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Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto al Consiglio Europeo in videocollegamento – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:59
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Evacuazione forzata di famiglie e bimbi da 10 insediamenti
Il Consiglio di difesa regionale di Kharkiv ha deciso di annunciare l'evacuazione forzata delle famiglie con bambini da 10 insediamenti della regione perché troppo esposti al pericolo degli attacchi russi. Lo ha dichiarato su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov spiegando che in questi territori si trovano attualmente 275 minori.
Sinegubov ha sottolineato che i bambini devono essere evacuati necessariamente con almeno un genitore o un altro tutore. «Forniamo a tutti gli evacuati un alloggio e il supporto delle organizzazioni umanitarie internazionali. Esortiamo tutti i residenti di queste comunità ad assumersi la massima responsabilità per la loro vita e quella dei loro figli», ha scritto il capo dell'amministrazione regionale.
20:38
20:38
«Nave russa esplode vicino al porto a Sebastopoli»
La nave russa da ricognizione idrografica Vladimir Kozitsky, del Progetto 23040G, sarebbe esplosa vicino al porto di Sebastopoli, nella Crimea occupata. Lo riporta il canale Telegram Crimean wind. L'imbarcazione ha il compito di scandagliare i fondali in cerca, tra le altre cose, di mine.
«Secondo i testimoni, la nave è esplosa improvvisamente sulla rada esterna della baia di Sebastopoli, dove stava lavorando da qualche giorno. Si dice che dalla sala macchine sia uscito del fumo. Un rimorchiatore si è avvicinato alla nave fumante e l'ha allontanata dalla baia di Streletskaya» riporta Crimean Wind spiegando che l'episodio sarebbe successo ieri, «presumibilmente si tratta dell'assordante esplosione con vibrazioni che è stata avvertita dai residenti del centro di Sebastopoli».
Interrogata in merito durante un programma televisivo, la portavoce delle Forze di difesa del Sud, Natalia Gumenyuk, ha dichiarato in maniera ironica e allusiva che «non possiamo escludere un simile sfortunato evento». Lo riporta Rbc Ucraina. «Coloro che hanno disseminato mine nel Mar Nero saranno puniti non solo in cielo, ma anche in mare», ha dichiarato la portavoce.
19:18
19:18
«L'Ucraina non può battere la Russia, l'UE cambi strategia»
Il premier ungherese Victor Orban, parlando alla radio, ha sostenuto che l'Ucraina non può vincere la guerra contro al Russia e quindi è necessario un cambiamento nella leadership di Bruxelles per affrontare al meglio il conflitto.
È quanto emerge da una sintesi dell'intervista del venerdì concessa come ogni settimana alla radio «Kossuth» .
Circa la strategia dell'Ue sull'Ucraina, Orbán ha affermato che «ogni esperto militare afferma che l'Ucraina non vincerà al fronte», riporta il sito «About Hungary». Il premier ha sostenuto che questa strategia Ue prevede che «gli ucraini devono vincere, i russi devono perdere e il presidente (russo Vladimir Putin) deve fallire».
18:32
18:32
Pechino non sarà al vertice ucraino sulla pace a Malta
La Cina non parteciperà al vertice per la pace convocato dall'Ucraina a Malta nel quale si discuterà del sostegno per la sua cosiddetta formula. Lo sostiene Bloomberg. L'incontro di Malta fa seguito a riunioni simili tenutesi in Danimarca a giugno e in Arabia Saudita ad agosto. A Gedda Pechino aveva inviato un suo delegato.
Secondo fonti di Bloomberg, l'Ucraina punta a ospitare un vertice entro la fine dell'anno e la partecipazione cinese è considerata cruciale per questi sforzi, dal momento che è uno dei pochi Paesi con una certa influenza sulla Russia di Vladimir Putin. La formula in 10 punti per la pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky prevede il ritiro completo delle truppe russe dall'Ucraina e copre altri argomenti come il ritorno dei deportati e dei prigionieri di guerra e la garanzia della sicurezza alimentare e nucleare.
La lista dei Paesi che prenderanno parte al vertice di Malta non è stata diffusa perché, secondo il consigliere di Zelensky Igor Zhovkva, ciò potrebbe aiutare Mosca a fare pressioni. Lo riferisce il Guardian. Da Kiev fanno sapere che l'elenco sarà comunque lungo e che ci saranno funzionari di 70 Paesi, rispetto ai 43 che hanno partecipato al precedente round a Gedda in agosto e ai 15 che si sono recati a Copenaghen per i colloqui di giugno.
«È evidente che il numero di Paesi è in crescita rispetto a Gedda ed è molto importante che ci siano rappresentanti di tutti i continenti», ha dichiarato Zhovkva.
09:52
09:52
510 bambini morti dall'inizio della guerra
Secondo i report ufficiali dei procuratori minorili, 510 bambini sono stati uccisi e altri 1139 hanno riportato ferite di varia gravità a seguito dell'invasione russa, riporta Ukrinform.
I dati non sono definitivi, perché gli attacchi si susseguono. Ieri un ragazzo di 16 anni è morto in seguito a un bombardamento nel villaggio di Pozhnya nella regione di Sumy. La maggior parte dei bambini sono rimasti feriti nella regione di Donetsk (492); Kharkiv (304); Kherson (132); Kiev (129), Zaporizhzhia (99).
08:47
08:47
Un drone esplode vicino alla centrale nucleare di Kursk
Tre droni ucraini hanno tentato di attaccare ieri sera la centrale nucleare russa di Kursk, nella città di Kurchatov, e uno di questi è esploso vicino a un sito di stoccaggio di scorie nucleari. Lo riporta il canale Telegram russo di notizie Shot.
Secondo il media, il primo drone è stato trovato inesploso intorno alle 20:20 (le 19:20 in Svizzera) vicino al checkpoint del complesso amministrativo della centrale. Il secondo è stato rilevato verso le 21:30 locali ed è stato neutralizzato con i sistemi di guerra elettronica. Il terzo è stato intercettato intorno alle 23:40, è caduto vicino a un deposito di scorie nucleari ed è esploso.
La facciata del magazzino è stata danneggiata, ma non sono stati segnalati feriti o vittime.
La centrale nucleare di Kursk si trova a circa 110 km dal confine con l'Ucraina e il tentato attacco di ieri non ha pregiudicato il funzionamento dell'impianto, conclude Shot.
06:39
06:39
Il punto alle 06.00
«Dobbiamo ricordare che la Russia ora non sta combattendo per restare nella nostra Mariupol o in Crimea, ma per poter venire a Tartu», in Estonia, «o a Danzica», in Polonia, «se il Cremlino lo desidera. E molti di voi hanno vissuto questo passato». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo nel Consiglio Europeo in videocollegamento, secondo il testo del discorso pubblicato dalla Presidenza dell'Ucraina.
La Russia, ha aggiunto, «sta cercando di modificare i confini dell'Ucraina non solo per impadronirsi di questa o quella nostra regione, ma anche per modificare i confini che non le piacciono. Lo avete visto in passato. I tentativi della Russia di impedire l'adesione dell'Ucraina all'UE o alla NATO non riguardano solo il nostro Paese, ma molto di più, ovvero la capacità di portare via dall'UE o dalla NATO qualsiasi nazione che già vi si trovi, senza nemmeno chiedere la volontà di quella nazione, ma decidendo tutto per loro. Questo è ciò a cui è abituato il Cremlino», ha concluso.