'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia. «Altrimenti, Hamas non trova alcun motivo per partecipare», ha ribadito.

18:11
18:11
Hamas non va a Doha, ma si prevedono incontri dopo il 15

Hamas ha nuovamente dichiarato che non prenderà parte ai colloqui di domani in Qatar, ma i mediatori prevedono consultazioni dopo il 15 agosto: «Intraprendere nuovi negoziati consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri», ha detto il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, come riporta Times of Israel citando Reuters.

«Hamas è impegnata a rispettare la proposta presentata il 2 luglio», ha aggiunto. L'assenza di Hamas, tuttavia, non elimina le possibilità di progressi, poiché il suo capo negoziatore Khalil al-Hayya risiede a Doha e il gruppo ha canali aperti con Egitto e Qatar.

Da Israele intanto arriva la notizia che «Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha approvato la partenza della delegazione israeliana per Doha domani, così come il mandato per condurre i negoziati». Lo si apprende da una nota del suo ufficio in cui si precisa che parteciperanno ai colloqui il capo del Mossad e quello dello Shin Bet.

«Il capo del Mossad, il capo dello Shin Bet, Nitzan Alon e Ophir Falk» compongono la squadra, ha detto il portavoce dell'ufficio del primo ministro israeliano all'Afp.

Alon coordina le questioni relative agli ostaggi e Falk è un consigliere politico di Netanyahu.

13:01
13:01
«È giunto il momento per una soluzione diplomatica tra Hezbollah e Israele»

L'inviato statunitense Amos Hochstein, arrivato oggi a Beirut (Libano), ha detto che «è giunto il momento» per una soluzione diplomatica tra Israele ed Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.

Hochstein è nella capitale del Libano nel contesto di un'azione concertata degli Stati Uniti per impedire che le tensioni regionali degenerino in una guerra totale.

Quando gli è stato chiesto, in una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del parlamento libanese Nabih Berri, un forte alleato di Hezbollah, se Israele ed Hezbollah possano evitare una guerra, Hochstein ha risposto: «Spero di sì, credo di sì», riporta il quotidiano in linea The Times of Israel.

11:46
11:46
«Se Hezbollah attacca, si assisterà a una nuova realtà sul confine settentrionale»

Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese, potrebbe «portare a un attacco israeliano che porterà a una nuova realtà sul confine settentrionale». Lo scrive il quotidiano statunitense The Wall Street Journal.

La fonte ha aggiunto che la leadership del comando settentrionale di Israele sta spingendo per un approccio più aggressivo contro Hezbollah rispetto a quello adottato finora, da dopo il 7 ottobre e i continui lanci di razzi dal Libano.

10:36
10:36
L'Iran non parteciperà a colloqui per un cessate il fuoco a Gaza

La missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite ha indicato che la Repubblica islamica non intende inviare rappresentanti ai colloqui per il cessate il fuoco a Gaza. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

Teheran ha respinto l'invito di Gran Bretagna, Francia e Germania ad astenersi da qualsiasi attacco di rappresaglia contro Israele, che avrebbe ulteriormente inasprito le tensioni regionali. L'Iran la definisce una «richiesta eccessiva».

08:57
08:57
«Hamas afferma che non andrà ai negoziati»

Il movimento palestinese Hamas non parteciperà ai negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, previsti per domani. Lo ha detto all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti il rappresentante del movimento islamista palestinese in Libano, Ahmed Abdel Hadi.

«Non parteciperemo ai colloqui previsti giovedì», ha detto a nome di Hamas, aggiungendo che il movimento ha chiesto ai mediatori (Egitto, Qatar e Usa) di presentare un piano per attuare quanto concordato in precedenza, sulla base di quanto proposto dal presidente degli Usa Joe Biden e della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, invece di tenere un nuovo round di negoziati.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

L'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv come rappresaglia per l'assassinio di alti funzionari di Hamas e Hezbollah alla fine del mese scorso, secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. Tra gli altri potenziali obiettivi citati da Press Tv figurano il kibbutz di Palmachim, le basi aeree e missilistiche di Tel Nof e Sdot Micha, nonché il quartier generale operativo dell'unità di intelligence militare 8200.

Intanto le Forze di difesa israeliane affermano che l'Home Front Command terrà un'esercitazione nei pressi della città centrale di Lod, sottolineando che l'esercitazione è stata pianificata in anticipo e che non è legata ai preparativi per un possibile attacco iraniano su larga scala contro Israele nei prossimi giorni. L'esercito afferma che l'esercitazione si svolgerà durante la mattinata e il primo pomeriggio, sottolineando che le persone non devono preoccuparsi se vedono un aumento dell'attività dei veicoli militari nella zona.

Sempre le Forze di difesa israeliane, infine, hanno affermato di aver temporaneamente chiuso un itinerario a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, usato per consegnare aiuti umanitari ai palestinesi, dopo che Hamas ha aperto il fuoco nella zona. L'esercito non ha fornito ulteriori dettagli sull'incidente.