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«L'Ucraina nella NATO quando ci sarà la pace»

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«L'Ucraina nella NATO quando ci sarà la pace»
Red. Online
12.07.2023 06:19
22:06
22:06
«La NATO è tornata agli schemi da Guerra Fredda»

«Il vertice NATO a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov come riportato dalla Tass aggiungendo che «Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità».

Secondo il ministro degli Esteri i Paesi NATO si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di «prolungare la guerra di logoramento».

21:34
21:34
«Posizioni consolidate sulle linee occupate a Bakhmut»

A est le forze ucraine oggi sono «avanzate sul fianco meridionale intorno a Bakhmut» e hanno «consolidato le loro posizioni sulle linee occupate». Lo ha scritto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, aggiungendo che sul fronte orientale «continuano pesanti combattimenti» e che le forze di difesa di Kiev «hanno frenato l'offensiva russa nelle direzioni di Kupyansk, Lyman, Avdiivka e Maryinka».

Verso sud, invece, le forze di difesa ucraine «hanno continuato la loro offensiva in direzione di Melitopol e Berdiansk» portando a termine compiti «volti a indebolire il nemico e a definire la situazione per ulteriori azioni», spiega la viceministra.

Malyar ha notato come Mosca sia stata «indebolita in modo significativo» grazie «alla distruzione di un gran numero di depositi di munizioni» che ha portato alla diminuzione del «numero di attacchi nemici».

21:06
21:06
Biden: «Valuterò missili a più lungo raggio per Kiev»

Joe Biden valuterà l'autorizzazione ad inviare a Kiev missili a più lungo raggio di quelli mandati finora. Lo ha detto lo stesso presidente statunitense ai reporter dopo il suo intervento all'Università di Vilnius, come riferisce il pool al suo seguito.

20:19
20:19
L'oppositore bielorusso Pushkin è morto in prigione «in circostanze inspiegabili»

L'artista bielorusso Ales Pushkin è morto in carcere «in circostanze inspiegabili dopo un intervento chirurgico in un ospedale della prigione». Era un oppositore politico del presidente Alexander Lukashenko, come riporta Radio Liberty.

Pushkin, 57 anni, è scomparso nella notte tra il 10 e l'11 luglio dopo che «nelle ultime settimane aveva perso 20 chili e nelle lettere aveva lamentato un dolore ai reni e aveva chiesto un cinto erniario», un apparecchio ortopedico contenitivo.

Il 30 marzo 2021 Pushkin era stato arrestato con l'accusa di «riabilitazione del nazismo», per aver esposto un ritratto del nazionalista bielorusso antisovietico Yauhen Zhikhar in una mostra nella città occidentale di Hrodno. Poi erano arrivate anche le imputazioni per incitamento all'odio e profanazione di simboli statali e, il 30 marzo 2022, la condanna a cinque anni di carcere.

In sua difesa erano intervenuti i difensori dei diritti umani di Vyasna, l'Associazione bielorussa dei giornalisti e il Comitato bielorusso di Helsinki, che lo avevano definito 'un prigioniero politico' e ne avevano chiesto il rilascio.

«La Bielorussia ha perso un uomo di talento e senza paura», ha scritto l'11 luglio su Telegram la leader dell'opposizione in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya. «Ales è stato imprigionato per la sua creatività, che era l'incarnazione dello spirito indomito del popolo bielorusso», ha continuato, «sognava una Bielorussia libera e democratica».

19:20
19:20
«Incontro significativo con Biden a Vilnius»

«Un incontro significativo e forte con il presidente degli Stati Uniti Joseph Biden a Vilnius». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito così su Telegram il colloquio avuto con il suo omologo americano in occasione del vertice Nato di Vilnius.

Zelensky ha parlato del dialogo avuto con Biden sulla «situazione in prima linea», ma anche a proposito «dell'ulteriore cooperazione a lungo termine in materia di difesa» e dei «processi interni alla Russia alla luce dei recenti eventi».

Il presidente ucraino ha dichiarato di «apprezzare enormemente» che «gli Stati Uniti sono stati al fianco dell'Ucraina per tutta la durata della nostra difesa contro le aggressioni». Per questo motivo, ha ringraziato «personalmente» il presidente Biden, il Congresso e il popolo americano «per l'assistenza di vitale importanza - militare, finanziaria, politica - fornita all'Ucraina dall'inizio dell'invasione su larga scala della Russia».

17:39
17:39
«OK alla Svezia nella NATO non prima di ottobre»

«Credo che quando il Parlamento aprirà», in ottobre dopo la pausa estiva, «questo accordo sarà quello a cui il presidente dell'Assemblea darà priorità tra gli altri accordi a livello internazionale».

Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa presso il vertice dell'Alleanza Atlantica di Vilnius a proposito della ratifica dei protocolli di adesione alla Nato della Svezia da parte del Parlamento turco. Lo rende noto la direzione delle comunicazioni del presidente.

17:29
17:29
Wallace bacchetta gli ucraini: «Mostratevi grati»

Inattesa bacchettata del ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, nei confronti dell'Ucraina dell'alleato Volodymyr Zelensky a margine del vertice Nato di Vilnius.

La gente dei Paesi alleati «vorrebbe vedere gratitudine» da parte di Kiev, ha dichiarato oggi Wallace, ex militare di carriera considerato finora un garante della linea dura britannica contro Mosca e di sostegno verso gli ucraini, il quale ha rivolto - sia pure in toni dichiaratamente amichevoli - un «consiglio» a non sottovalutare il fatto che diversi Paesi occidentali stanno «cedendo propri stock di armi» a Kiev e che non possono essere considerati alla stregua di una sorta di «Amazon» cui indirizzare ordini di materiale bellico a richiesta.

«La guerra (contro la Russia) è una guerra nobile e noi vediamo che la state combattendo non solo per voi stessi, ma anche per la nostra libertà», ha riconosciuto il ministro rivolgendosi ancora ai responsabili ucraini; non senza aggiungere tuttavia che talora i toni vanno calibrati ad esempio «per convincere i parlamentari americani» o «per persuadere politici dubbiosi di altri Paesi che vale la pena» continuare a sostenere l'Ucraina. Wallace ha poi definito «una vittoria» per Kiev il fatto che al vertice sia stato affermato che «l'Ucraina appartiene alla Nato» in prospettiva, e quindi che l'adesione «è un destino che si compirà».

Queste parole hanno suscitato grande eco sui media britannici, anche se sono state sfumate, se non corrette, nella sua conferenza stampa di fine summit dal premier Rishi Sunak. Il quale ha insistito sul fatto che Zelensky abbia ripetutamente espresso gratitudine agli alleati e ha aggiunto: «Io so che lui e la sua gente sono incredibilmente grati» per gli aiuti ricevuti.

16:14
16:14
«Confermo la morte del generale Tsokov»

Il deputato della Duma ed ex comandante della 58esima armata russa Oleg Gurulev ha detto alla tv di Stato «Rossiya» di poter confermare la presunta morte del generale russo Oleg Tsokov nella guerra in Ucraina. La notizia del presunto decesso del generale non è stata al momento confermata dal ministero della Difesa di Mosca. Lo riporta l'edizione in lingua russa della Bbc.

15:50
15:50
«Il vertice di Vilnius? Un successo per l'Ucraina»

«Il vertice di Vilnius è un successo per l'Ucraina. Il risultato di oggi è una garanzia per l'Ucraina che va verso l'adesione alla Nato ed è una garanzia per la nostra sicurezza».

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Vilnius in dichiarazioni alla stampa assieme ai leader del G7, che si sono impegnati a fornire garanzie a Kiev in previsione della futura adesione del Paese all'Alleanza.

14:43
14:43
Le garanzie del G7 a Kiev

«Ciascuno di noi lavorerà con l'Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine». Lo si legge nel documento del G7 per l'Ucraina, visto dall'ANSA. L'obiettivo è garantire che Kiev possa «difendersi oggi» e «scoraggiare l'aggressione russa in futuro».

Ciò attraverso la fornitura continua di «equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all'artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l'aviazione da combattimento - e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici».

«Oggi stiamo avviando negoziati con l'Ucraina per formalizzare - attraverso impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali - il nostro sostegno duraturo all'Ucraina mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale, ricostruisce la sua economia, protegge i suoi cittadini e persegue l'integrazione nella comunità euro-atlantica. Daremo ordine ai nostri team di iniziare immediatamente queste discussioni», si legge nel testo.

Nella dichiarazione il G7 poi «ribadisce che, coerentemente con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà per i danni causati all'Ucraina».

«Riconosciamo la necessità d'istituire un meccanismo internazionale per la riparazione dei danni, delle perdite o delle lesioni causate dall'aggressione russa ed esprimiamo la nostra disponibilità ad esplorare le opzioni per lo sviluppo di meccanismi appropriati», si legge nel documento.

Da parte sua l'Ucraina si impegna a «contribuire positivamente alla sicurezza dei partner e rafforzare le misure di trasparenza e responsabilità per quanto riguarda l'assistenza dei partner».

Nel capitolo della dichiarazione dedicato alle responsabilità previste da Kiev, i paesi del G7 indicano che è necessario «proseguire l'attuazione delle riforme delle forze dell'ordine, del sistema giudiziario, della lotta alla corruzione, della governance aziendale, dell'economia, del settore della sicurezza e della gestione dello Stato, che sottolineano l'impegno del paese nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e della libertà dei mezzi di comunicazione, e che portano l'economia del Paese su un percorso sostenibile».

Servirà poi «promuovere le riforme e la modernizzazione della difesa, anche rafforzando il controllo civile democratico delle forze armate e migliorando l'efficienza e la trasparenza delle istituzioni e dell'industria della difesa ucraina».

«L'Ue e i suoi Stati membri sono pronti a contribuire a questo sforzo e prenderanno rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo; questo sforzo sarà portato avanti mentre l'Ucraina persegue un percorso verso la futura adesione alla comunità euro-atlantica.

»Altri paesi che desiderano contribuire a questo sforzo per garantire un'Ucraina libera, forte, indipendente e sovrana possono aderire alla presente Dichiarazione congiunta in qualsiasi momento«.

14:37
14:37
«Il Gruppo Wagner non raggiunse un deposito di armi nucleari»

Il Cremlino ha definito «una bufala» la voce non confermata secondo la quale i mercenari del gruppo Wagner, durante la rivolta del 24 giugno, avrebbero raggiunto un sito di stoccaggio di armi nucleari nella regione di Voronezh. Lo riporta l'agenzia Interfax.

«Il Cremlino non dispone di informazioni del genere. Sembra essere un'altra bufala», ha dichiarato il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov.

Sul suo sito internet, la Reuters riporta che in un'intervista all'agenzia il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha dichiarato - senza fornire nessuna prova - che i miliziani della Wagner il 24 giugno avrebbero a suo dire raggiunto una struttura nucleare e avrebbero voluto prendere possesso di «piccoli congegni nucleari di epoca sovietica» senza riuscirvi.

14:16
14:16
Il capo degli 007 russi conferma la telefonata con la CIA

Il direttore dei servizi di intelligence russi all'estero (SVR) Sergey Naryshkin ha confermato alla Tass di aver avuto una conversazione telefonica con il capo della CIA, William Burns, alla fine di giugno.

«Sì, in effetti, la conversazione è avvenuta alla fine del mese scorso», ha detto Naryshkin. «Il pretesto per una conversazione telefonica da parte del collega americano - ha proseguito - sono stati a mio avviso i fatti del 24 giugno», il giorno della rivolta dei mercenari della compagnia Wagner.

«Mi sembra - ha dichiarato ancora il capo dell'SVR - che questo fosse più un pretesto, perché la parte principale della conversazione era incentrata» sulla situazione in Ucraina. «Abbiamo pensato, ragionato su cosa fare con l'Ucraina», ha detto Naryshkin, secondo cui la conversazione tra lui e il capo della CIA sarebbe durata «circa un'ora».

Nell'intervista alla Tass Naryshkin ha anche detto che al vertice della NATO a Vilnius «non si è sentito niente che potesse essere inaspettato per la parte russa e non sia stato registrato nei documenti».

13:47
13:47
«Gli F-16 voleranno a inizio 2024»

L'addestramento dei piloti ucraini all'uso degli F-16 dovrebbe iniziare i primi di agosto o al massimo i primi di settembre e parallelamente avranno inizio le procedure legali e le preparazioni tecniche per il trasferimento dei caccia americani. «Penso quindi che alla fine del primo trimestre del prossimo anno i primi F-16 voleranno sui cieli ucraini, se tutto andrà secondo il programma»: lo ha dichiarato, citato da Rbc-Ucraina, il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Allo stesso tempo, il ministro ha osservato che si procederà anche alla formazione di ingegneri, tecnici e alla preparazione delle relative infrastrutture.

13:46
13:46
Sunak d'accordo con Zelensky

Le garanzie di sicurezza promesse dal G7 all'Ucraina a margine del vertice Nato di Vilnius sono «importanti», ma «non possono sostituire» l'adesione di Kiev all'Alleanza Atlantica. È l'opinione concorde del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del primo ministro britannico Rishi Sunak, certificata da una nota di Downing Street diffusa oggi dopo un faccia a faccia a margine del vertice Nato di Vilnius.

Nell'incontro si è parlato di «progressi nella controffensiva» contro le forze russe e del «nuovo pacchetto» di aiuti militari annunciati da Londra. Quanto alle garanzie del G7, i due leader le hanno citate come un punto di partenza su cui «costruire» altro «quanto prima possibile».

Da parte sua Zelensky ha scritto su Telelgram: «Incontro con Rishi Sunak. Terzo incontro e terzo successo per l'Ucraina al vertice di oggi» a Vilnius. «Difesa, politica, nostra sicurezza comune. Ho ringraziato per le armi, in particolare le armi a lungo raggio, e per il forte sostegno all'Ucraina sulla via della Nato. Stiamo preparando garanzie di sicurezza per l'Ucraina sulla strada per la Nato. Un ottimo incontro!»

In precedenza il presidente ucraino ha inoltre avuto un «incontro con il primo ministro del Canada Justin Trudeau. Un inizio di giornata significativo al vertice!», afferma Zelensky in un messaggio postato sul suo canale Telegram. «Stiamo discutendo di garanzie di sicurezza per l'Ucraina sulla via della Nato: abbiamo la comprensione del Canada, e ci sarà la comprensione del mondo, stiamo preparando un'importante vittoria in termini di sicurezza per l'Ucraina. Grazie a Justin e al Canada per aver rafforzato i nostri soldati con veicoli blindati. Ci sono accordi importanti», ha scritto Zelensky.

Sempre stamani egli ha avuto un incontro bilaterale anche con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, dal quale ha ricevuto rassicurazione specifiche: «ad agosto è stato deciso di iniziare l'addestramento dei piloti. Ci stiamo avvicinando a una decisione sull'aviazione moderna per l'Ucraina. Abbiamo concordato il contributo specifico dei Paesi Bassi al rafforzamento della nostra difesa aerea e dell'artiglieria. Grazie per il vostro sostegno sulla strada verso la Nato, sia in termini di invito che di garanzie di sicurezza lungo la strada, in particolare su base bilaterale. Grazie, Olanda!», ha scritto Zelensky sul suo canale Telegram.

Il leader ucraino Zelensky ha anche riferito, sempre su Telegram, di aver avuto un incontro bilaterale con il primo ministro dell'Australia, Anthony Albanese, e di averlo ringraziato per un nuovo pacchetto di forniture militari australiane a Kiev che comprende 30 veicoli corazzati di trasporto truppe Bushmaster. «Come sempre, abbiamo anche una comprensione politica completa. Riunione riuscita!»

12:34
12:34
«L'Ucraina nella NATO quando ci sarà la pace»

«Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

«Caro Volodymyr - ha detto da parte sua Stoltenberg -, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l'Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l'unità della Nato. Il summit di Vilnius marca l'inizio di una nuova relazione con l'Ucraina. L'Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d'ora».

Zelensky ha aggiunto che «capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali». «Se oggi il G7 concorderà la dichiarazione per le garanzie di sicurezza sarà un passo importante perché nel testo si dice che valgono per coprire il nostro percorso sulla via per la Nato», ha aggiunto, sottolineando che «le promesse del G7 non possono sostituire l'ingresso dell'Ucraina nella Nato come Stato membro».

«Capisco che la questione della timeline dell'invito nella Nato sia un segnale tecnico. Ma non gestiamo solo burocrazia. Sarebbe un fattore per motivare la società e per me sarebbe stato importante e lo paragono allo status di candidato per l'Ue. Anche quello era un segnale, non era attuale un ingresso nell'Ue. Ma era un segnale potente per la Russia che l'Ucraina sarà uno Stato indipendente», ha ancora spiegato Zelensky.

11:43
11:43
Zelensky: «La Germania ci fornirà altri missili Patriot»

Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vilnius è stato raggiunto un accordo per un'ulteriore fornitura di missili antimissile Patriot con relativi lanciatori all'Ucraina, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram.

«C'è un accordo per ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l'Ucraina e la nostra difesa della libertà», scrive Zelensky al termine dell'incontro con Scholz a margine del vertice della Nato nella capitale lituana.

10:45
10:45
«Le condizioni per l'adesione dell'Ucraina alla Nato sono sconosciute»

«Le condizioni per l'adesione dell'Ucraina alla Nato sono sconosciute. Non sappiamo quali siano. Non ce ne sono. Questo è il problema. Cioè, quando saranno soddisfatte le condizioni? Quali sono le condizioni? Chi dovrebbe formularle? Quali sono?», ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, come riportano i media ucraini.

09:51
09:51
Esplosioni, spari e un incendio a Sebastopoli, in Crimea

Esplosioni e sparatorie in contemporanea in diverse zone di Sebastopoli, città della Crimea, la penisola annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il canale Telegram Chp/Sevastopol che riferisce anche di un incendio scoppiato in mattinata.

09:19
09:19
Zelensky a Vilnius: «Voglio discutere di garanzie di sicurezza»

«Voglio discutere con i partner della Nato delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina nel suo cammino verso la Nato». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit di Vilnius.

In precedenza la Gran Bretagna ha annunciato che oggi, a margine del vertice Nato, i partner del G7 dovrebbero concordare un importante quadro internazionale per gli accordi di sicurezza a lungo termine dell'Ucraina. La dichiarazione congiunta, che dovrebbe essere firmata da tutti i membri del G7, stabilirà come gli alleati sosterranno l'Ucraina nei prossimi anni per porre fine alla guerra e per scoraggiare e rispondere a qualsiasi attacco futuro. «È la prima volta che un numero così elevato di paesi concorda un accordo di sicurezza globale a lungo termine di questo tipo con un altro paese», si legge in una nota di Downing Street.

I firmatari della Dichiarazione congiunta assumeranno impegni bilaterali di sicurezza a lungo termine per l'Ucraina, con l'obiettivo di costruire un'Ucraina in grado di difendere la propria sovranità territoriale oggi e in futuro.

«Mentre l'Ucraina compie progressi strategici nella sua controffensiva e il degrado delle forze russe inizia a infettare la prima linea di Putin, stiamo intensificando i nostri accordi formali per proteggere l'Ucraina a lungo termine», sostiene il premier britannico Rishi Sunak.

Da parte sua la premier estone Kaja Kallas, arrivando al vertice della Nato per il secondo giorno di lavori, ha affermato che le garanzie di sicurezza del G7 all'Ucraina sono «un passo importante» perché «metteremo per iscritto» che sosterremo Kiev a difendersi dalla Russia «anche se ci dovessero essere dei cambi di governo dopo le elezioni» dà un quadro di stabilità.

«Noi, a differenza della Russia, manteniamo le nostre promesse ed è per questo che il linguaggio usato nel comunicato finale sul futuro ingresso dell'Ucraina è stato studiato con grande attenzione», ha aggiunto.

09:02
09:02
«Nella controffensiva Kiev ha perso 26.000 soldati»

Le forze armate ucraine hanno perso oltre 26.000 soldati e più di 3.000 equipaggiamenti militari dall'inizio della loro controffensiva il quattro giugno scorso: lo ha sostenuto il ministro della difesa russo Serghei Shoigu conversando con i media. Lo riporta la Tass.

«Le perdite dell'avversario a partire dal quattro giugno hanno raggiunto oltre 26.000 militari e 3.000 pezzi di armamenti vari», ha affermato Shoigu.

Nello stesso periodo, ha aggiunto, le truppe russe hanno distrutto 21 aerei, cinque elicotteri, 1.244 carri armati e altri veicoli blindati, 17 carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, cinque carri armati Amx prodotti dalla Francia e 12 veicoli da combattimento Bradley di fabbricazione statunitense.

08:17
08:17
Biden incontra Zelensky alle 14.45

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden incontrerà l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky oggi al vertice di Vilnius alle 15.45 locali (le 14.45 in Svizzera). Poi terrà un discorso all'Università della capitale lituana alle 19.45 locali. Lo rende noto la Casa Bianca.

06:20
06:20
Il punto alle 06.00

Le forze di Mosca hanno lanciato nella notte un attacco con droni kamikaze sulla città di Kiev e l'omonima regione: le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tutti i velivoli russi nell'area della capitale. Lo ha reso noto l'Amministrazione militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. «Il nemico ha effettuato un altro attacco aereo sulla capitale. Secondo le informazioni preliminari, ha utilizzato nuovamente munizioni di sbarramento di tipo Shahed. Dopo più di una settimana di pausa, il nemico ha lanciato droni iraniani contro Kiev per il secondo giorno consecutivo. Il raid aereo è durato più di 2 ore», si legge nel messaggio dell'Amministrazione militare. Tutti gli obiettivi russi nello spazio aereo intorno a Kiev sono stati rilevati e distrutti dalle forze di difesa aerea di Kiev. Non ci sono ancora notizie di vittime o danni.

Discussioni segrete sono in corso nell'amministrazione statunitense riguardo al possibile invio di missili a lungo raggio Atacms in Ucraina: lo riporta il New York Times (Nyt), che cita due funzionari americani e uno europeo. I funzionari americani hanno avvertito che il loro arsenale Atacms è relativamente piccolo e che questi missili sono destinati ad altri piani militari del Pentagono, inclusa la penisola coreana, scrive il giornale. Secondo una portavoce della Lockheed Martin, solo circa 4.000 Atacms sono stati prodotti da quando il missile è stato sviluppato negli anni '80. Il Regno Unito ha inviato i missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow in Ucraina a maggio e la Francia ha promesso a Kiev gli stessi missili, che chiama Scalp, ricorda il Nyt. I missili Atacms hanno una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire dal territorio ucraino anche obiettivi russi molto dietro le linee del fronte.

La NATO non dovrebbe tenere «l'intera situazione e l'Ucraina in un limbo quando si tratta di adesione»: lo ha detto ieri il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista a Bloomberg Television. Il commento segue la dichiarazione del Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, al termine del primo giorno del vertice di Vilnius, secondo cui l'Alleanza estenderà all'Ucraina l'invito ad entrare quando gli alleati saranno d'accordo e «le condizioni saranno soddisfatte». Kuleba ha sottolineato che c'erano già tutte le condizioni per far sì che l'Ucraina ricevesse un invito formale dagli alleati della Nato durante il vertice di Vilnius.