Lombardia verso il referendum per l'autonomia

MILANO - Il presidente della Lombardia Roberto Maroni annuncerà domani la data del referendum - puramente consultivo - sull'autonomia della Regione. La notizia è stata diffusa quest'oggi dalla stampa italiana. Maroni ha promesso che il referendum verrà fatto entro la fine dell'anno, verosimilmente ad ottobre. Anche i veneti saranno chiamati alle urne, il politico varesino ha fatto sapere di essere d'accordo con il presidente del Veneto Luca Zaia, con il quale quest'oggi definirà alcuni punti. "Abbiamo già fatto la gara per il sistema elettronico di voto: ora ci sono diverse procedure da attivare e un cronoprogramma. Oggi definirò gli ultimi dettagli – ha spiegato Maroni – e domani in Giunta regionale, che terremo a Bergamo, annuncerò la data".
In caso di vittoria del "sì", non vi saranno cambiamenti sostanziali, almeno non nell'immediato, in quanto il referendum è solo consultivo. In futuro però i governatori regionali guadagneranno più forza contrattuale in caso di negoziati con Roma. Dopo il referendum, Lombardia e Veneto potranno trattare con il Governo centrale per ottenere maggiori competenze. Le due Regioni potranno inoltre mantenere nelle proprie casse una parte della tassazione che oggi finisce allo Stato italiano.
Immediate le critiche del segretario regionale del PD Alessandro Alfieri, secondo cui Maroni passerebbe alla storia come "il presidente della Lombardia che ha speso 46 milioni di euro per fare una cosa che si può fare gratis". Alfieri, riporta Il Fatto quotidiano, ha quindi invitato Maroni a lasciar perdere una manovra del genere: "Ci ripensi, non è con inutili iniziative di parte, ma tenendo insieme il territorio lombardo, che si possono ottenere risultati per i cittadini".