Lungo la Via Francisca nella valle del Sole
Sono stati tolti recentemente i veli alla Via Francisca del Lucomagno lungo la Valle di Blenio. L’escursione da Olivone al museo di Lottigna ha consentito all’Associazione Amici della Via Francisca del Lucomagno presieduta da Matteo Oleggini e all’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) di procedere alla posa della segnaletica che guiderà il viandante dal Lucomagno fino al Monte Ceneri. Il progetto per la valorizzazione del collegamento è un tassello importante nell’impegno dell’OTR e dell’antenna della valle del Sole dell’Ente regionale di sviluppo per la promozione nel distretto di un turismo all’aria aperta che non dimentica la storia.
Alla ricerca dell’equilibrio
La Via Francisca del Lucomagno è una via storica che tra il VII-VIII secolo e fino ai primi anni del 1200 collegava il centro Europa con le grandi città della pianura padana. Essa era infatti uno dei percorsi meno impegnativi per attraversare le Alpi. Nel corso dei secoli, la Via Francisca è stata percorsa da imperatori, vescovi, mercanti, viandanti e pellegrini. Nella sua attualizzazione il percorso parte da Costanza e, dopo diversi Cantoni, attraversa il Ticino dal Lucomagno a Ponte Tresa per proseguire in Italia fino a Pavia dove si congiunge con la Via Francigena che conduce fino a Roma. La rivisitazione del percorso - che a Sud delle Alpi è segnalato come sentiero tematico con i segnavia bianchi con il logo della Via - è il risultato della ricerca di un equilibrio tra la fedeltà alle tracce storiche da un lato e la qualità della proposta escursionistica (più sentieri e meno strade asfaltate), la sicurezza degli escursionisti e la volontà di valorizzare le particolarità del territorio dall’altro.
Così, ad esempio, per restare alla Valle di Blenio, tra Olivone e Acquarossa si è scelta la variante sulla sponda sinistra del Brenno che permette di valorizzare i nuclei di Solario e Sallo, il ponte tibetano verso Ponto Aquilesco, le testimonianze della storia (Cima Norma e Patto di Torre), la presenza del Maestro Martino de Rubeis e, non da ultimo, il Museo della Valle di Blenio a Lottigna al Palazzo dei Landfogti. A Dongio si torna poi sulla sponda destra per incontrare l’oratorio di San Remigio e proseguire verso Biasca.
La segnaletica c’è
L’OTR ha sostenuto il progetto poiché la Via Francisca del Lucomagno è la «spina dorsale» che consente di collegare e promuovere diversi percorsi storici o tematici nella regione del Passo del Lucomagno e attorno ad Acquarossa, ma anche di offrire proposte pensate per famiglie con bambini e persone curiose come il Sentiero della Salamandra vagabonda tra Ludiano e Semione. «Siamo orgogliosi di poter celebrare la prima fase di questo importante progetto, in particolare il fatto di aver posato la segnaletica», rileva il direttore dell’OTR Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti. Secondo il quale «l’escursionismo è molto importante e strategicamente prioritario per il nostro territorio e per la nostra regione, ma non è sufficiente se fine a se stesso. Ecco che in questo senso nascono i sentieri tematici che hanno lo scopo di “vestire” di storia queste strade».
Il timbro di chi transita
Ai cartelli bianchi dedicati ai sentieri tematici, con il logo della Via Francisca, verranno aggiunte alcune ulteriori tavole informative-turistiche dove verrà inserito anche un QR code che indirizzi l’utente al sito della Via. «Le prossime tappe del progetto saranno infatti il completamento con queste tavole, la creazione di un timbro da apporre sulle credenziali in possesso dei pellegrini e viandanti e soprattutto l’elaborazione di un libro, corpo principale del progetto, in collaborazione con l’editore Casagrande che raccoglierà e racconterà i contenuti storici e culturali della Via. Un libro consultabile durante il cammino anche in versione digitale tramite i QR code».