Lotto, quei numeri che ci fanno sognare

Trentaduemilionitrecentotrentatremiladuecentocinquantafranchi. E sessanta centesimi. Andateglielo a raccontare al fortunatissimo giocatore (o giocatrice chissà) presumibilmente romando che la scorsa settimana, azzeccando tutti e sette i numeri vincenti, si è aggiudicato questa cifra smisurata persino da scrivere. Andateglielo a raccontare dicevamo, che come sostenne con disprezzo dall?alto dei suoi calcoli probabilistici il matematico Bruno De Finetti, il Lotto è una «tassa sull?imbecillità». Una «tassa» che però anche in Svizzera non smette di far sognare centinaia di migliaia di appassionati ogni settimana e che nonostante la concorrenza di lotterie ancora più ricche e seguite come la continentale EuroMillions, rimane un appuntamento irrinunciabile per moltissimi di noi . Si calcola infatti che nel 2012 un cittadino svizzero su due almeno una volta abbia tentato la sorte allo Swiss Lotto. Certo, anche per quello che una volta si chiamava con precisione tutta elvetica «Lotto svizzero a numeri» sono passati i tempi d?oro. Quel boom transfrontaliero che, complice il fascino delle estrazioni in diretta con le palline numerate e i loro percorsi impossibili, diventava nel tardo pomeriggio del sabato protagonista di un rito televisivo di culto in tutta l?area insubrica. Un successo che alla fine degli anni Ottanta indusse la società organizzatrice delle lotterie Swisslos ad introdurre le due estrazioni settimanali che oggi sono l?abitudine e che con l?introduzione della possibilità di giocare via Internet ha trasformato il lotto rossocrociato nel gioco che conosciamo oggi. E dire che quella del Lotto in Svizzera è un?istituzione relativamente recente soprattutto se paragonata a certe realtà secolari e tradizionali come quella italiana. La prima estrazione avvenne infatti solo il 10 gennaio 1970 e ci vollero ben nove anni per assistere ad una vincita milionaria, con 1,67 milioni di franchi portati a casa da un unico giocatore nel 1979. A gestire questo colossale business è la Lotteria intercantonale Swisslos, una società cooperativa fondata nel lontano 1937, i cui soci sono i cantoni della Svizzera tedesca e il Canton Ticino (nella Svizzera francese agisce invece La Loterie Romande). Su incarico di questi venti cantoni e del Principato del Liechtenstein, Swisslos offre i giochi di lotteria a numeri (tra i quali appunto lo Swiss Lotto ed EuroMillions), le scommesse sportive (Sporttip, Totogoal) e una vasta gamma di biglietti del tipo «gratta e vinci» tra i quali furoreggia il notissimo «Win for Life».Ogni anno Swisslos versa ai fortunati vincitori delle lotterie circa 600 milioni di franchi, ma destina anche 354 milioni di franchi ai fondi cantonali di distribuzione. L?utile netto di Swisslos per legge è infatti destinato interamente alle opere di pubblica utilità. Con questi soldi i fondi cantonali sostengono ogni anno più di 12.000 progetti nei settori della cultura, dello sport, della natura, dell?ambiente e delle opere sociali. Dalla sua fondazione Swisslos ha investito circa 5 miliardi di franchi in progetti benefici e di pubblica utilità. Una realtà che le conferisce il ruolo di promotore svizzero più importante della cultura e dello sport. Nemmeno questi numeri impressionanti tuttavia hanno potuto nascondere la concorrenza spietata che la ricchissima lotteria europea EuroMillions sta portando al più tradizionale lotto svizzero...
Dopo l?immersione nei meccanismi di Swiss Lotto, un tuffo nella realtà ticinese. Chi sono gli amanti di lotterie a numeri, scommesse sportive e «gratta e vinci»? Cosa sognano? Ce lo facciamo raccontare da proprietari e gerenti di alcune edicole del Luganese, le nostrane «case della fortuna» («casas da sorte», è così che si chiamano – e ci piace – i chioschetti interamente votati alle schedine multicolore in Portogallo). «Mi promettono mari e monti in caso di grosse vincite», dice il proprietario dell?Edicola del Corso in Corso Elvezia a Lugano. «Purtroppo però non è mai successo che un mio cliente facesse 6 al Lotto». Nel suo chiosco – specifica – va molto forte EuroMillions e vediamo «gratta e vinci» di ogni tipo che ci strizzano l?occhio dal bancone: Win for life, Podium, Minisafe, ecc. «C?è chi gioca quasi ogni giorno», afferma il nostro interlocutore. «Si tratta soprattutto di impiegati, più uomini che donne, di età compresa tra i 25 e i 50 anni». Ma quando si alza il premio, spiega l?uomo, anche chi non gioca abitualmente si lascia tentare. Si assiste a una vera e propria «corsa generalizzata alla schedina». Spesso, aficionados o meno, si fermano a chiacchierare. «Mi raccontano cosa farebbero in caso di grosse vincite, milioni intendo. Tutti, e dico tutti, come prima cosa smetterebbero di lavorare. Io cosa farei? Mah, costruirei un parcheggio in centro e poi partirei per un lungo viaggio. Ma, devo dire, non sono un grande giocatore...».