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L'ultimo saluto a Benedetto XVI

È iniziata alle 9.30 e si è conclusa poco prima delle 11.15 la celebrazione della Messa per la scomparsa di Joseph Ratzinger – Un lungo applauso e ripetute ovazioni hanno accompagnato il feretro del Papa emerito – Alle 12.45 fine della tumulazione nelle Grotte vaticane
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L'ultimo saluto a Benedetto XVI
Red. Online
05.01.2023 08:25
14:36
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Le visite alla tomba non saranno possibili prima di domenica

La basilica vaticana riaprirà oggi pomeriggio ma non sarà possibile scendere alle Grotte vaticane per vedere la tomba di Benedetto XVI. «Devono completare i lavori, non credo prima di domenica», risponde il portavoce vaticano Matteo Bruni alle domande dei giornalisti.

13:37
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L'omelia: «Grati a Benedetto per dedizione e sapienza»

Un'omelia molto spirituale, incentrata sul Vangelo del giorno, quello della morte di Gesù, è stato il «saluto» di Papa Francesco a Benedetto XVI. Si è trattato di un testo breve, come nelle consuetudini di Bergoglio nelle Messe, e tutto improntato a parole di fede.

«Siamo qui con il profumo della gratitudine e l'unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l'amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni», ha detto Papa Francesco riferendosi a Ratzinger. «È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore», ha aggiunto Francesco.

«Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitivamente e per sempre la sua voce», ha poi concluso il Papa chiedendo di «affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l'olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita».

Non ci sono stati riferimenti invece, come qualcuno poteva attendere, sulla persona di Ratzinger o sul loro rapporto che era sempre stato contrassegnato da affetto e rispetto.

Tuttavia Papa Francesco in quattro passaggi ha riportato parole che erano state pronunciate dal Papa emerito in passato. Ha richiamato un passo dell'enciclica «Deus caritas est» del 2005, l'omelia di Benedetto nella Messa Crismale del 13 aprile 2006 e in due diversi passaggi l'omelia nella Messa di inizio del pontificato, quella del 24 aprile del 2005.

12:48
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Conclusa la cerimonia di tumulazione

«Si è conclusa la traslazione della salma del Papa emerito e la sua tumulazione nel luogo destinato delle Grotte vaticane». Lo riferisce la sala stampa vaticana.

12:45
12:45
George Pell: «L'omelia? Un gospel interessante»

Risposta enigmatica del cardinale George Pell al termine della celebrazione delle esequie del Papa Emerito Benedetto XVI. A una giornalista che lo ha intercettato in piazza della Città Leonina, proprio dove Ratzinger ha abitato per tanti anni, e che gli ha chiesto se fosse stato soddisfatto dall'omelia che Papa Francesco ha riservato al suo successore? «Diciamo - ha risposto con un sorriso - che è stato un gospel interessante».

12:05
12:05
La vita di Ratzinger nel Rogito

Dalla lotta alla pedofilia alla sua statura di teologo: sono le informazioni contenute nel Rogito, il documento che racchiude la vita di Benedetto XVI e che viene sepolto con lui. È infatti contenuto in un cilindro apposto nella bara. Ecco il testo integrale.

«Nella luce di Cristo risorto dai morti, il 31 dicembre dell'anno del Signore 2022, alle 9,34 del mattino, mentre terminava l'anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l'amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre. Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito.

Benedetto XVI è stato il 265° Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell'intera umanità. Joseph Aloisius Ratzinger, eletto Papa il 19 aprile 2005, nacque a Marktl am Inn, nel territorio della Diocesi di Passau (Germania), il 16 aprile del 1927. Suo padre era un commissario di gendarmeria e proveniva da una famiglia di agricoltori della bassa Baviera, le cui condizioni economiche erano piuttosto modeste. La madre era figlia di artigiani di Rimsting, sul lago di Chiem, e prima di sposarsi aveva fatto la cuoca in diversi alberghi.

Trascorse la sua infanzia e la sua adolescenza a Traunstein, una piccola città vicino alla frontiera con l'Austria, a circa trenta chilometri da Salisburgo, dove ricevette la sua formazione cristiana, umana e culturale. Il tempo della sua giovinezza non fu facile. La fede e l'educazione della sua famiglia lo prepararono alla dura esperienza dei problemi connessi al regime nazista, conoscendo il clima di forte ostilità nei confronti della Chiesa cattolica in Germania. In questa complessa situazione, egli scoprì la bellezza e la verità della fede in Cristo.

Dal 1946 al 1951 studiò nella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e all'Università di Monaco. Il 29 giugno 1951 fu ordinato sacerdote, iniziando l'anno successivo la sua attività didattica nella medesima Scuola di Frisinga. Successivamente fu docente a Bonn, a Münster, a Tubinga e a Ratisbona. Nel 1962 divenne perito ufficiale del Concilio Vaticano II, come assistente del Cardinale Joseph Frings. Il 25 marzo 1977 Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo di München und Freising e ricevette l'ordinazione episcopale il 28 maggio dello stesso anno. Come motto episcopale scelse "Cooperatores Veritatis".

Papa Montini lo creò e pubblicò Cardinale, del Titolo di Santa Maria Consolatrice al Tiburtino, nel Concistoro del 27 giugno 1977. Il 25 novembre 1981 Giovanni Paolo II lo nominò Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; e il 15 febbraio dell'anno successivo rinunciò al governo pastorale dell'Arcidiocesi di München und Freising. Il 6 novembre 1998 fu nominato Vice-Decano del Collegio Cardinalizio e il 30 novembre 2002 divenne Decano, prendendo possesso del Titolo della Chiesa Suburbicaria di Ostia. Venerdì 8 aprile 2005 presiedette la Santa Messa esequiale di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro.

Dai Cardinali riuniti in Conclave fu eletto Papa il 19 aprile 2005 e prese il nome di Benedetto XVI. Dalla loggia delle benedizioni si presentò come "umile lavoratore nella vigna del Signore". Domenica 24 aprile 2005 iniziò solennemente il suo ministero Petrino. Benedetto XVI pose al centro del suo pontificato il tema di Dio e della fede, nella continua ricerca del volto del Signore Gesù Cristo e aiutando tutti a conoscerlo, in particolare mediante la pubblicazione dell'opera Gesù di Nazaret, in tre volumi.

Dotato di vaste e profonde conoscenze bibliche e teologiche, ebbe la straordinaria capacità di elaborare sintesi illuminanti sui principali temi dottrinali e spirituali, come pure sulle questioni cruciali della vita della Chiesa e della cultura contemporanea. Promosse con successo il dialogo con gli anglicani, con gli ebrei e con i rappresentanti delle altre religioni; come pure riprese i contatti con i sacerdoti della Comunità San Pio X.

La mattina dell'11 febbraio 2013, durante un Concistoro convocato per ordinarie decisioni circa tre canonizzazioni, dopo il voto dei Cardinali, il Papa lesse la seguente dichiarazione in latino: "Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exerceri debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse".

Nell'ultima Udienza generale del pontificato, il 27 febbraio 2013, nel ringraziare tutti e ciascuno anche per il rispetto e la comprensione con cui era stata accolta la sua decisione, assicurò: "Continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione, con quella dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che vorrei vivere sempre". Dopo una breve permanenza nella residenza di Castel Gandolfo, visse gli ultimi anni della sua vita in Vaticano, nel monastero Mater Ecclesiae, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione.

Il magistero dottrinale di Benedetto XVI si riassume nelle tre Encicliche Deus caritas est (25 dicembre 2005), Spe salvi (30 novembre 2007) e Caritas in veritate (29 giugno 2009). Consegnò alla Chiesa quattro Esortazioni apostoliche, numerose Costituzioni apostoliche, Lettere apostoliche, oltre alle Catechesi proposte nelle Udienze generali e alle allocuzioni, comprese quelle pronunciate durante i ventiquattro viaggi apostolici compiuti nel mondo. Di fronte al relativismo e all'ateismo pratico sempre più dilaganti, nel 2010, con il motu proprio Ubicumque et semper, istituì il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui nel gennaio del 2013 trasferì le competenze in materia di catechesi.

Lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione.

Come teologo di riconosciuta autorevolezza, ha lasciato un ricco patrimonio di studi e ricerche sulle verità fondamentali della fede».

11:54
11:54
«Un'esperienza unica» per le Guardie svizzere

I funerali odierni del papa emerito Benedetto XVI sono «un'esperienza unica» per molti arruolati. A dichiararlo è la Guardia svizzera pontificia, i cui membri, a coppie, dal momento del decesso hanno vegliato sul corpo 24 ore su 24.

Per le esequie, iniziate oggi alle 9.30 in Piazza San Pietro, la salma di Joseph Ratzinger, affiancata da due Guardie svizzere, è stata adagiata su un catafalco ricoperto da un drappo funebre giallo e oro.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, la Guardia svizzera pontificia ha sottolineato quanto la giornata odierna sia storica e «unica» per molti di loro, «considerando che l'ultima veglia risale a quasi 18 anni fa».

La Guardia papale è il più antico corpo permanente al mondo ad essere ancora in servizio da oltre cinque secoli senza interruzioni. Formato nel 1506 da Papa Giulio II, è composto da 135 uomini in totale. Le guardie, stazionate in una caserma nel Vaticano, dopo il loro arruolamento si impegnano a garantire la sicurezza del Papa per un periodo di almeno 26 mesi.

11:07
11:07
Il funerale è finito, la folla grida: «Santo subito»

(Aggiornato alle 11.42)

Mentre stava terminando il rito delle esequie del Papa emerito Joseph Ratzinger, dopo l'ultimo «Amen» pronunciato da Papa Francesco, la folla di fedeli presente in piazza ha scandito a piena voce il grido «Santo subito!».

I fedeli hanno potuto assistere a un momento di preghiera e di commozione: prima che la bara di Benedetto XVI lasciasse il sagrato di San Pietro, Francesco si è alzato in piedi e ha messo la mano sul feretro. Pochi istanti, ma tutto il corteo si è fermato per l'ultimo saluto di Bergoglio a Joseph Ratzinger.

In precedenza, nell'omelia, il Papa ha detto: «Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitivamente e per sempre la sua voce».

Sin dalle prime ore del mattino, malgrado la giornata nebbiosa a Roma, Piazza San Pietro era già piena di fedeli. Stando alla sala stampa vaticana, che ha citato la Gendarmeria, sono state circa 50 mila le persone che hanno partecipato ai funerali di Benedetto XVI.

L'area di massima sicurezza che coincide con la piazza era stata blindata. Vi si accedeva dopo un doppio controllo delle forze dell'ordine: il primo ai cinque varchi di prefiltraggio che consentono l'accesso all'area di rispetto e il secondo ai metal detector e rapiscan.

A presidiare l'ingresso ai settori della piazza dove sono stati allestiti i posti a sedere per assistere alle esequie, vi erano le guardie svizzere e la gendarmeria Vaticana.

10:53
10:53
L'ultima parte dei funerali quella del «commiato»

I funerali di Benedetto XVI si avviano alla conclusione. Ora ci sono l'«ultima commendatio et valedictio», il momento liturgico del «commiato» con le quali il Papa emerito è affidato a Dio.

In precedenza, nell'omelia Papa Francesco pronunciato questa frase : «Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitivamente e per sempre la sua voce». Il Pontefice ha chiesto inoltre di «affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l'olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita».

Il Papa ha aggiunto di essere «qui con il profumo della gratitudine e l'unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l'amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni». «È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore», ha proseguito Francesco.

09:25
09:25
Papa Francesco è arrivato in piazza in sedia a rotelle

(Aggiornato alle 9.57)

Papa Francesco è arrivato in sedia a rotelle a Piazza San Pietro dove presiederà la celebrazione dei funerali di Benedetto XVI.

Sono circa 130 i cardinali che concelebrano la cerimonia funebre. A loro si aggiungono i circa trecento vescovi e i 3.700 sacerdoti giunti da ogni parte del mondo.

Il feretro di Benedetto XVI è stato accolto in piazza da applausi e silenzio. C'è chi smette di parlare e chi vuole andare più avanti.

09:17
09:17
È arrivata la bara di Benedetto XVI

All'arrivo della bara di Benedetto XVI trasportata dai sediari parte un lungo e commovente applauso, mentre le campane della basilica di San Pietro suonano con i rintocchi «a morto».

09:14
09:14
La Basilica di San Pietro avvolta nella nebbia

Una fitta coltre di nebbia che conferisce fascino e mistero, incornicia il cupolone di San Pietro dove è tutto pronto per la cerimonia funebre di papa Ratzinger.

Alle fermate della metropolitana vicine alla Basilica servizi di vigilanza osservano discreti il movimento di pellegrini, turisti e lavoratori che si avviano a prendere o a scendere dai mezzi pubblici.

I posti a sedere in basilica sono tutti occupati, lo dicono i gendarmi posizionati nei corridoi di passaggio. E lo spazio sul lato sinistro di piazza San Pietro comincia a riempirsi. Fila dimezzata, inoltre, ai controlli di piazza Sant'Uffizio per la quantità di persone presenti: alcuni fedeli sono stati indirizzati ad altri vicini metal detector.

© EPA/MASSIMO PERCOSSI
© EPA/MASSIMO PERCOSSI
08:30
08:30
Lunghe file per entrare in Piazza San Pietro

Sono arrivati all'alba, e forse anche prima, le migliaia di fedeli che oggi parteciperanno ai funerali di Benedetto XVI a Piazza San Pietro. Alle 6.30 già era molto lunga la fila che arrivava dal lato di Porta Sant'Anna.

La zona intorno al Vaticano è tutta transennata fino alla fine di Via della Conciliazione e per accedere ai varchi, dove ci sono i controlli della sicurezza, occorre fare lunghi giri.

Di fatto via della Conciliazione non può essere attraversata neanche a piedi. Grande il dispiegamento delle forze di sicurezza e i mezzi dei vigili del fuoco e della polizia italiana che si vedono nelle piazze vicine.

Intanto, nel Rogito, il documento, redatto in latino, che è stato posto dentro un cilindro nella bara di Benedetto XVI e che sintetizza la sua vita e le sue opere si può leggere: «Lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione. Come teologo di riconosciuta autorevolezza, ha lasciato un ricco patrimonio di studi e ricerche sulle verità fondamentali della fede».

Il documento comincia con il momento della morte: «Il 31 dicembre dell'anno del Signore 2022, alle 9.34 del mattino, mentre terminava l'anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l'amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre. Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito. Benedetto XVI è stato il 265° Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell'intera umanità». Poi segue la biografia.

08:26
08:26
Chiusa la bara, questa mattina i funerali

Al termine dei tre giorni di esposizione della salma nella Basilica di San Pietro, si è svolto ieri sera il rito di chiusura della bara del papa emerito Benedetto XVI. Il feretro dell'ex pontefice è triplice, con un primo rivestimento in cipresso, un altro in zinco ed uno finale in rovere.

Stamattina, alle 9.30, si svolgerà il rito funebre sul sagrato di piazza San Pietro e subito dopo Joseph Ratzinger sarà tumulato nelle grotte vaticane con una cerimonia privata. All'interno del feretro sono state deposte le monete e le medaglie coniate durante il suo Pontificato, i pallii e il rogito, un resoconto della sua vita da Papa.