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L'intelligence ucraina ha confermato le indiscrezioni sullo stato di salute del presidente bielorusso — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:47
20:47
«Non aerei ma formazione dei piloti»
Emmanuel Macron ha detto che la Francia non fornirà aerei caccia all'Ucraina ma garantirà «la formazione di piloti» all'Ucraina. Lo ha precisato lo stesso presidente in un'intervista trasmessa stasera durante il telegiornale di TF1.
«La nostra strategia - ha detto Macron rispondendo al giornalista che lo intervistava sull'incontro di ieri sera all'Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - è quello di aiutare l'Ucraina a resistere» e l'obiettivo è sostenere una «controffensiva per riportare tutti al tavolo dei negoziati».
Quanto alle armi, «molte le abbiamo già consegnate - ha detto Macron - ieri abbiamo parlato dei bisogni dell'Ucraina». «Abbiamo garantito nuove munizioni - ha continuato - e ci siamo impegnati ad organizzare con gli ucraini, nell'est del paese, il necessario per formare le loro truppe e riparare i veicoli, i cannoni».
Non ci sono programmi per la fornitura di caccia, ma - ha detto Macron - «abbiamo aperto la porta alla formazione di piloti, insieme ad altri Paesi europei». Il capo dell'Eliseo ha escluso che la Francia «consegni all'Ucraina armi per attaccare il territorio russo»: «non facciamo guerra alla Russia», ha aggiunto.
20:26
20:26
«Avanziamo ancora a Bakhmut, presi fino a 2 km in 48 ore»
Negli ultimi due giorni, le forze di difesa dell'Ucraina sono avanzate in alcuni punti sui fianchi intorno a Bakhmut di una distanza compresa tra 350 metri e 2 chilometri. Lo ha detto il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina, Serhiy Cherevaty, citato da Rbc-Ucraina.
«Tuttavia, il nemico sta resistendo ferocemente. Durante la giornata, si sono svolti 34 scontri nella direzione di Bakhmut, il nemico ha sparato contro le nostre posizioni 479 volte con vari sistemi e artiglieria. Ci sono stati 4 raid aerei», ha affermato, aggiungendo che 149 russi sono stati uccisi e 160 feriti, mentre sei sono stati catturati.
Intanto, i servizi di sicurezza russi (Fsb) avrebbero accusato un ex funzionario dell'ambasciata americana in Russia di «collaborazione su base riservata con uno Stato estero o un'organizzazione internazionale o straniera»: lo riferisce l'agenzia di stampa statale russa Tass citando fonti nelle forze dell'ordine russe secondo cui la persona accusata si troverebbe in custodia cautelare dopo essere stata arrestata. Le presunte accuse rivolte all'ex funzionario dell'ambasciata americana non sono verificabili in modo indipendente né sono verificabili le dichiarazioni della Tass.
Le relazioni tra Mosca e gli Stati Uniti sono piuttosto tese e si sono ulteriormente deteriorate dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Negli ultimi anni si sono registrati diversi casi di cittadini americani arrestati in Russia con accuse che Washington ritiene di matrice politica.
20:06
20:06
«Dopo il tour europeo torniamo a casa più forti»
«Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna. Torniamo a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per la prima linea, più protezione per il nostro popolo dal terrore russo, più sostegno politico».
Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video a bordo di un aereo.
«In tutti gli incontri abbiamo discusso della nostra Formula di pace, e ora c'è più disponibilità da parte dei nostri partner a seguirla. C'è più sostegno alla nostra adesione all'Ue, più comprensione sul fatto che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sia inevitabile», ha aggiunto.
«Quindi - conclude Zelensky - i principali risultati di questi giorni sono: nuove armi per l'Ucraina, rispetto per gli ucraini e la nostra vittoria si è avvicinata. Complimenti a tutti coloro che aiutano!».
L'incontro con Papa Francesco è stato «abbastanza incoraggiante», ha aggiunto il presidente ucraino dall'aereo sul quale sta viaggiando per tornare in patria dopo la tre giorni di incontri in Europa, tra cui l'udienza privata in Vaticano.
19:28
19:28
«L'Iran sta ampliando il suo aiuto a Mosca contro Kiev»
L'Iran continua a sostenere la Russia nella sua guerra contro l'Ucraina e sta ampliando il suo sostegno. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
«Teheran è direttamente coinvolta nell'uccisione degli ucraini», ha sottolineato precisando che gli iraniani hanno fornito droni e munizioni. D'altra parte Mosca ha concluso un accordo con Teheran per vendere jet da combattimento, elicotteri e altre armi.
Kirby si è pure espresso sul voto turco, affermando che «Joe Biden è pronto a lavorare con chiunque vinca le elezioni in Turchia».
18:52
18:52
Dall'inizio della guerra 23.600 vittime civili
«Le ostilità, inclusi gli attacchi missilistici, attualmente sembrano essere in aumento su entrambi i lati della linea del fronte in Ucraina. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha verificato l'incredibile cifra di 23.600 vittime civili dal 24 febbraio 2022, e sappiamo tutti che il costo effettivo sarà probabilmente molto più alto». Lo ha detto il sottosegretario generale dell'ONU per gli affari umanitari, Martin Griffiths, a una riunione del Consiglio di Sicurezza.
«Quasi 3,6 milioni di persone hanno ricevuto assistenza umanitaria in Ucraina nel primo trimestre del 2023 - ha aggiunto - E finora quest'anno circa 43 convogli inter-agenzia hanno consegnato rifornimenti a 278 mila persone nelle aree di prima linea, ma ci sono ancora limiti alla nostra capacità di fornire aiuti a tutti i bisognosi».
Griffiths ha sottolineato che «la sfida più grande rimangono gli impedimenti al raggiungimento di tutte le aree di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, attualmente sotto il controllo militare della Russia», ed è un «imperativo esplorare tutte le opzioni per raggiungere i civili, ovunque si trovino».
17:47
17:47
«Intercettati due aerei NATO sul Baltico»
La Russia ha affermato di aver fatto decollare uno dei suoi aerei da guerra per intercettare due aerei militari - uno francese e uno tedesco - sul Mar Baltico, che ha accusato di aver voluto «violare il confine» russo.
«Dopo che gli aerei militari stranieri sono tornati indietro dal confine di stato russo, l'aereo da combattimento russo è tornato sano e salvo all'aeroporto», ha scritto il ministero della Difesa russo su Telegram.
Intanto, circa 2.500 soldati russi sono attualmente di stanza nel territorio della Repubblica di Bielorussia. Lo ha riferito Andriy Demchenko, portavoce del servizio di guardia di frontiera statale dell'Ucraina, sottolineando che la situazione al confine rimane completamente sotto controllo.
«Il numero dei militari russi è notevolmente inferiore rispetto a pochi mesi fa, quando poteva raggiungere le 10.000-11.000 persone», ha sottolineato Demchenko, citato da Ukrinform, spiegando che ora Mosca sta riportando le unità addestrate in Russia per poi inviarle sul fronte orientale ucraino.
«Vediamo che molte unità vengono ritirate dalla Bielorussia e i campi di addestramento non vengono riforniti», ha detto Demchenko.
16:26
16:26
Kiev non può escludere la fine dell'accordo sul grano
Kiev non può escludere che l'accordo sul grano del Mar Nero possa concludersi nel suo giorno di scadenza, giovedì 18 maggio. Lo ha detto Olha Trofimtseva, ambasciatrice del ministero degli Esteri ucraino, aggiungendo che il governo ucraino sta ricevendo segnali contrastanti sul futuro dell'intesa.
«La situazione complessiva (dopo i colloqui) non è cambiata molto e riceviamo informazioni piuttosto contrastanti sull'accordo sul grano e sulla possibilità della sua continuazione», ha affermato, citata da Sky News.
Mosca ha minacciato di abbandonare l'accordo il 18 maggio a meno che non venga soddisfatta una lista di richieste per rimuovere gli ostacoli alle esportazioni russe di grano e fertilizzanti.
«Una tale cessazione, l'uscita (della Russia) dall'iniziativa sul grano è possibile, ma per tutti e principalmente per la parte russa ciò significherebbe un'escalation della situazione e complicherà la loro futura posizione negoziale», ha affermato Trofimtseva.
16:23
16:23
«Il Sudafrica neutrale nella competizione Russia-Occidente»
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha affermato che c'è una «pressione straordinaria» sul Paese affinché abbandoni la sua posizione di non allineamento sulla guerra in Ucraina. Nella propria newsletter settimanale pubblicata sul sito web della presidenza, Ramaphosa ha affermato che il Sudafrica non si schiererà in quella che ha definito «una competizione tra Russia e Occidente».
Le sue dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo che l'ambasciatore degli Stati Uniti a Pretoria, Reuben Brigety, ha accusato il Paese, nonostante la sua dichiarata neutralità, di aver fornito segretamente a Mosca armi e munizioni, che sarebbero stati caricati a dicembre su una nave russa in una base navale a Città del Capo. Ramaphosa ha dichiarato che avrebbe aperto un'inchiesta su tale accusa, affermando che non ci sono prove concrete a suo sostegno.
Dopo aver ricordato che anche altre nazioni africane sono soggette a una pressione simile per abbandonare la loro posizione di non allineamento, Ramaphosa ha puntualizzato la politica estera del Sudafrica, che ha «una salda convinzione nel valore di un ordine mondiale multilaterale inclusivo e nella risoluzione pacifica dei conflitti attraverso il dialogo».
Ribadendo la posizione del Paese, il capo di Stato ha sottolineato che «il Sudafrica non è stato e non sarà coinvolto in una competizione tra potenze globali».
16:05
16:05
«Lukashenko è malato ma a noi interessa salute di Putin»
L'intelligence ucraina ha confermato che il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è malato.
Andriy Yusov, rappresentante della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa, ha affermato, come riporta Unian: «sì, ci sono informazioni sui problemi di salute del dittatore, ma non entreremo nei dettagli. Dopotutto, la salute di Putin è molto più interessante per gli ucraini e per il mondo intero della salute di Lukashenko», ha detto.
16:04
16:04
L'Ungheria è contraria alle sanzioni UE alle imprese cinesi
L'Ungheria è contraria a misure restrittive nei confronti delle società cinesi che aiutano la Russia, come proposto dalla Commissione europea nell'undicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, in visita in Cina.
«Il rispetto reciproco deve costituire la base della cooperazione Ue-Cina» ha detto Szijjártó, aggiungendo che Budapest «si oppone al trattamento della Cina come un rischio o all'imposizione di restrizioni alle società cinesi».
«L'Ungheria - ha poi annunciato - si è assicurata 3 miliardi di euro di investimenti automobilistici cinesi, consolidando ulteriormente la sua posizione di principale destinazione degli investimenti nell'Europa centrale». Gli investimenti, ha spiegato, «rafforzeranno l'industria automobilistica europea».
15:49
15:49
Zelensky, nel tour in UE accordi per pacchetti potenti di difesa
«Sono estremamente soddisfatto dei nostri risultati e accordi» raggiunti in Italia, Germania, Francia e Regno Unito. «E sono molto grato a Rishi (Sunak). È stato un buon incontro con Giorgia (Meloni), con Olaf (Scholz), Emmanuel (Macron) e oggi nel Regno Unito. Pacchetti di difesa davvero importanti e potenti. Questi sono gli accordi». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky citato in una nota della presidenza ucraina, facendo un bilancio del suo tour europeo.
Secondo Zelensky, i colloqui si sono concentrati anche sui preparativi per il vertice del G7 che si terrà questa settimana a Hiroshima. «La posizione di ciascuno di questi paesi è molto importante» come «è importante che sia unita», ha osservato Zelensky, sottolineando che i negoziati hanno riguardato anche la creazione di una coalizione di aerei da combattimento per l'Ucraina e la preparazione del vertice Nato di Vilnius.
Dal canto suo, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando al Copenhagen Democracy Summit, ha dichiarato: «penso che sia ovvio che gli alleati della Nato, quando si incontreranno a luglio, invieranno un messaggio molto chiaro di sostegno all'Ucraina, che si manifesterà in molti modi diversi. Per quanto riguarda l'adesione, mi aspetto che gli alleati dicano che l'Ucraina diventerà un membro dell'Alleanza, come dichiarato più volte dai capi di Stato e di governo».
«Tutti gli alleati concordano anche sul fatto che l'Ucraina ha il diritto di scegliere la propria strada: non spetta a Mosca decidere cosa può fare l'Ucraina ma all'Ucraina e ai 31 alleati della Nato decidere sulla questione dell'adesione. Naturalmente, la porta della Nato rimane aperta», ha aggiunto Stoltenberg.
15:05
15:05
Estonia-Polonia, rafforzare la difesa della NATO sul fronte est
Il ministro degli esteri estone, Margus Tsahkna, ha incontrato oggi a Tallinn il viceministro degli Esteri polacco, Pawel Jablonski. Durante l'incontro, i due politici hanno discusso delle priorità del vertice Nato del prossimo luglio.
Entrambi hanno sottolineato l'importanza che, in tale occasione, i Paesi posti sulla frontiera orientale dell'Alleanza esprimano una posizione chiara e univoca sulla necessità di rafforzare la difesa e le misure di deterrenza di tutta la regione.
Jablonski ha inoltre partecipato all'Africa Business Forum organizzato dal ministero degli Esteri di Tallinn, dedicato allo sviluppo dei rapporti economici e politici tra il Baltico e l'Africa.
Dal canto suo, il primo ministro estone, Kaja Kallas, intervenendo al Copenaghen Democracy Summit 2023, ha dichiarato che «riconoscere la colpa collettiva dei russi e costringerli ad assumersi la responsabilità personale della guerra in Ucraina è la base affinché quella società abbia un futuro e una premessa per spezzare il ciclo di violenza e aggressione da parte della Russia».
Ribadendo la posizione dell'Estonia, secondo cui solo una vittoria piena dell'Ucraina potrà garantire una pace duratura nel Vecchio Continente, Kallas ha sottolineato che, perché essa avvenga, i Paesi della Nato devono garantire all'Ucraina sostegno militare e riconoscere alla Russia la sua responsabilità politica e penale per la guerra.
«Ora più che mai», ha continuato il Primo ministro, «è necessario porre fine alla presenza di 'zone grigie' in Europa. Garantire all'Ucraina l'accesso alla Nato è una questione di sicurezza collettiva». «Per il Cremlino», ha detto ancora Kallas, «la governance democratica in Europa è una minaccia che, in quanto tale, va annientata. Vede la democrazia liberale come il suo più grande nemico» che combatte non solo con la guerra tradizionale, ma con uguale forza attraverso attacchi ibridi, portati con tutte le più moderne tecnologie informatiche e «che impone una costante preparazione da parte di ciascuno».
Il Copenaghen Democracy Summit è un convegno annuale organizzato dall'Alliance of Democracies Foundation, un think-tank fondato nel 2017 dall'ex Segretario generale della Nato ed ex-Primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen.
13:47
13:47
Il comandante dell'esercito sudafricano in visita a Mosca
Il comandante delle forze terrestri dell'esercito sudafricano è in visita ufficiale a Mosca: lo riferiscono le agenzie di stampa russe. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti avevano accusato Pretoria di aver fornito armi alla Russia. Secondo il Ministero della Difesa russo, il tenente generale Lawrence Mbatha e la sua delegazione hanno discusso con i colleghi russi «questioni di cooperazione militare» volte ad «aumentare la prontezza di combattimento delle forze armate di entrambi i Paesi».
13:45
13:45
«Con il Regno Unito lavoriamo a una coalizione per i jet»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto al termine dei colloqui a Chequers col premier britannico Rishi Sunak che stanno lavorando alla creazione di «una coalizione per i jet» da guerra da fornire a Kiev. «Nel prossimo futuro sentirete alcune decisioni molto importanti, ma dobbiamo lavorarci ancora un po'», ha aggiunto Zelensky.
Dal canto suo, Sunak ha sottolineato l'importanza di accordi di sicurezza «a lungo termine» per permettere all'Ucraina di proteggersi da una «futura aggressione russa». Sunak ha inoltre confermato che inizierà «relativamente presto» l'addestramento da parte britannica dei piloti ucraini per i caccia F-16 all'interno di un programma annunciato a febbraio da Londra.
13:43
13:43
Gli 007 di Kiev sui leak di Prigozhin: «No comment»
La Direzione principale dell'intelligence ucraina (Mdi) non conferma né smentisce l'articolo del Washington Post secondo cui Yevgeny Prigozhin, fondatore del Gruppo Wagner, avrebbe offerto loro informazioni sulle posizioni dell'esercito russo in cambio del ritiro delle forze armate ucraine da Bakhmut. Ma «è chiaro che l'Ucraina sta facendo tutto il possibile per proteggere i propri interessi nazionali, per de-occupare effettivamente il territorio», afferma Andrei Yusov, portavoce della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa.
«Penso che l'Ucraina dovrebbe, e naturalmente i servizi di intelligence lo faranno e dovranno, discutere di queste cose quando necessario e nell'interesse nazionale dell'Ucraina», ha detto Yuso. Il portavoce ha chiarito che Kiev utilizza diversi metodi e mezzi per ottenere le informazioni necessarie e ha spiegato che «non credo che dovremmo commentare con voi questo».
11:41
11:41
Sunak a Zelensky: «Il tuo coraggio è per noi un'ispirazione»
«Il coraggio e la forza d'animo» del presidente Volodymyr Zelensky e dell'Ucraina sono «un'ispirazione per tutti noi». Lo ha detto il primo ministro Rishi Sunak accogliendo all'interno della residenza di Chequers il leader ucraino.
Mentre Zelensky ha risposto, «vi siamo grati dal profondo del cuore», riferendosi al massiccio sostegno militare fornito da Londra a Kiev. Sunak ha ricordato a Zelensky che si trovavano nella stanza usata da Winston Churchill per molti dei suoi discorsi radiofonici tenuti durante la Seconda guerra mondiale.
11:39
11:39
«Gli ucraini hanno bombardato Tokmak nella regione di Zaporizhzhia»
Un pesante bombardamento ucraino, che ha provocato anche vittime civili, è avvenuto stamane sulla cittadina di Tokmak, nella regione di Zaporizhzhia. Lo affermano fonti dell'amministrazione filorussa citate dall'agenzia Tass.
Secondo diversi osservatori militari Tokmak potrebbe trovarsi al centro della controffensiva delle truppe di Kiev se, come prevedono la maggior parte degli esperti, queste muoveranno in direzione sud verso il Mar d'Azov. Un'altra fonte delle autorità filorusse ha detto che un bombardamento ucraino ha colpito anche il vicino insediamento di Molochansk.
Secondo le fonti le forze ucraine hanno bombardato per due volte nelle prime ore di oggi Tokmak con razzi lanciati dai sistemi Himars che hanno danneggiato una scuola e alcuni edifici residenziali. Sono state colpite in particolare la Via Lenin, la Via 14 settembre e la Via Kosmicheskaya.
Nei giorni scorsi le autorità della parte della regione di Zaporizhzhia controllata dai russi avevano invitato la popolazione civile a partire di fronte all'intensificarsi dei bombardamenti ucraini in vista dell'attesa controffensiva.
11:38
11:38
Prigozhin: «Fake news i leak dagli USA su di me»
Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha smentito come una «fake news» il contenuto di alcuni leak usciti negli USA secondo i quali avrebbe indicato alle forze ucraine posizioni delle truppe russe da bombardare.
Dietro a queste presunte rivelazioni, afferma in un video Prigozhin, potrebbe esserci «qualche giornalista in cerca di clamore» oppure qualche «compagno» dell'establishment. «Cercheranno di buttare su di me tanta me*da quanto potranno», afferma ancora il capo della Wagner.
10:55
10:55
Sunak agli alleati: «Aiutare Kiev in un momento cruciale»
Il premier britannico Rishi Sunak ha lanciato un appello globale agli alleati occidentali per sostenere militarmente l'Ucraina «in questo momento cruciale», riferendosi alla controffensiva delle truppe di Kiev per respingere l'invasione russa.
È quanto si legge nel comunicato diffuso da Downing Street diffuso prima dell'incontro col presidente Volodymyr Zelensky a Chequers, la residenza ufficiale di campagna del primo ministro. Sunak si impegna a portare avanti il suo appello nel corso dei prossimi vertici internazionali al Consiglio d'Europa e nel G7.
08:55
08:55
Un inviato speciale della Cina andrà a Kiev, poi a Mosca
Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici dal 2019 ed ex ambasciatore in Russia, darà il via oggi con la sua delegazione alla missione in Europa che lo porterà prima a Kiev e poi a Mosca, negli sforzi di Pechino per trovare una «soluzione politica» alla crisi ucraina.
Li si recherà anche in Polonia, Francia e Germania, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri cinese la scorsa settimana, «per comunicazioni approfondite» e per rimarcare che «dallo scoppio della crisi ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente colloqui di pace».
La Cina, a tal proposito, «è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo per raggiungere un maggiore consenso internazionale sul cessate il fuoco, sulla fine della guerra, sull'apertura di colloqui di pace e per evitare l'escalation della situazione, in modo da dare contribuire alla promozione della soluzione politica della crisi ucraina». Li, noto per il suo fluente russo (è stato ambasciatore a Mosca per dieci anni fino al 2019), è il funzionario cinese di più alto livello a visitare l'Ucraina da quando la Russia ha iniziato la sua aggressione a febbraio 2022 e il suo viaggio potrebbe coincidere con l'inizio della controffensiva a lungo attesa delle truppe di Kiev per riconquistare il territorio occupato. La visita è maturata dopo che il presidente Xi Jinping ha avuto a fine aprile una telefonata con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, la prima dallo scoppio della guerra.
Zelensky ha descritto il colloquio di un'ora come «lunga e significativa», mentre Xi ha affermato che «la posizione centrale della Cina è di promuovere la pace con i colloqui». Nel primo anniversario dell'invasione della Russia, la Cina ha rilasciato la sua «posizione sulla risoluzione politica della crisi ucraina», un documento di 12 punti accolto con scetticismo in Occidente, visti i legami di Pechino con la Russia.
Pechino non ha condannato esplicitamente Mosca per l'invasione, intervenendo spesso in suo soccorso, a partire dalle votazione all'Onu.
08:52
08:52
Kiev annuncia il primo successo a Bakhmut
L'esercito ucraino ha annunciato oggi il «primo successo» della sua offensiva alla periferia di Bakhmut, nell'est del Paese, la battaglia più lunga e sanguinosa del conflitto con la Russia.
«L'avanzata delle nostre truppe nell'area di Bakhmut è il primo successo dell'offensiva» volta a difendere questa città che i russi stanno cercando di prendere dalla scorsa estate, ha affermato il comandante delle truppe di terra ucraine Oleksandr Syrsky, citato dal ministero della Difesa.
08:50
08:50
«La NATO tratta l'adesione di Kiev, per ora nessun invito»
Fra i Paesi membri della NATO c'è un «consenso» sul fatto che non ci sarà alcun invito formale all'Ucraina per l'adesione all'alleanza al prossimo vertice dell'11 e 12 luglio.
Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali i membri della NATO stanno trattando per determinare i prossimi passi per l'Ucraina cercando di risolvere le divisioni esistenti su quanto velocemente Kiev potrebbe aderire.
I Paesi dell'Europa orientale premono per passi concreti verso l'adesione, incluso l'impegno a una tabella di marcia per l'accesso di Kiev, mentre gli Stati Uniti e alcuni paesi dell'Europa Occidentale premono per passi più contenuti. Le trattative si sono intensificate nelle ultime settimane in vista del vertice.
08:48
08:48
Zelensky incontrerà Sunak oggi a Londra
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che oggi arriverà a Londra per colloqui con il primo ministro britannico Rishi Sunak, in una visita a sorpresa nella capitale britannica.
In un tweet, Volodymyr Zelensky ha scritto: «Il Regno Unito è un leader quando si tratta di espandere le nostre capacità a terra e in volo. Questa collaborazione continuerà oggi. Incontrerò il mio amico Rishi. Condurremo negoziati sostanziali faccia a faccia e nelle delegazioni»
07:59
07:59
«Sette feriti nel Donetsk nella giornata di ieri»
Le forze russe hanno ferito sette residenti nella regione di Donetsk in attacchi nella giornata di ieri, stando a Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, che lo scrive in in un post su Telegram citato da Ukrinform.
«Il 14 maggio, i russi hanno ferito sette residenti della regione di Donetsk: tre a Kostiantynivka, tre a Kurakhove e uno a Druzhkivka. Attualmente è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha», ha affermato.
07:39
07:39
«Prigozhin offrì a Kiev posizione truppe russe»
Alla fine di gennaio il capo del gruppo Wagner, Yevgeniy Prigozhin, ha offerto all'Ucraina informazioni sul posizionamento delle truppe russe in modo da poterle colpire in cambio del ritiro dei soldati di Kiev dall'area intorno a Bakhmut. È quanto emerge dai leak del Pentagono riportati dal Washington Post.
Prigozhin aveva fatto arrivare la sua proposta tramite i suoi contatti nell'intelligence militare di Kiev. Contatti confermati, aggiunge il quotidiano USA, da due funzionari ucraini, secondo i quali Prigozhin ha parlato in varie occasioni il servizio di intelligence militare (Hur) del governo di Kiev.
07:12
07:12
La Francia promette nuovi carri armati
«Nelle prossime settimane, la Francia formerà e attrezzerà diversi battaglioni con decine di veicoli blindati e carri leggeri, fra cui degli Amx-10Rc»: lo si legge in un comunicato congiunto al termine della cena di lavoro all'Eliseo fra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
06:36
06:36
Zelensky da Macron: «Nuove sanzioni contro la Russia»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello francese, Emmanuel Macron, chiedono nuove sanzioni contro la Russia. È stato reso noto al termine della cena di lavoro all'Eliseo.
06:25
06:25
Il punto alle 6.00
Oggi, lunedì 15 maggio, è il 446.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Vediamo insieme i principali aggiornamenti delle scorse ore.
Zelensky è arrivato a Parigi
Dopo le tappe di sabato a Roma e ieri a Berlino, il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky, è arrivato ieri sera in Francia. Zelensky è stato
accolto nel cortile del palazzo presidenziale dal capo dello stato francese
Emmanuel Macron. I due si sono poi avviati verso i saloni dell'Eliseo dove
Zelensky e Macron parleranno della situazione in Ucraina e dei "bisogni
urgenti umanitari e militari" di Kiev durante una cena di lavoro.
«L'Ucraina fa parte della famiglia europea»
«In Europa si è consolidata una visione chiara: l'Ucraina è parte della
nostra famiglia europea». Lo ha affermato ieri in serata il Cancelliere
tedesco, Olaf Scholz, nel suo discorso in occasione della cerimonia di consegna
del Karlspreis a Volodymyr Zelensky ad Aquisgrana. «L'Ucraina ha preso
la sua decisione: per l'Europa. Caro Volodymyr Zelensky, nel suo percorso verso
l'Unione europea, lei ha il nostro pieno sostegno. L'Ucraina è qui. E l'Ucraina
è Europa!», ha aggiunto Scholz prima in ucraino e poi in tedesco chiudendo il
suo intervento.
«Riconquistate più di 10 posizioni nemiche a Bakhmut»
L'esercito ucraino «continua ad avanzare» nei sobborghi di Bakhmut. Lo ha
annunciato ieri la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Malyar su Telegram,
aggiungendo che «soldati nemici» di diverse unità «sono stati catturati». «Le
nostre unità hanno catturato più di dieci posizioni nemiche a nord e a sud
della periferia di Bakhmut e hanno ripulito una vasta area del massiccio
forestale nel distretto di Ivanovo», ha spiegato Malyar. «Fa molto caldo nella
stessa Bakhmut. Il nemico ha raccolto lì tutte le sue forze e sta cercando di
avanzare, distruggendo tutto sul suo cammino. Sono in corso feroci battaglie»,
ha sottolineato la viceministra.
Sistemi missilistici sul confine ovest bielorusso
La Bielorussia ha messo in assetto da combattimento sistemi missilistici
tattici e a lancio multiplo sul confine occidentale del Paese. Lo ha dichiarato
il canale televisivo del ministero della Difesa bielorusso, citato da Interfax.
«I sistemi missilistici tattici e i sistemi missilistici a lancio multiplo
sono posizionati ai confini occidentali. L'esercito dimostra chiaramente che i
nostri sistemi Polonez e Tochka risponderanno immediatamente a qualsiasi
tentativo di aggressione contro la Bielorussia», ha dichiarato il canale
televisivo e ha aggiunto che stanno operando come parte del controllo di
prontezza al combattimento.